Non sono una Mula doc, in realtà ho appena conosciuto il gruppo. Sostengo però che le gite organizzate la sera precedente siano sempre le più belle, soprattutto se non si conoscono bene (o affatto) i compagni di merenda.
Io con la merenda |
Ore
20 di venerdì sera, io e quel serioso di Filippo ci sentiamo per telefono. La
chiamata non è delle migliori, non tocco una sigaretta da quattro ore e sembro
una protagonista del film "mujer al borde de un ataque de nervios".
Filippo rimane alquanto scandalizzato ma finge bene. Senza nemmeno conoscerci
organizziamo una gita. Siamo entrambi di Milano, è già un'ottima ragione.
Propone di andare sul Monte Due Mani, non so dove sia ma accetto entusiasta.
Leggo su fb che un altro mula, Daniele, propone gite nel fine settimana. Lo
contatto e lo invito ad unirsi a noi.
Sabato
mattina h 8.05, ritrovo in uno sperduto parcheggio milanese. Io puntuale come
una svizzera, gli uomini in ritardo come i loro neuroni. Arrivano Filippo,
Daniele e un suo amico, Stefano. Fatti i saluti e le presentazioni, decidiamo
con quale macchina andare. Mi offro volontaria e loro ignari della mia totale
incapacità nella guida, accettano. Inizio la prima delle tante richieste delle
giornata: necessito di un caffè. Mi assecondano e iniziamo la ricerca. Imbocchiamo
la strada per Monterone (che poi, 'ndo sta Monterone?) tra canzoni
quindicenni-disagio (Lele Marlin rimarrai sempre nei ns cuori! e su richiesta
di Filippo: Lene Marlin)
e mie crisi isteriche perché la strada è troppo stretta e i tornanti sono
"troppo tornanti", arriviamo a destinazione.
Strada per Morterone |
Filippo
pare un mix tra Macgyver e un Rambo contemporaneo, sul suo cellulare infatti ha
il percorso del sentiero. Noi altri svampiti lo seguiamo con degna ammirazione.
Inizia la salita e le sue continue maledette discese ( ammetto che questo
ultimo commento è dovuto alla sigarette che avevo appena fumato, in realtà il
percorso è leggero e relativamente morbido). Io mi lamento dicendo che sono
abituata "a salire in salita e scendere in discesa", ma loro fanno
finta di non comprendere. Arriviamo a un bivio. Due strade davanti a noi, una
sala, l'altra scende. E indovinate?? Stranamente prendiamo quella che scende, e
con gioia immensa penso che dovremmo risalire ulteriormente.
La
discesa lascia ben presto il posto alla salita. In realtà quest'ultima è
leggera, ma io trovo qualche scusa per continuare a lamentarmi (in realtà non
sono così lagna! giuro!). Senza nemmeno accorgercene arriviamo all'ultimo
tratto. Venti minuti " che tirano ma portano su velocemente". Non
posso più lagnarmi, il sole non scalda più a causa del vento che malauguratamente
è subentrato. Ho freddo e devo camminare velocemente. Vedo la croce, penso alla
mia prossima sigaretta e arrivo, oops arriviamo, in cima. La croce con dietro
il bivacco occupano quasi l'intero spazio. Il panorama è davvero d'incanto, ai
nostri lati abbiamo l'imponenza del Monte Rosa e, dall'altro, le cime del
lecchese. Noi nuovi, veri o presunti Muli ci guardiamo con sottile
compiacimento, il percorso è stato semplice ma la montagna offre sempre grande
emozioni e una buona dose di endorfine naturali.
Il Bivacco con la croce (foto di Claudia) |
Le Grigne |
Nemmeno
il tempo di mangiare qualcosa e fumarsi la meritata sigaretta che Filippo
inizia a fare il Corona delle montagne. Arrivano così foto su foto...e in
seguito scopriremo che non ha nemmeno usato photoshop...maledetto!!
Il Monte Rosa palesemente non ritoccato con Photoshop... |
Pascoliamo
per qualche minuto e decidiamo di scendere velocemente, siamo tutti di Milano e
non possiamo perdere tempo. La discesa pare cortissima. Tra la possibilità di
fumare e le crisi isteriche perché Filippo fa il sessista con battute inette (non che Claudia non avesse passato la salita a insultare ciclisti e fisici...),
tra Daniele che racconta esperienze di vita al limite della legalità e Stefano
che ci sopporta da brava persona matura, ci troviamo alla macchina senza
nemmeno accorgercene.
Cos'altro
dire? La relazione forse non c'è stata e con estremo dono della sintesi vi dico
che il sentiero è soft e con + o - 500/600 m di dislivello, il percorso non
prevede alcuna difficoltà così come non richiede attrezzature particolari...
quindi... vi consiglio di legger una veritiera relazione in ogni altro blog di
montagna!
Dove:
Monte 2Mani ( Lombardia, provincia di Lecco)
Quota
max: 1666 m (by wikipedia)
Data
escursione: 4 gennaio 2019
Difficoltà:
2 scarponi su 5 (:D)
Dislivello
in salita: + o - 500/600 m
Attrezzatura:
Scarponcini e sigarette
W
La M.U.L.A
W
il Presidente
W
bla bla bla bla
Claudia
(e Filippo per le foto)
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