martedì 21 aprile 2020

Pandemici Legami

In un tempo come questo che ci impone una quarantena forzata dove ognuno rimane a casa sua, 
non c'è alcun modo di preservare i propri legami se non quello di fare affidamento alla tecnologia.
Siamo diventati maestri delle videochat!
Organizziamo le nostre serate con un'agenda fitta fitta di appuntamenti di call a distanza!
Ci sbizzarriamo nell'inventare modi differenti per stare vicini nella lontananza.

...In un tempo in cui il tempo appare dilatato si riscoprono legami perduti e smarriti...
La noia e la facilità della comunicazione virtuale viene in aiuto ai timidi, ai rancorosi ed ai pigri che; dimenticata timidezza, rancore e indolenza diventano "agnelli del web" andando Riscrivere ed a Risentire quel tale o quella tale da tempo dimenticato/a.

E non è mica sbagliato!!!

E' vero!
I LEGAMI costano FATICA!
Costano TEMPO ed ENERGIE...
Questo covid-19, questa reclusione,questa noia forzata, nella quale poter buttare la spazzatura diventa un lusso, ci stanno dando tempo, energie, voglia e possibilità di RICREARE LEGAMI.

Mi chiedo solo...Ma quando tutto sarà passato torneremo a dimenticarci degli altri!?!
Sarà stata solo una "botta e via", "un'avventura di una sera"...
E...Allargando il discorso...Quando tutto sarà passato...
Quando potremo uscire di casa senza paura di ammalarci, quando la nostra vita normale prenderà il sopravvento sullo spettro della pandemia, torneremo ad essere le stesse brave mediocri persone di prima?!

Guccini scrive :"Dopo la pandemia non saremo migliori, non impariamo mai"...

La M.U.L.A. ha nel suo DNA un'insana fame di relazioni ....
Si è visto come questa cosa sia rimasta immutata negli anni e reputo che sia una cosa straordinaria!

Questa fame ha fatto si che nascesse un desiderio; il desiderio di Mantenere di Curare e Ricreare Legami.
Così il buon Luchino si è speso al fine di permettere questa cosa....
E ci ha speso il suo tempo, le sue energie e la sua fatica.
Ha creato un fantastico quizz su Kahoot permettendoci di vivere una bella serata in compagnia con un CDA mulesco a distanza di 15 persone collegate in videochat con Zoom!!








Una bella serata che ha rievocato fantastici ricordi Muleschi!!!
Dove coppie innamorate e con prole si lanciavano languidi sguardi davanti a tutti!!



Neanche a dirlo io non ho vinto...
Ma non sono andato così male!!

Primo classificato il papà castoro della M.u.l.a. Daniele Brusamolino.
Seconda la competitiva Federica Corti.
In terza posizione Clara Didoni detta affettuosamente Briochina.

 

A voi i saluti dal C.D.A. Mulesco!!




E dato che le cose belle solitamente generano bellezza, da qui è nata l'idea di Clara di poter organizzare un kahoot mulesco allargato a tutte le persone che avessero voluto parteciparvi.
Tempo un giorno eravamo già in ballo all'organizzazione del "MulaNightParty".




Perchè vi chiederete?

Perchè il bello va condiviso!

Perchè bisogna sforzarsi per Darsi e dare la possibilità di CREARE E RICREARE!

Perchè LA MULA vuole esserci in questo stranissimo periodo di quarantena e cerca di farlo non solo con i suoi ARTICOLI SUL BLOG, con le SUE FOTO, con gli ALLENAMENTI DEL GAVA, con il MULACONTEST2020, con la sua CHAT WHATSAPP spesso riempita di cose divertenti e con la CONDIVISIONE di link per la visione di film di montagna....
Ma investendo altro tempo, forze ed energie per creare una serata nella quale potersi vedere e rivedere anche se a distanza.
Nella quale potersi sfidare e giocare con quella sana competitività che ci contraddistingue.
Perchè diciamolo: il secondo è il primo degli sconfitti e a nessuno piace perdere... :-)

...Perchè possiamo SCOPRIRE che c'è la possibilità di OTTENERE qualcosa in questo tempo di Covid-19 che ci sta  TOGLIENDO così tanto.
Se non altro quella sana FAME DI RELAZIONI e quella sana voglia di "ALTRO" e di "ESSERE ALTRO".

...Ma quando tutto questo sarà finito di cosa ci ricorderemo?!?

VivaLaMula!!!
VivaIlCda!!!
ViavaIlCahoot!!
VivaLeOpportunitàDellaPandemia!!!
LaMulaCè!!

Danielo

mercoledì 15 aprile 2020

Prima Edizione “2 GIORNI MULA SULLA NEVE” 8-9 FEBBRAIO 2020

Eccomi qui, primo mio scritto e prima due giorni sulla neve!

La simpatica avventura ebbe inizio qualche mesetto prima per il gruppetto di noi organizzatori (Dave Rizzi, Feduz Corti, Giro, Luchino).
Destinazione: Gressoney.
Il numero dei partecipanti era un’incognita essendo la prima edizione di questo evento. 
Inizialmente l’idea fu quella di creare dei gruppetti affinche’ tutti gli amanti della montagna potessero godere della bella compagnia sulla neve: discesisti, fondisti, camminatori/ciaspolatori, pattinatori ed anche cazzeggiatori. Pian pianino i gusti presero forma ed arrivammo a quota 25 partecipanti: un successone!
Dopo varie peripezie trovammo il posto dove poter pernottare tutti insieme: una bellissima casa parrocchiale (Colonia Don Bosco-frazione Woald) gestita da un certo Willy Cuoco che nell’arco delle settimane di organizzazione ci permise di tramutare le fatiche di comunicazione con lui in un sacco di risate. Ve lo presento: per noi fu e rimane tutt’ora il mitico “Amico Fritz”. 
                                                                  


Lo Spirito Mula emerse già nell’organizzazione dei singoli per la suddivisione delle macchinate. Grandissima la capacità di ottimizzare i mezzi e di dare un passaggio anche a chi non si conosce, a chi magari si è solo visto in foto su Facebook.

Via che si parte!
Sabato 8 febbraio: per i discesisti il ritrovo era fissato alle 8:29 a Staffal, 
                                                                  



mentre per i fondisti ed i camminatori per le ore 9:47 alla casa per il tanto atteso incontro con l”Amico Fritz”: un uomo una garanzia!

I fondisti si dirigeranno poi verso le piste
                                                                    



 e successivamente, insieme ai camminatori, andranno a visitare il Catel Savoia.
                                                    



Scatenatissimi, dopo il primo giro di rodaggio, noi discesisti ci dividemmo in due gruppetti per goderci a velocità differenti il paesaggio, ma per poi ritrovarci tutti insieme per le 12:02 al rifugio Gabiet e fare i Milanesi Imbrutti e mangiarci un bel piatto caldo accompagnato da una buona birretta, per gli intenditori.
                                                  


Dopo una buona dose di caffeina in corpo
                                                    



ci si ributta sulle piste per godercele fino a chiusura. Bel gruppo assortito! …E nel mentre si progettano le pettorine per la prossima edizione!

Il rientro alla casa era previsto intorno alle 17:01 per lavarci, sistemarci e poi darci al godurioso relax con merenda e aperitivo accompagnato dal tanto amato gioco di gruppo. 
                                                      



Inutile dire che la tavola era imbandita di ogni ben di Dio. 
Ma la cosa più bella è stato il ritrovarci lì, tutti insieme, in quella grande sala, con le gote un po’ rosse di chi si è goduto il freddo di una giornata sulla neve e con gli occhi un po’ lucidi dopo una bella doccia calda, ma una stanchezza che quasi faceva piacere sentire perché nei muscoli c’era ancora tutta quell’energia che il gruppo trasmette e che ti dà la voglia di puntare la sveglia all’alba.
                                                  


È l’ora della cena.
In cucina tanta gente: chi prepara, chi rassetta, chi sistema. Tutti partecipano a creare una mega tavolata da cui non ci si è certo alzati a pancia vuota. 
                                                           



A distanza Merlo ci consigliava quanta pasta e sugo fare per 25 persone: il nostro cuoco di fiducia! Ed in questa edizione Gava si dimostra eccellente cuoco.
                                                       



Domenica 9 febbraio:
Dopo una rigenerante dormita nelle nostre camerate (gli uomini riferiscono nessuna russata ai livelli di Claudiano!), un’abbondante colazione e minuziosa pulizia della casa, dopo aver messo tutto in macchina ed atteso i volontari che ci hanno procurato dei bei panozzi imbottiti per il pranzo, camminata tutti insieme nella Riserva del Mont Mars, sopra Fontainemore.
                                                       



Bellissima passeggiata alla portata di tutti, pranzo in classico stile “Banchetto degli Dei” (perché la Mula è condivisione),
                                            



e momento goliardico in cui si torna un po’ bambini ed i più temerari si avventurano nella discesa nella neve con le palette. Poi il fantasioso trenino a quattro che costò un brutto colpo a Clara nell’”atterraggio”. 
Per lei il rientro purtroppo fu poco piacevole, ma per fortuna il tutto si risolse al meglio.
                                                      

    

Arriva l’ora dei saluti che, vi dirò, mi piacciono tanto perché caratterizzati dal sorriso di ognuno di voi e da sinceri e caldi abbracci.


Vorrei ringraziare tutti i miei compagni di “prima avventura organizzativa” che hanno avuto tanta attenzione ai particolari, cura ed impegno.
Grazie a tutti colore che hanno scelto di stare insieme e donare un pezzettino di sé.
Mi riempie il cuore ogni volta vivere la condivisione, l’attenzione verso l’altro, il fidarsi di sconosciuti…

Ah, dimenticavo… Grazie come sempre anche ai nostri Santi che ci hanno regalato due giorni di magnifico sole e spataccate di crema protettiva!
                                                          



A 34 anni non è più il tema in classe a generarmi ansia (e credetemi, non poca J), ma il non essere riuscita a sfuggire al tanto temuto “Articolo Mulesco”. Eh si, sono proprio stata incastra dal buon Davidino Rizzi...
Nonostante siano passati ormai quasi due mesi dall’evento le emozioni che “LA MULA” regala ogni volta rimangono impresse a lungo nel mio cuore. Così oggi (domenica 22 marzo) ho deciso di “lanciarmi” in questa esperienza di scrittura, per me ancor più difficile perché forse non verrò letta da una sola persona (come ai tempi l’arpia Prof…). 
Sono certa che questa mia fatica nel superare l’ostacolo mi regalerà qualcosa di bello proprio come quando nel 2016 scelsi di partecipare al Compleanno Mula in Liguria, pur non conoscendo nessuno. Ma da quel “nessuno” nacquero amicizie fantastiche.

Nonostante le varie ansie come sempre ne vale la pena! LA MULA per me è certezza, valori puri e sinceri!
La Mula sa donare ed è sempre pronta a riconoscere qualcosa alle persone: sbattimento, impegno, dedizione, ma anche semplicemente affetto.
Beh, che dire. Tutto davvero moooooooooolto bello!!!
                          

Marti Tima






sabato 11 aprile 2020

LEGAMENTI cose di cui (pre)occuparsi


Disclaimer: articolo tenerino, che parte da un piccolo episodio personale per fare dei grandi viaggi mentali. Sconsigliato ai disincantati, ai sostenuti e ai frettolosi.

L’8 febbraio alla 2 giorni sulla neve, mi sono divertita, mooolto divertita. Non c’è niente da fare, a 31 anni mi piace ancora perdermi in una gioia bambina, correre giù dai pendii, rotolare nei prati, sentire un po’ di paura, ma fare una cosa che poi mi divertirà, compreso sfrecciare sul mio sederotto a bordo di una paletta.


Molti sanno come è andata a finire quel giorno: una bella botta sul ginocchio, il provvidenziale intervento di Erica che mi manovra subito la gamba, io che per scendere alla macchine mi trascino per due ore a braccetto di persone che si alternano, e l’inizio delle ipotesi su quello che potevo essermi fatta (legamenti andati? menisco? frattura? etc.).

La mattina del lunedì a casa, come da profezia di Mario, il ginocchio è gonfissimo e quasi non riesco ad alzarmi. Mi sistemo in qualche maniera e capisco che l’unico posto dove è saggio farmi portare è il Pronto Soccorso. Tutto quello di cui mi stavo preoccupando era cosa sarebbe successo, per quanto sarei stata ferma, come avrei fatto a recuperare. Ero tutta proiettata al dopo, al risolvere, un po’ anche al dissolvere, quel problema. Pensiero che è rimasto per le settimane successive necessarie a fare tutti gli esami e le visite, sotto forma delle più svariate domande: quando potrò camminare senza stampelle? Quando potrò guidare? Quando potrò camminare a lungo in piano? E dopo quanto ricominciare in salita? E la corsa?

Rimanere ferma non fa per me, sono una con l’agenda affollata, piani per i weekend almeno fino al 2022 e voglia di muovermi infinita (a piedi, in bicicletta, perfino in canoa – ogni scusa è buona!).
Ma fin dall'inizio a fianco di queste domande se ne sono affacciate altre: come va il ginocchio? Cosa ti hanno detto alla visita? Ti fa male? Riesci a camminare? Messaggi, chiamate, contatti su fb, instagram e pensieri.

Scrivo qui alcuni episodi divertenti che rendono l’idea di quanto abbiate reso positivamente indimenticabile questo piccolo infortunio. Gava che per non farmi pensare al dolore della discesa il giorno che mi sono fatta male mi racconta esilaranti episodi di assistenza da remoto ai suoi colleghi sudamercani; una serata organizzatori Mula Yoga&Thai in cui mentre Ale Di Nota si ritrova a fare la fisioterapista anche extra-lavoro e mi aiuta un po’ a far ripartire al ginocchio, il Drumming ospite per la prima volta da me si deve arrangiare a cucinarsi da solo la sua cena;  Erika che praticamente ha fatto fisioterapia a distanza sorbendosi svariate domande sui miei dubbi e perplessità e incoraggiandomi.  Tecla, che ho conosciuto sempre grazie alla Mula, che pure lei è fisioterapista e mi ha detto come far passare quel gonfiore che non se ne andava. Si, se ve lo state chiedendo alla Mula ci sono quasi più fisioterapisti che fiaschette d Braulio!

Alla fine si è risolto tutto con un nulla di fatto, lastre e risonanze dicono che legamenti, menisco e ossa sono tutte al loro posto. Che fortuna! Passo queste settimane facendo esercizi per il mio ginocchietto e desiderando le avventure che verranno. Vedremo se quando si potrà ricomunicare a camminare sarò pronta.

Ma la vera, unica cosa che mi rimarrà di tutta sta storia: sono i LEGA-MENTI. Non il crociato e il collaterale. Quelli che non avevo tanto visto, che sono altre risonanze a svelare. Quelli che mica era scontato che fossero lì!!!

E in questi giorni di clausura forzata per tutti, ho visto un sacco di legamenti affiorare e farci compagnia anche nella tribù mulesca. I video del Gava che ci dispensa workout misti a saggezza, alcol e tisane; i repost degli articoli di Danielo che ci fanno rivivere i ricordi e le avventure vissute insieme; i quiz nerd di Mario e Dave nella chat mulesca che ci fanno passare il tempo; il video di Luchino che ci fa venire un po’ i lacrimoni, ma anche un sacco di voglia di rivederci! Molti di noi in queste settimane hanno sentito qualcuno dei muletti o delle mulette, un messaggio, una chiamata, un commento ad un post, consigli di film da vedere o articoli da leggere, insomma pensieri e cura sotto le più svariate forme. Sono certa che c'è un pizzico di Mula nelle nostre settimane, anche ora che non si può uscire, anche ora che non ci vediamo per andare in montagna. 
Sono legamenti preziosi, non scontati, io ne sono infinitamente grata!




In una vita in cui non puoi mai sapere COSA ti succede, puoi almeno scegliere CHI avere attorno.
E la Mula regala sempre dei meravigliosi CHI da avere tra i propri LEGAMENTI.

W la Mula
W il presidente
W i ricordi, i desideri e i legamenti
W il Calvi
W tutti, ma soprattutto ciascuno!
W i pensieri tenerini

Clara

PS. Non illudetevi: quando ricominceremo a camminare se non potrò fare subito tutto, se mi farà male, se dovrò rinunciare a qualcosa, mi lamenterò, sbufferò, scalpiterò. E’ la mia natura e la mia testolina dura. 

PS2.Please, se mi vedete fare cose spericolate: fermate la 6enne che avete davanti e diteglielo. Bastano poche parole: forse-è-pericoloso. Prometto di ascoltare J