sabato 11 aprile 2020

LEGAMENTI cose di cui (pre)occuparsi


Disclaimer: articolo tenerino, che parte da un piccolo episodio personale per fare dei grandi viaggi mentali. Sconsigliato ai disincantati, ai sostenuti e ai frettolosi.

L’8 febbraio alla 2 giorni sulla neve, mi sono divertita, mooolto divertita. Non c’è niente da fare, a 31 anni mi piace ancora perdermi in una gioia bambina, correre giù dai pendii, rotolare nei prati, sentire un po’ di paura, ma fare una cosa che poi mi divertirà, compreso sfrecciare sul mio sederotto a bordo di una paletta.


Molti sanno come è andata a finire quel giorno: una bella botta sul ginocchio, il provvidenziale intervento di Erica che mi manovra subito la gamba, io che per scendere alla macchine mi trascino per due ore a braccetto di persone che si alternano, e l’inizio delle ipotesi su quello che potevo essermi fatta (legamenti andati? menisco? frattura? etc.).

La mattina del lunedì a casa, come da profezia di Mario, il ginocchio è gonfissimo e quasi non riesco ad alzarmi. Mi sistemo in qualche maniera e capisco che l’unico posto dove è saggio farmi portare è il Pronto Soccorso. Tutto quello di cui mi stavo preoccupando era cosa sarebbe successo, per quanto sarei stata ferma, come avrei fatto a recuperare. Ero tutta proiettata al dopo, al risolvere, un po’ anche al dissolvere, quel problema. Pensiero che è rimasto per le settimane successive necessarie a fare tutti gli esami e le visite, sotto forma delle più svariate domande: quando potrò camminare senza stampelle? Quando potrò guidare? Quando potrò camminare a lungo in piano? E dopo quanto ricominciare in salita? E la corsa?

Rimanere ferma non fa per me, sono una con l’agenda affollata, piani per i weekend almeno fino al 2022 e voglia di muovermi infinita (a piedi, in bicicletta, perfino in canoa – ogni scusa è buona!).
Ma fin dall'inizio a fianco di queste domande se ne sono affacciate altre: come va il ginocchio? Cosa ti hanno detto alla visita? Ti fa male? Riesci a camminare? Messaggi, chiamate, contatti su fb, instagram e pensieri.

Scrivo qui alcuni episodi divertenti che rendono l’idea di quanto abbiate reso positivamente indimenticabile questo piccolo infortunio. Gava che per non farmi pensare al dolore della discesa il giorno che mi sono fatta male mi racconta esilaranti episodi di assistenza da remoto ai suoi colleghi sudamercani; una serata organizzatori Mula Yoga&Thai in cui mentre Ale Di Nota si ritrova a fare la fisioterapista anche extra-lavoro e mi aiuta un po’ a far ripartire al ginocchio, il Drumming ospite per la prima volta da me si deve arrangiare a cucinarsi da solo la sua cena;  Erika che praticamente ha fatto fisioterapia a distanza sorbendosi svariate domande sui miei dubbi e perplessità e incoraggiandomi.  Tecla, che ho conosciuto sempre grazie alla Mula, che pure lei è fisioterapista e mi ha detto come far passare quel gonfiore che non se ne andava. Si, se ve lo state chiedendo alla Mula ci sono quasi più fisioterapisti che fiaschette d Braulio!

Alla fine si è risolto tutto con un nulla di fatto, lastre e risonanze dicono che legamenti, menisco e ossa sono tutte al loro posto. Che fortuna! Passo queste settimane facendo esercizi per il mio ginocchietto e desiderando le avventure che verranno. Vedremo se quando si potrà ricomunicare a camminare sarò pronta.

Ma la vera, unica cosa che mi rimarrà di tutta sta storia: sono i LEGA-MENTI. Non il crociato e il collaterale. Quelli che non avevo tanto visto, che sono altre risonanze a svelare. Quelli che mica era scontato che fossero lì!!!

E in questi giorni di clausura forzata per tutti, ho visto un sacco di legamenti affiorare e farci compagnia anche nella tribù mulesca. I video del Gava che ci dispensa workout misti a saggezza, alcol e tisane; i repost degli articoli di Danielo che ci fanno rivivere i ricordi e le avventure vissute insieme; i quiz nerd di Mario e Dave nella chat mulesca che ci fanno passare il tempo; il video di Luchino che ci fa venire un po’ i lacrimoni, ma anche un sacco di voglia di rivederci! Molti di noi in queste settimane hanno sentito qualcuno dei muletti o delle mulette, un messaggio, una chiamata, un commento ad un post, consigli di film da vedere o articoli da leggere, insomma pensieri e cura sotto le più svariate forme. Sono certa che c'è un pizzico di Mula nelle nostre settimane, anche ora che non si può uscire, anche ora che non ci vediamo per andare in montagna. 
Sono legamenti preziosi, non scontati, io ne sono infinitamente grata!




In una vita in cui non puoi mai sapere COSA ti succede, puoi almeno scegliere CHI avere attorno.
E la Mula regala sempre dei meravigliosi CHI da avere tra i propri LEGAMENTI.

W la Mula
W il presidente
W i ricordi, i desideri e i legamenti
W il Calvi
W tutti, ma soprattutto ciascuno!
W i pensieri tenerini

Clara

PS. Non illudetevi: quando ricominceremo a camminare se non potrò fare subito tutto, se mi farà male, se dovrò rinunciare a qualcosa, mi lamenterò, sbufferò, scalpiterò. E’ la mia natura e la mia testolina dura. 

PS2.Please, se mi vedete fare cose spericolate: fermate la 6enne che avete davanti e diteglielo. Bastano poche parole: forse-è-pericoloso. Prometto di ascoltare J

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