domenica 3 marzo 2024

UNA GOCCIA NEL MARE (Piccolo Spazio Pubblicità)

La Mula ha compiuto i suoi primi 10 anni nel novembre 2023.
In questi 10 anni di attività il cda ha sempre destinato una parte dei soldi ricavati dagli EventiMula e dalla vendita del merchandising a realtà sociali impegnate, in vario modo, alla promozione del bene, del benessere ed alla sua diffusione.

Facendo un rapido calcolo mi sento di poter affermare che, in questi anni, siamo riusciti a donare più di 4000 euro a diverse realtà.

In questi 10 anni alla domanda posta nei nostri cda :
"Qualcuno ha un'associazione a cui crede possa essere bello fare un'offerta", non ho mai alzato la manina per dire la mia ed ho accolto con piacere le proposte che venivano fatte da altri amici rispetto a realtà che conoscevano.

Quest'anno invece, durante la cena della CdBobbata al Rifugio Palù, alla rituale richiesta sulla destinazione dei soldini in cassa Mula ho alzato la mano e ho detto :
"Io avrei piacere che si facesse una donazione alla cooperativa per cui lavoro!".

Assieme a me ha alzato la mano anche la Bea Mereghetti che ha proposto un'altra realtà della quale spero scriverà qualcosa sul blog, perchè credo sia giusto e utile che venga  raccontato dove finiscono i quattrini della cassa e perchè credo sia bello che ciascuno si faccia portavoce di realtà nelle quali crede.


Da quattro anni e qualche mese lavoro per la Cooperativa sociale Il Brugo di Brugherio.




Questa nasce nel 1986 da un gruppo di famiglie con la volontà di creare un servizio in cui le risorse delle persone con disabilità venissero valorizzate.

Son passati un pò di anni e, nel frattempo, la cooperativa è cresciuta ed ha creato nuovi servizi per poter andare a rispondere sempre più in mondo particolareggiato e differenziato ai bisogni dei ragazzi e delle loro famiglie.

Da 4 anni lavoro all'interno del servizio Sfa.
Il servizio di "Formazione all'autonomia" che ha come obiettivo quello di cercare di fornire a ragazzi con fragilità il maggior numero di strumenti possibili per ESSERE FELICI e INDIPENDENTI attraverso la sperimentazione di differenti attività.
Questo in un continuo e quotidiano lavoro di confronto con i ragazzi, i servizi sociali e le famiglie.

Dal secondo anno i ragazzi, oltre alla frequenza allo sfa, vengono inseriti all'interno di percorsi di tirocini finalizzati all' inclusione sociale in aziende del territorio.
Queste sono delle opportunità potentissime durante le quali i ragazzi mettono a disposizione le proprie competenze e ne apprendono di nuove, oltre ad avere la grandissima possibilità di socializzare con le persone che incontrano in questi ambiti.

Negli anni alcuni dei nostri ragazzi sono stati assunti nelle aziende per le quali hanno svolto il tirocinio.

Il nostro lavoro però non finisce!
Nonostante l'assunzione, la scelta del servizio è quella di coinvolgere i ragazzi che hanno trovato lavoro in dei momenti dedicati per poter continuare a lavorare assieme per il loro il processo di crescita e di maturazione, in più, settimanalmente gli educatori si recano in azienda per verificare che tutto proceda bene.

E' una modalità che sta dando ottimi risultati!!
Le aziende riconoscono le "abilità" degli educatori che vivono come RISORSA e come facilitatori nel momento in cui vi fossero delle problematiche.

Mi piace il clima che respiro nella mia cooperativa, nella quale percepisco forte la cura e l' attenzione per i ragazzi, le loro famiglie e per gli operatori che, quotidianamente, si spendono per cercare di creare un BENESSERE DIFFUSO.
Ritengo che il fine ultimo sia proprio questa cosa qua; Il BENESSERE!!
Ed ognuno, nel suo percorso di vita è chiamato a perseguirlo con le modalità e le possibilità che personalmente uno ha o che, come per i ragazzi con fragilità, gli vengono in parte fornite da altri.

La mia cooperativa assieme a moltissime altre, quotidianamente si spende attraverso la professionalità dei propri operatori al fine di cercare di CREARE BENESSERE E DI FARE BENE.
Lo facciamo con le poche risorse che possiede una realtà sociale, vittima dei tagli indiscriminati da parte dei governi sulla sanità e la prevenzione, lo facciamo nel silenzio di un LAVORO QUOTIDIANO CONCRETO che non conosce spazi pubblicitari o particolare visibilità, che non conosce scioperi o agitazioni sindacali perchè, di fatto, scioperando si verrebbe a creare un disagio a famiglie già affaticate.
Lo facciamo cercando di modificare un paradigma diffuso che è quello della disabilità come problema, offrendoci come risorsa, assieme ai ragazzi, nello svolgimento di attività di volontariato e sostegno dei bisogni del territorio.
Lo facciamo attraverso la scommessa dell'inserimento di ragazzi con fragilità in aziende a stretto contatto con colleghi normodotati.

"Che poi mi chiedo sempre chi è più normodotato o più fragile tra tutti...."

Mi accorgo quotidianamente del valore di questa scommessa e della possibilità e della potenza che ha un percorso così INCLUSIVO.
Lo vedo nella felicità dei ragazzi ma anche dal cambio di prospettiva che hanno i colleghi!
Questa occasione modifica le dinamiche e crea, per tutti, un ambiente di lavoro migliore.
Più attendo, più pulito, più famigliare.... 
E' un processo culturale lungo e faticoso, ma di cui sto vedendo i frutti!

Ho scelto di proporre la mia cooperativa proprio perchè l'idea di CURA che si porta avanti da tanti anni nella Mula, alla cooperativa Il Brugo l'ho trovata.

Credo fortemente anche in questa frase che scrisse anni fa la Chiara Corti sul libro di vetta del Sasso Piatto durante una nostra DueGiorni:

..A chi tanto è stato dato,  tanto viene chiesto! (più o meno era così :-)


E allora abbiamo donato 270,00 euro alla Cooperativa il Brugo.
Altri 270,00 li abbiamo donati alla realtà proposta dalla Bea Mereghetti.

...Sono una goccia nel mare!!
Ma il mare è fatto di gocce!!

Mi permetto di dare alcune informazioni...
La cooperativa può essere sostenuta con delle donazioni o con la destinazione del 5 per 1000,
attraverso l'acquisto di "bomboniere solidali" create dai ragazzi del servizio "Laboratorio Creattiviamoci" o acquistando i prodotti che la cooperativa vende per Pasqua e Natale, oppure offrendo un pò del proprio tempo libero per candidarsi come volontario/a.

Ma fate un salto sul sito per vedere bene di cosa si tratta!!

www.coopilbrugo.it

Che dire!
Grazie alla Mula che mi ha dato la possibilità di fare questo piccolo gesto per una realtà a cui tengo molto!

                                                                VIVA LA MULA!!!
                                                                VIVA IL BRUGO!!!
                                                            VIVA IL BENESSERE!!!
                                                            VIVA L'INCLUSIONE!!!

                                        Danielo

Donazioni

Con una donazione a favore della nostra Cooperativa potrai sostenere le attività sociali rivolte a persone con disabilità.

Bonifico a mezzo banca: conto corrente bancario nr. 3051

BANCA INTESA SAN PAOLO S.P.A.

Filiale – 55000

Piazza Ferrari, 10 – Milano

BIC BCITITMM

IBAN: IT16M0306909606100000003051

Assegno intestato a: Il Brugo Soc. Coop. Sociale

Conto corrente postale:

conto corrente postale nr. 93441087

Intestato a Il Brugo Soc. Coop. Soc. O.N.L.U.S.

IBAN: IT56R0760101600000093441087

In conformità a quanto previsto dalla normativa vigente a favore delle O.N.L.U.S. l’ammontare della donazione può essere detratto dall’imponibile in fase di dichiarazione dei redditi.

5 per mille

Per poter destinare la quota del 5 per mille alla nostra Cooperativa il contribuente deve apporre la sua firma come di seguito specificato:

Per CUD – consegna l’apposita scheda contenuta nel CUD stesso “SCELTA PER LA DESTINAZIONE DELL’8 E DEL 5 PER MILLE”, debitamente compilata e firmata, allo sportello di un qualsiasi ufficio postale.

Per il 730 o il modello UNICO – inserisci il nostro Codice Fiscale nel riquadro “SOSTEGNO DEL VOLONTARIATO E DELLE ALTRE ORGANIZZAZIONI NON LUCRATIVE DI UTILITA’ SOCIALE” e sottoscrivi

Codice Fiscale 08464450157

La quota del 5 per mille è in aggiunta e non in alternativa alla quota dell’8 per mille e non costa nulla al contribuente in quanto viene scorporata dalle imposte già incassate dall’Erario.

Chi è il volontario del Brugo:

I volontari, da sempre presenti al Brugo, partecipano, al sostegno della vita stessa della Cooperativa.

In collaborazione con gli Educatori Professionali, si pongono a supporto della realizzazione delle attività educative, delle iniziative proposte sul territorio e della gestione di alcuni servizi, quali quello dei trasporti e lavorazione conto terzi (laboratorio di assemblaggio).

Per fare servizio di volontariato al Brugo è necessario essere maggiorenni.

Come diventare volontario:

Attraverso un primo colloquio di conoscenza reciproca, di presentazione della Cooperativa e del suo ambito di intervento, si valuta insieme una possibile collaborazione.

Solitamente viene individuato uno spazio iniziale di partecipazione, in base alle disponibilità del Servizio e alle caratteristiche personali e di tempo, del futuro volontario.

Nel tempo l’esperienza di volontariato, viene costruita insieme.

Contatti

Ed. Prof. Valentina Dell’Oro

C.S.E. “Oberdan”, via Oberdan 80 – Brugherio

Tel. 039/882571

E-Mail: info@coopilbrugo.it

domenica 18 febbraio 2024

LA PACE SIA CON VOI! MONTE GUGLIELMO

Giovedì con i ragazzi con cui lavoro parliamo delle emozioni e, in modo particolare, del sentimento della tristezza.
Mi sono trovato a chiedergli:
"Ragazzi, quando è stata l'ultima volta in cui siete stati tristi"?
Il silenzio riempie la sala...


Domanda tostina...
E anche io comincio quell'esercizio di memoria che dovrebbe aiutarmi a ricostruire i miei personali eventi di tristezza.
Non ne trovo! 
O meglio; i miei ricordi negativi sono legati solo ad episodi di lutto e perdita di persone care.
...Condivido la mia scoperta con i ragazzi, affermando con non ho ricordi recenti di momenti di tristezza...

Rimango colpito quando un ragazzo prendendo la parola chiede:

"Ma quindi voi adulti soffrite meno perchè avete imparato a gestire le emozioni?"

Sto zitto due secondi, sorrido e dico:"Bhè...Non lo so, non credo...Ma devo pensarci su".


Ragionando ad alta voce con la collega ci accorgiamo entrambi che, crescendo, il nostro rapporto con i sentimenti appare mutato.
Che, con gli anni, le emozioni hanno un impatto meno forte nei nostri confronti.
La gioia è meno piena, il dolore fa meno male, la felicità è più rara.

Quasi il frutto di un processo di anestesia ed addomesticamento dei sentimenti.


...Si prende la distanza dal dolore perchè fa male con il rischio di prendere le distanze anche dai sentimenti più positivi perchè, quando si crea una barriera, una corazza, un filtro, questa agisce indistintamente su ciò tutto ciò che ci tocca.
La routine della vita di ciascuno è un ulteriore limite al contatto vero con i propri sentimenti;
imbrigliati come siamo un un modello che ci porta a vivere sempre con il piede sull'acceleratore e a riconoscere come eventi potenzialmente emozionali solo eventi estremi, dimentichiamo che i sentimenti possono risiedere anche nelle piccole cose.

I ruoli son invertiti.

Vengo toccato da una domanda scomoda che però mi riguarda.

Quand' è l'ultima volta che son stato felice, triste, innamorato, soddisfatto, contento.... E potrei andare avanti.


Certo la questione centrale e focale è cosa sono per me tali sentimenti. Ma quella è una cosa soggettiva!

Forse forse mi porto a casa l'idea che arrivati verso i 40 anni, per differenti processi le nostre emozioni tendono un pò ad appiattirsi in tutte le sue forme.
Ed è un grandissimo peccato!
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
E' mercoledì e sento la cognata Clara.
Abbiamo da tempo la promessa di un Monte Guglielmo e, valutando le condizioni meteo e neve, crediamo che il sabato possa essere un ottimo giorno per riuscire a salire questa vetta per noi nuova.
Nonostante il post su fb e Wapp non troviamo amici che abbiano voglia di deambulare.


Il processo di invecchiamento precoce, o meglio, di scarsità di ricerca di emozioni "montagnesche" che sta colpendo la compagine mulesca è un ulteriore elemento di pensiero per me.

Solo venerdì sera si uniscono a noi Brusa, Fede, Emeret e utlimo, ma non per importanza, Rizzi il presidente.

Il ritrovo è alle 7.01 al solito parcheggio di Agrate.
Ci compattiamo nella macchina di Fede e raggiungiamo Zone.
Il tempo di una colazione e raggiungiamo il parcheggio dove ritroviamo Brusa.
Le temperature son miti.
Cominciamo a salire seguendo un gruppo organizzato, ma poi chiedo informazioni.
Stiamo sbagliando strada, o meglio, potrebbe essere anche una buona strada, ma più lunga e su cresta, quindi sconsigliata.
Torniamo sui nostri passi e prendiamo il sentiero giusto.
Prendiamo una mulattiera e, solo dopo un pò di cammino, chiedo ad Emeret di controllare la traccia sul gps.
Siamo dalla parte sbagliata della montagna!!
Senza tornare sui nostri passi risaliamo ancora leggermente per poi prendere il sentiero del Grap che, in un lungo traverso ci rimette sulla strada corretta.
Durante il traverso racconto agli amici della questione delle emozioni.
E' un argomento però che non desta particolare interesse se non in Clara, con la quale ci scambiamo idee a riguardo.


Sino a a questo punto la gita non è particolarmente panoramica.
Siamo in un bosco e camminiamo su strade sterrate in un'infinita serie di tornanti.

Ad un certo punto prendiamo un sentiero che sale più deciso, calpesto i primi sprazzi di neve e...
la bellezza arriva!



Prendo un buon passo e procedo a camminare davanti da solo attendendo i miei amici nelle zone più comode alla sosta.
Mi piace, ogni tanto, camminare da solo seppur in gruppo.
Finalmente la neve si fa una presenza costante e cominciamo a vedere la cima del monte.



Fa un caldo indecente per essere metà febbraio.
Ma non ci lamentiamo neanche troppo perchè è un caldo che ci coccola.
Dopo una piccola risalita arriviamo al Rif. Almici




La cima è sempre più vicina.
Su uno stretto sentiero mi metto a fare delle foto, ma dietro di me sento Emeret imprecare nei miei confronti.
Lui odia la gente che si impianta in mezzo alla strada.






Arrivati in vetta soffia finalmente un pò di vento.
La visuale sarebbe bellissima se non fosse per la foschia della bassa che ci priva del panorama del lago.
In lontananza le montagne però svettano e se ne vedono in gran quantità.
Il grande rammarico è quello di vedere che la neve, ovunque, è sopra i 1600 mt.

Che Antero e tutti i santi portino neve e freddo!!



Facciamo l'immancabile foto di gruppo.



Riscendiamo al Rif. Almci dove pranziamo su un tavolino.
Si sta bene, è caldo e siamo riparati dal vento.
Tutti mettiamo più volte la crema solare per paura di scottarci.
Son le 14.00 e dobbiamo ripartire.
Io non resisto... Tiro su la neve con la "paperella" del bastone da trekking e la scarico in testa a Emeret facendo scontrare un bastone con l'altro per far staccare la neve.
L'ex presidente mi insulta.

Ma è un gioco troppo bello e mi metto, in questo modo, a lanciare neve addosso a tutti affinando sempre di più la mia tecnica e la mia precisione.
So di essere molesto, ma la cosa mi fa sorridere.
Il gioco finisce quando Brusa mi abbatte nella neve.
Io però rido ancora di più!

La neve da gioia!!


Ci rimettiamo in cammino e imbrocchiamo la strada corretta che ci porta a passare dal sentiero degli Gnomi creato da tale Signor "Rosso", nel quale vi sono molte statue intagliate nel legno.
Le gite Mula terminano sempre in birra e finiamo nell'unico bar della zona.

Alcuni, assetanti, si sparano una Radler  media.
Io, Clara e Rizzi proviamo il "Pirlo", lo spritz dei bresciani, fatto con vino fermo.
Per me è NO!



Troniamo alle macchine, ci cambiamo e salutiamo.

Portiamo a casa una bellissima giornata su un monte nuovo.
Smarrirci ha reso la gita più ingaggiosa visto che, con la dovuta approssimazione per ECCESSO, portiamo a casa un trekking di 18 km con 1400 mt d+ con un giro ad anello che non saprei dire a cosa assomiglia




Si è parlato di emozioni, di sentimenti....
Penso allora che l'emozione più grande che vivo in montagna è quella della PACE.

Sui monti provo pace!

Sarà che il fatto stesso di dover andar via del mio contesto di vita quotidiana mi porta a trascurare tutta una serie di pensieri ordinari, scomodi e anche superflui.
Sarà che l'atto stesso di dover procedere, un passo dopo l'altro, in un gesto di utile fatica mi porta ad aver testa al qui e ora della situazione contingente.
Sarà che la bellezza dei posti in cui ci si trova, rinvigorisce i cuori.
Sarà come sempre, che andare sui monti con amici distende i pensieri.
Sarà che, mangiare in mezzo alla neve con bellissimi panorami a 1600 mt vestiti solo in maglietta fa venir voglia di restare li in eterno.

Torno quindi dai monti più quieto, più appagato.
Riappacificato con le parti di me con le quali entro in conflitto durante la settimana o, per assurdo, più consapevole delle parti di me con cui entro in conflitto.

Perchè nel silenzio dei monti le emozioni eccheggiano e risuonano.
Per un breve momento le riscopro e ne prendo lucida visione e con alcune, ci faccio pace.


                                                            VivaLaMula!!!
                                                CheLaPaceSiaConVoi!!!
                                                    VivaChiCammina!!!
                                VivaLaNeve e che Dio ne mandia metri!!!
                                                           VivaLaPace!!!


                                                                    Dani

sabato 10 febbraio 2024

CDA Mulesco in Valmalenco

Questa è la narrazione epica di un evento organizzato con maestria, dove la volontà collettiva ha reso possibile ciò che sembrava un sogno lontano. Grazie alla guida illuminata del nostro caro compagno Loris, i valorosi Muli si sono uniti in una nuova avventura, pronti a sfidare le asprezze della montagna e a conquistare ogni istante di puro spirito proletario.

Giorno 1

L'alba ci accoglie con un raggio di luce, simbolo della lotta incessante contro le avversità della natura. In questo giorno di gennaio, quando il freddo dovrebbe mordere le carni e la neve si dovrebbe fare veicolo della nostra resistenza, ci dirigiamo verso l'alpe Lago, una terra inesplorata (almeno per il narratore) dove la solidarietà tra i compagni e l'unità di intenti ci guidano nella nostra missione.

I Nostri Muli all'Alpe Lago: il presidente emerito, con maestoso portamento, indossa una maglietta rossa, simbolo sacro della nostra unione e della nostra forza collettiva

Dopo aver sistemati i bagagli presso la comune a Caspoggio, ci prepariamo per la partenza dal parcheggio di San Giuseppe. Il sentiero si presenta ghiacciato, un monito delle sfide che ci attendono, ma la nostra determinazione non vacilla di fronte alla dura realtà.

I Barchi: luogo di perdizione dove l'ardore proletario viene messo a dura prova, dove le tentazioni capitalistiche cercano di corrompere il nostro spirito combattivo. Ma noi, con fermezza e determinazione, resistiamo a queste insidie, consapevoli che la nostra lotta per un mondo migliore è più forte di ogni tentazione e che solo uniti possiamo superare ogni ostacolo sulla via della rivoluzione

La sfida è inoltre rappresentata dal rigelo serale, avversario insidioso che cercherà di opporsi al nostro cammino. Tuttavia, i Muli, con il loro ardore rivoluzionario e la loro determinazione incrollabile, riusciranno a sconfiggerlo, dimostrando ancora una volta la superiorità del nostro spirito di lotta. Questo ghiaccio non è soltanto un fenomeno meteorologico, ma un segno inequivocabile del cambiamento climatico, nemico implacabile che anche quest'anno non risparmia la sua ostilità. Tuttavia, non ci scoraggiamo di fronte a questa minaccia, poiché il nostro impegno e la nostra determinazione sono più forti di ogni avversità.

Compagno Paolino, con impavido coraggio, mostra il suo torso segnato dal lavoro e dalla fatica proletaria, un simbolo tangibile della nostra lotta quotidiana

Arrivati al rifugio Palù, ci attende una cena frugale ma nutritiva, simbolo della nostra umiltà e della nostra capacità di adattamento alle condizioni avverse. Tra una mangiata e l'altra, giungono notizie sorprendenti per la Mula: il presidente, Il Rizzi, ed un altro mulo comunicano che si sposeranno con le rispettive consorti nell'anno in corso! Un segno di progresso nella nostra lotta per un mondo più giusto e solidale.

Auguriamo al nostro sommo presidente e al nostro valoroso consociato un augurio di fertilità e prosperità. Che l'unione con le rispettive compagne possa portare alla M.u.l.a. nuove generazioni di rivoluzionari, pronti a continuare la lotta per un mondo migliore e più equo. Che questi futuri compagni e compagne crescano nella consapevolezza dei valori della solidarietà, della giustizia sociale e dell'uguaglianza, per contribuire con forza e determinazione alla causa della rivoluzione proletaria.

La serata prosegue tra discorsi accesi, canti proletari e la condivisione di una stellata mozzafiato, simbolo della nostra speranza di un futuro luminoso.

Foto di gruppo: e teste si levano alte, gli sguardi sono determinati, e le mani si stringono in segno di solidarietà e unità

Ma l'avventura continua, e così il compagno Bolla (nostro presidente emerito), deciso a vivere al massimo l'ebbrezza della velocità, parte in pole position per la discesa con il Bob. Tuttavia, al primo tornante tosto, esce di strada e vola nel bosco, fortunatamente indenne, bandiera gialla! Perde gli occhiali, ma grazie alla solidarietà dei compagni riesce a ritrovarli e a scendere a valle.

La discesa si rivela pericolosissima, con il ghiaccio ovunque e pezzi di bob che fanno scintille sull'asfalto. Tuttavia, alla fine, tutti arriviamo sani e salvi a casa, un po' esausti ma fieri del nostro coraggio e della nostra determinazione.

Giorno 2

La domenica si apre con una nuova sfida, un'altra occasione per dimostrare la nostra forza e la nostra solidarietà. Ci dirigiamo verso l'alpe Prabello, dove ci attende un'attività di spalatura della neve, simbolo della nostra dedizione alla causa comune. Accolti dall'energia travolgente del compagno Paolino, il Piccolo Uomo dalle Grandi Pianure, affrontiamo il lavoro con determinazione e spirito di squadra.

Il pizzo scalino si erge come una maestosa Montagna Bella, simbolo della nostra fede incrollabile nella rivoluzione

Ma non è solo il lavoro a caratterizzare la nostra giornata. Paolino, con la sua generosità infinita, ci sorprende con dei dolci rumeni deliziosi, il marchio "Eugenia", simbolo della fratellanza tra i popoli e della nostra solidarietà internazionale. Tra una pausa e l'altra, assaporiamo ogni boccone con gratitudine e condivisione, consapevoli che solo insieme possiamo vincere le sfide che ci attendono.

Il compagno Danielo, con il suo spirito rivoluzionario e la sua determinazione, si avvicina al gruppo, sollevando il suo telefono per catturare un autoscatto di gruppo. Attorno a lui, i compagni e le compagne si stringono, fieri e uniti, pronti a immortalare questo momento di solidarietà e di lotta

E così, immersi nell'atmosfera di cameratismo e di condivisione, chiudiamo il weekend di avventura con un sorriso sulle labbra e nel cuore, pronti a continuare la nostra lotta per un mondo più giusto e solidale.

Nel cuore della battaglia contro il capitalismo, in un fine settimana glorioso, si ergono come pilastri della nostra lotta il valoroso Loris, organizzatore instancabile, e il Supremo Presidente Rizzi, guida illuminata del popolo. Ai compagni della M.u.l.a. va il nostro sentito ringraziamento per aver contribuito con zelo proletario a un evento straordinario. La solidarietà e la determinazione di tutti hanno fatto risplendere la fiamma della rivoluzione. Avanti, verso la vittoria finale!

domenica 7 gennaio 2024

FIACCOMULATA 2023

 


"La FiaccoMulata: Un'avventura tra tradizioni, sacrifici e sorprese in vetta al Monte Barro"



Nell'atmosfera vibrante della FiaccoMulata, un evento che unisce tradizione e sorprese, si svolge una storia carica di emozioni.

Ogni anno questo evento, ben noto alla stampa locale, è l'occasione perfetta per riunire vecchi e nuovi amici e lasciarsi introdurre nell’atmosfera natalizia.


Il tradimento di Gavazzi, un personaggio chiave dell'evento, si rivela subdolo quando salta la prima fase della fiaccolata per presentarsi impeccabilmente alla seconda, rivelando in seguito i piani per una futura cicloMulata a luci rosse ad Amsterdam, scommettendo sul solco del cambiamento e dell'integrazione.

Ma partiamo dall’inizio..

la FiaccoMulata, viva e pulsante, si apre nel pomeriggio di sabato 16 dicembre 2023 con immagini tradizionali e il parcheggio traboccante di auto: pure Annarosa e Lorenzino vengono a salutare i Muli in partenza!

L'ascesa al Monte Barro è lenta, permettendo al serpentone luminoso di avvolgere il paesaggio con luci multicolori. Le inimitabili Lara Codo e Martina Timarani sono ormai una certezza in questo evento e anche quest’anno i loro costumi stravaganti non deludono. Il presidente emerito Bolla fa subito notare che il nuovo presidentissimo Rizzi e il suo vile gancio Gavazzi non sono presenti. Che i due stiano architettando qualcosa??

L'arrivo del Dario Gazzi con un drone, richiamato dal teatro del conflitto ucraino, aggiunge un tocco di drammaticità alla registrazione dell'eroica conquista del Monte Barro, che include il superamento di un ostico passaggio su roccette di quarto grado.


L'evento attrae numerosi VIPs, tra cui Maria di Nazareth in avanzato stato di gravidanza e il regista di Kintsugi

Tuttavia, l'atmosfera si carica di tensione quando si rende necessario un sacrificio propiziatorio: il prescelto, Paolino, suscita momenti di angoscia che portano al travaglio prematuro della Vergine madre, per fare spazio sulla cima. Tutto però finisce bene con la classica foto di rito, sotto la luminosa croce della montagna più bella d’Italia.


Segue una rapida discesa verso Sala al Barro, con breve sosta-ricordo davanti alla chiesa di Santa Maria degli Angeli, dove si sta celebrando la messa.

Dopo la camminata è il momento di gustare una cena deliziosa e partecipare al fantastico gioco dell’oca orchestrato dagli organizzatori e sapientemente implementato a schermo dal Filippo Bianchi.

Le squadre, con i loro oggetti-guida: piccozza, giacca, bussola, corda, casco e moschettone, si sfidano a colpi di domande, lanci di dado gigante e prove di abilità come l’indossare un kit da ferrata in 60 secondi.


Non mancano i premi per i più luminosi! Vi rimandiamo all'album Facebook per vedere i loro bellissimi costumi!

Infine, tra saluti affettuosi, auguri e viva per il presidente a vita, Rizzi, si conclude questa straordinaria FiaccoMulata. 

Un evento che ha mescolato tradizione, sorprese, tensioni e un pizzico di folle genialità, lasciando indelebili ricordi e confermando l'unicità di questa festa sul Monte Barro.

Stay tuned per i prossimi eventi!



lunedì 6 novembre 2023

Lunga vita a La Mula

Dieci sono i comandamenti, le ragazze di Battisti e i suggerimenti dei migliori locali scelti da TripAdvisor, ma dieci sono anche gli anni che compie La Mula quest'anno!!!
La notizia è finita su tutti i giornali, ha fatto il giro del web e quando sono state annunciate le date i sistemi sono stati presi d'assalto. Tutti volevano aggiudicarsi un posto per il grande evento che come ogni anno si conferma essere unico.
La località scelta per l' occasione è stata Caspoggio, nella bellissima Valmalenco, location d'eccezione, la casa diocesana dell' Azione Cattolica che ha ospitato i partecipanti per ben tre giorni di festeggiamenti e puro divertimento.
Due le opzioni di percorso da fare tutti insieme come da rituale, il lago Palù per i più avventurosi e il lago Entova per le famiglie e i più "comodi".
L' evento organizzato nei minimi dettagli si è rivelato un successone. Ha visto la partecipazione e collaborazione di tutti, grandi e piccini, requisiti fondamentali: spirito di collaborazione, condivisione e amore per la montagna, naturalmente, unica vera star indiscussa di queste tre giornate. Non ha esitato a prepararsi con vari cambi climatici per poi accogliere tutti con il suo vestito migliore: la neve. Sfoggiando inoltre colori e atmosfere autunnali mozzafiato!
Grazie all'impegno degli organizzatori, ad un evento come il Complemula è possibile immergersi in una realtà in cui divertirsi collaborando è il minimo che si possa fare. Sono state organizzate squadre di lavoro in cucina capitanate da chef Merlo che ci ha deliziati con piatti squisiti, il team regali che ha realizzato delle splendide calamite ricordo e i superficienti i volontari delle pulizie.
Interi tavoli da gioco hanno visto sfidarsi campioni e menti eccelse, c'erano talenti di ogni tipo al karaoke e come tradizione vuole, fondamentale è stato il momento del battesimo dei nuovi arrivati. Il rito che ti consacra ufficialmente come membro..in tutti i sensi!
Non sono mancati nemmeno i colpi di scena come l'elezione del nuovo presidente del Consiglio Mula, Davide Rizzi, che ha vinto a mani basse e inaspettatamente, senza neanche essere presente alla fine dell' evento, spodestando così, lo storico, ormai ex presidente Bolla (Luca Bollati per gli amici).
Incredibile successo anche nel C.D.A.che vede due nuove figure entrare a fare parte dello staff. Denis e Alessia DiNota, entrambi attivisti impegnati e volenterosi. Il primo conosciuto come maestro di arrosticini per via delle origini abruzzesi, la seconda nota per la lunga campagna elettorale che solo oggi, dopo dieci lunghi anni, l'ha portata finalmente alla conquista del ministero di arte e creatività! 
Da ben dieci anni accade tutto questo e altro ancora. È bello poterne scrivere e raccontare ma ancora più bello è poterlo vivere. Certo il più delle volte c'è da alzarsi presto, guidare invece di dormire tutto il weekend, arrivare col freddo, mettersi a camminare in montagna, lo sbatti di arrivare fino in cima, poi riscendi, poi al rifugio..ma infondo è proprio questo che ci piace de La Mula, che ti ripaga di ogni fatica. Ti fa vedere che un mondo dove si sta bene tutti insieme, se tutti collaborano, è possibile. Ti dà energia, nuove amicizie, senso di comunità e voglia di condividere. Valori che scarseggiano di questi tempi e che La Mula invece ne ha fatto il suo manifesto. Portandolo ovunque per monti e accogliendo chiunque da ben 10 anni! Tutto ciò ha dell' incredibile se si pensa a come vanno le cose nel mondo ultimamente. Ecco perché vale la pena esserci a questi eventi, e io c'ero, per la seconda volta ad un compleanno Mula, a godere di tutto questo stare insieme. 
Ecco quali sono le cose che dovrebbero fare notizia e girare tutto il mondo, affinché si sappia, che in questo novembre incerto, fatto di guerre e catastrofi climatiche, esiste un luogo, in Lombardia, dove regna incontrastata la bellezza dello stare insieme. Questo luogo è La Mula, alla quale faccio i miei più cari auguri di buon compleanno.
Lunga vita a La Mula!
                                                              


                                                              Dina