domenica 25 ottobre 2015

Quaand che la Grigna la g'ha soe el capèll


Sarà la prima neve caduta nei paraggi del rifugio Brioschi, sarà la vicinanaza all'inizio del periodo invernale (così ricco di uscite l'anno passato) e la mia temporale lontananza dalle nostre belle montagne, sarà che qui a Port au Prince c'è un caldo così costante che si desidererebbe - forse solo per qualche secondo - di percepire quella sensazione frizzantina che solo il fresco della montagna sa regalare...fatto sta che mi trovo a scrivere di fatti che ci hanno visto protagonisti una decina di mesi or sono !


Proprio così. Era febbraio, faceva freddo...però non abbastanza dall'evitare che il cosiddetto "muro del pianto" si trasformasse quasi in uno scivolo (stile parco acquatico) in discesa dal Brioschi.


Pronti alla partenza, molto prima che albeggiasse, c'erano: Fra, Merlo, Fede, Danielo, Peter e il sottoscritto. Destinazione Grigna settentrionale passando dalla battuta via normale invernale.


Se adesso la ricordo come una tranquilla uscita in ambiente innevato, di sicuro - prima di indossare per la mia prima volta i ramponi - le attese e la tensione erano ad un livello abbastanza alto...tanto da farmi saltare in piedi in un batter d'occhio al suono della sveglia !

Ricordare con precisione i fatti è impossibile. Ma su una cosa posso scrivere con assoluta certezza: sulla strada per raggiungere il Balisio ci siamo fermati al bar "pausa Merlo", in quel di Calco ;-)


Anche la seconda parte della salita non la dimenticherò tanto facilmente. Il "muro del pianto" - una salita con alta percentuale di pendenza costante - creava una sorta di processione laica. Obiettivo: uno dei rifugi CAI con più storia alle spalle a quota 2400 mt. Il rifugio Brioschi.


 In quel pezzo non c'era abbastanza fiato per parlare tra di noi. Bisognava essere capaci di gustare in silenzio quel bellissimo silenzio che solo la montagna sa regalare. Un silenzio pieno di fatica, soddisfazione e compagnia. Davanti a noi, nonostante inizialmente la giornata non fosse delle migliori, un paesaggio da lasciare a bocca aperta. Coronato da delle belle - e altrettanto pericolose - cornici sul pezzo in cresta.



Arrivati in cima ad un orario record per la Mula (11.30 pranzavamo!), abbiamo il tempo per gustarci il meritato banchetto.


Le sorprese però non erano finite. Scendendo, mentre percorrevamo il tratto di cresta, chiediamo ad un simpatico passante di farci una foto di gruppo. Quest'ultimo, tra il serio e il faceto, ci propone di fare una foto con il leggendario Mario Panzeri che era salito in gruppo con lui. Scopriamo in quel momento le imprese portate a termine dall'alpinista lombardo (e pensiamo: "sticazzi").


Della discesa ricordo solo di un ragazzo che sta salendo in quel momento senza ramponi, a "quattro zampe". Tutto il resto non conta.


Giusto il tempo di una panaché in tazza grande per poi portare a termine la discesa.


Il ritorno alle macchine è sempre un toccasana per i piedi...ma anche per lo spirito! 
Soddisfatti della bella giornata spesa in compagnia della montagna e dei suoi amici torniamo alle nostre case...pensando che "ne valga sempre dannatamente la pena" (cit.). Speriamo di ricordarlo alla prossima sveglia all'alba ;-)




 Viva il presidente!
Viva i quasi 2 anni di Mula!
Viva i post fatti in ritardo di 8 mesi ma che ti permettono di ricordare e ringraziare!

Da Haiti è tutto.
Sempre vostro.
Bod







domenica 4 ottobre 2015

BIVACCO TESTA... FESTA POLENTA E FORMAGGIO...

Dopo una settimana di tira e molla sulla possibilità di andare a fare un giretto in Engadina in Val Roseg ci ritroviamo, domenica mattina, a Vertova.
Abbiamo prediletto di recarci in Bergamasca non solo perchè è decisamente più vicina e a portata di mano rispetto alla Svizzera, non solo perchè l'escursione bergamotta scovata su internet pareva allettante assai, non solo perchè in pochi avevano voglia di farsi una levataccia, ma un pòco perchè questa sarà l'ultima gita settembrina del Bodini, buon amico e cofondatore della M.U.L.A.,  in partenza per lidi più soleggiati e indaffarato in queste settimane,  nel preparar valige e nel dedicarsi a saluti vari. Il tempo gli è tiranno e gli si va incontro preferendo una gita più a portata di mano, così che possa esserci anche lui....
E Bergamasca sia!!!
E' una giornata tersa di inizio settembre.
E' una di quelle giornate che si proiettano prepotenti all'autunno, ma che volenterose, mantengono intatte un pizzico di sapore dell'estate, dei suoi ultimi rimasugli.


Siamo in 9:

Danileo
Bod
Elisa
Enri
CC
Gerva
Mario che non si chiama Mario
Friz che non si chiama Friz
Sanji che si chiama Fra


Un pensiero va all'Ari e alla Giulia che sono alle cascate del Routor con la sezione del C.A.I. di Cernusco sul Naviglio.

Giungiamo a Vertova e ci imbuchiamo in un bar per far colazione.
Qui veniamo un pò trattati a culo perchè la coppia di anziani ristoratori ha fretta di servirci e di spedirci fuori dal loro locale, mentre i nostri ritmi appaiono più lenti e rilassati.
Siamo ancora un pò addormentati, portatori di una strana calma, decisamente lontana da quella che è la frenesia che ci colpisce in città.







Pagato il conto risaliamo verso la Val Vertova.
Siamo ai piedi della Val di Scalve.
La meta della gita è il bivacco Testa situato a 1400 mt di altezza.
3 orette di salita e 3 orette previste di discesa.
Parcheggiamo le macchine e cominciamo a risalire da una facile strada gippabile a fianco del torrente Vertova che attraversiamo svariate volte.









La salita è agile e camminando si chiacchiera del più e del meno.
Un gruppetto affretta il passo guidato da Mario.
La salita pian piano si fa più irta ma anche più bella ... Sino a quel momento avevamo risalito un canyon ombreggiato molto piacevole ma che paesaggisticamente pagava lo scotto  di essere incavato e chiuso.
Camminando su un sentiero si supera un bosco e ci si trova d'innanzi ad un versante del monte Alben,
Le sue pareti dolomitiche si stagliano contro il cielo azzurro e vengono accolte, più a valle da verdi praterie.


  







Mario è perso, fuggito in avanti a gran ritmo.
Danielo è Friz attendono chi è indietro presso una casetta.



Ci compattiamo e mangiamo qualcosa.
Non manca molto al Bivacco, ma il tragitto ora è più irto...



Riprendiamo a camminare e dopo circa mezz'ora giungiamo alla meta del nostro viaggio.
Una bella casetta dove troviamo molta gente intenta a mangiare polenta e formaggio.
Siamo capitati bene!! E' la chiusura del bivacco testa ed è festa!!!







Nonostante la nostra estraneità all'evento veniamo ben accolti e coccolati con polenta, formaggio, vino e caffè dai volontari del G.A.V. di Vertova, generosi e gentilissimi!!
L'aria attorno a noi è bella e festosa. Percepiamo quel clima alla mano che spesso si trova nelle feste alpine, durante le quali si è tutti amici e si condivide cibo, storie e canti.
Com'è nel nostro stile, ci troviamo a banchettare al meglio con vino, patatine, formaggio, salame, dolcetti piemontesi, caffè e quanto ciascuno ha portato faticosamente nel proprio zaino.
La gente pian piano ridiscende. Qualcuno di noi sonnecchia, altri vanno a far due chiacchiere con i volontari del G.A.V.













Bodini dev'essere a Milano alle 19,01.
Si è fatto tardi e prendiamo anche noi la strada del ritorno.








Dopo che ci eravamo fatti spiegare dagli amici del G.A.V. la strada del ritorno al fine di compiere un giro ad anello, ci perdiamo subito e ci troviamo sulla strada dell'andata allungandola di una buona mezz'ora.
Dall'alto giungono le grida degli amici alpini che ci comunicano che abbiamo sbagliato strada.
Troppo tardi!! Non abbiamo voglia di risalire.
Procediamo su questo sentiero.
Il gruppo scende dolcemente, ma il tempo stringe.... Bod, Danielo, Friz e Mario affrettano il passo per giungere prima alle macchine.
E' una corsa in discesa. La valle appare lunghissima, ben più lunga di quanto ci fosse parso all'andata.
Arriviamo ai nostri mezzi e salutiamo Bod che parte per Milano.
Ci troviamo ad attendere la restante parte del gruppo al parcheggio.
E' un'attesa lunga e umida.
Il sole è calato e il freddo si sta facendo strada tra i vestiti.
Mario è in crisi d'astinenza da nicotina ma non può fumare perchè il tabacco è in macchina e lui non ha le chiavi.
Chiacchieriamo .... ed è una bella sfida tra chi parla di più tra Danielo e Mario.
Il Friz più silenzioso asolta....

Dopo circa un'oretta e mezza ci raggiungono Fra, Eli, Enri, Gerva e CC.


Son scesi con calma, fermandosi a immergere i piedi nel torrente.
Son le 18 passate, ben più tardi di quanto avessimo messo in conto, ma non importa!!
La giornata è stata piacevole e tanta è stata la sorpresa nell'accoglienza trovata al bivacco.

Riprendiamo le macchine e la strada del ritorno.
Dalle casse della macchina dell'Enri esce la dolce volce di Mina.

Il sole cala e un'altra giornata è trascorsa.
Ancora una volta n'è valsa la pena!!
L'ultima gita del Bod .... Per ora!!




W LA M.U.L.A.!!!
W GLI AMICI DEL G.A.V.!!!
W L'AMICO BODINI!!!



Dani

giovedì 1 ottobre 2015

COMPLEANNO M.U.L.A. 2015

La M.U.L.A. compie 2 anni e, dopo il successone dell'anno scorso, vogliamo cogliere l'occasione per festeggiare con amici, conoscenti e sconosciuti.

L'idea è una due giorni al Rif. Gherardi in val Taleggio in data 17 e 18 ottobre.

Chi vuole e ne ha la possibilità potrà salire al Rifugio in tarda mattinata,così da mangiare e godersi il pomeriggio tra cazzeggio, giochi e camminate.

Chi invece è impossibilitato potrà salire nel pomeriggio.

Dopo la cena vi sarà la serata offerta dal C.D.A. della M.U.L.A.... 
Tanta convivialità, qualche gioco, un pò di vino e qualche sorpresa.

(Ci accorderemo poi sugli orari in base alle diverse esigenze)

Per la giornata di domenica è prevista un risveglio muscolare con lo yoga di Anna e una gitarella easy.
(chi si sente figo o forte può comunque ambire ad alte cime!!!)

Il rientro alle macchine è previsto nel pomeriggio.

La mezza pensione in rifugio viene 32 euri per i soci cai e 42 per i non soci.
Il rifugio è a due orette di strada gippabile dall'attacco della gita, quindi facile facile facile...

Insomma... Una due giorni senza particolari pretese, ma che, siamo sicuri, sarà fottutamente gozza!!!

Quindi, se per qualsiasi motivo sei in dubbio sul venire o no .... Fidati e scegli di esserci!!

Se non conosci nessuno non ti preoccupare!!!
Invita chi vi pare, sapendo che però i posti al rifugio sono limitati....

Per esigenze logistico/organizzative vi chiediamo di confermare la vostra presenza entro e non oltre il 12 ottobre.

L'anno scorso eravamo in più di 40!!

Dajeeeeeeeeee ragazzi che ci superiamo!!!

Se qualcuno volesse maggiori informazioni contatti
Daniele all'indirizzo mail ghino86@libero.it
o al numero 3332918141.

Ciao dal C.D.A. M.U.L.A. e dal suo immenso presidente!!