lunedì 6 novembre 2023

Lunga vita a La Mula

Dieci sono i comandamenti, le ragazze di Battisti e i suggerimenti dei migliori locali scelti da TripAdvisor, ma dieci sono anche gli anni che compie La Mula quest'anno!!!
La notizia è finita su tutti i giornali, ha fatto il giro del web e quando sono state annunciate le date i sistemi sono stati presi d'assalto. Tutti volevano aggiudicarsi un posto per il grande evento che come ogni anno si conferma essere unico.
La località scelta per l' occasione è stata Caspoggio, nella bellissima Valmalenco, location d'eccezione, la casa diocesana dell' Azione Cattolica che ha ospitato i partecipanti per ben tre giorni di festeggiamenti e puro divertimento.
Due le opzioni di percorso da fare tutti insieme come da rituale, il lago Palù per i più avventurosi e il lago Entova per le famiglie e i più "comodi".
L' evento organizzato nei minimi dettagli si è rivelato un successone. Ha visto la partecipazione e collaborazione di tutti, grandi e piccini, requisiti fondamentali: spirito di collaborazione, condivisione e amore per la montagna, naturalmente, unica vera star indiscussa di queste tre giornate. Non ha esitato a prepararsi con vari cambi climatici per poi accogliere tutti con il suo vestito migliore: la neve. Sfoggiando inoltre colori e atmosfere autunnali mozzafiato!
Grazie all'impegno degli organizzatori, ad un evento come il Complemula è possibile immergersi in una realtà in cui divertirsi collaborando è il minimo che si possa fare. Sono state organizzate squadre di lavoro in cucina capitanate da chef Merlo che ci ha deliziati con piatti squisiti, il team regali che ha realizzato delle splendide calamite ricordo e i superficienti i volontari delle pulizie.
Interi tavoli da gioco hanno visto sfidarsi campioni e menti eccelse, c'erano talenti di ogni tipo al karaoke e come tradizione vuole, fondamentale è stato il momento del battesimo dei nuovi arrivati. Il rito che ti consacra ufficialmente come membro..in tutti i sensi!
Non sono mancati nemmeno i colpi di scena come l'elezione del nuovo presidente del Consiglio Mula, Davide Rizzi, che ha vinto a mani basse e inaspettatamente, senza neanche essere presente alla fine dell' evento, spodestando così, lo storico, ormai ex presidente Bolla (Luca Bollati per gli amici).
Incredibile successo anche nel C.D.A.che vede due nuove figure entrare a fare parte dello staff. Denis e Alessia DiNota, entrambi attivisti impegnati e volenterosi. Il primo conosciuto come maestro di arrosticini per via delle origini abruzzesi, la seconda nota per la lunga campagna elettorale che solo oggi, dopo dieci lunghi anni, l'ha portata finalmente alla conquista del ministero di arte e creatività! 
Da ben dieci anni accade tutto questo e altro ancora. È bello poterne scrivere e raccontare ma ancora più bello è poterlo vivere. Certo il più delle volte c'è da alzarsi presto, guidare invece di dormire tutto il weekend, arrivare col freddo, mettersi a camminare in montagna, lo sbatti di arrivare fino in cima, poi riscendi, poi al rifugio..ma infondo è proprio questo che ci piace de La Mula, che ti ripaga di ogni fatica. Ti fa vedere che un mondo dove si sta bene tutti insieme, se tutti collaborano, è possibile. Ti dà energia, nuove amicizie, senso di comunità e voglia di condividere. Valori che scarseggiano di questi tempi e che La Mula invece ne ha fatto il suo manifesto. Portandolo ovunque per monti e accogliendo chiunque da ben 10 anni! Tutto ciò ha dell' incredibile se si pensa a come vanno le cose nel mondo ultimamente. Ecco perché vale la pena esserci a questi eventi, e io c'ero, per la seconda volta ad un compleanno Mula, a godere di tutto questo stare insieme. 
Ecco quali sono le cose che dovrebbero fare notizia e girare tutto il mondo, affinché si sappia, che in questo novembre incerto, fatto di guerre e catastrofi climatiche, esiste un luogo, in Lombardia, dove regna incontrastata la bellezza dello stare insieme. Questo luogo è La Mula, alla quale faccio i miei più cari auguri di buon compleanno.
Lunga vita a La Mula!
                                                              


                                                              Dina























venerdì 15 settembre 2023

PRESSIONI (DueGiorniMula2023 Rif. Arbolle)

Sono nelle retrofila.
Come spesso capita attardato dal resto del gruppo.
Dico che sto con gli ultimi, che son tra gli organizzatori, che serve sempre qualcuno che chiuda il gruppo e che si renda conto se qualcuno manca...
La verità è che in discesa vado dannatamente piano!

Percorro l'ultimo tratto di sentiero con Matteo che non conoscevo prima di questa due giorni.
E' un "Dolomitico"! Uno degli "adepti" della Silvia Crespi, che ormai da anni si fa promotrice di vacanze estive al passo San Pellegrino in affitto dal Daniel.
E' uno sconosciuto divenuto conosciuto o almeno più conosciuto, come spesso capita negli eventi Mula.



Alla seggiovia ci si compatta un pò.
Non ci penso troppo!
Assecondo un impulso che viene da dentro di me e, rapido, salgo sulla seggiovia sgusciando via dalle altre persone che si aspettavano forse di condividere la discesa.
Ho voglia di tempo per me, di silenzio.
I minuti scorrono lenti e dolci, oserei dire profumati!
Il caldo scioglie la resina dei pini attorno a me emanando una dolce fragranza stile pino silvestre con Raz Degan.
E' un dondolio dolce reso meno dolce dalle urla e dalle parolacce dei matti che, sotto di me, stanno scendendo giù a gran velocità sulle loro bici nella pista di Downhill.
E' un caldo afoso che si fa sempre più intenso man mano che la seggiovia perde quota.
Penso poco.
Chiudo gli occhi e sbiascico qualche "angelo di Dio".
E' il giorno del mio compleanno.
Compio 37 anni e la mia nonna mi ha insegnato che bisogna dire una di queste preghiere per ogni anno della propria vita.
Arrivo forse a 21 o 22 e poi mi perdo via.
Le litanie non fanno per me!

Apro gli occhi e vedo che lo spazio che mi separa dall'arrivo va riducendosi.
Alzo la sbarra, afferro lo zaino e salto giù dalla seggiovia.
Non vedo nessuno del mio gruppo ed allora provo a chiamare mio fratello al telefono.
Risponde ma non si capisce nulla di quello che dice.

D:"Pronto, Luca"
L: "ChssdhPrdcchhchc"
D: "Luca, non capisco un cazzo"
L: "Nesskfhdoihdsijos"

Attacco!

Che poi, se si vuole essere onesti, quella appena avvenuta corrisponde ad un prototipo delle telefonate che intercorrono solitamente tra noi due, nelle quali uno parla di una cosa e l'altro parla di altro.
Due rette parallele che mai si incontreranno nell'universo.
Comunicazioni che generano non pochi conflitti!
Ma questa volta il problema sembra tecnico.

Entrambi abbiamo acquistato un nuovo e costosissimo cellulare.
Ad entrambi non funziona la cassa che, anche nel mettere su la musica gracchia.
...Per qualche minuto son parolacce!!
Scopro solo dopo, in macchina, grazie ad una ricerca sul web che quel cellulare specifico patisce gli sbalzi di PRESSIONE e che l'unico modo per risolvere il problema è quello di estrarre la sim così da ristabilire la pressione adeguata all'interno del telefonino.
Le parolacce scemano.
Sono sul Caddy del Paolino e lui è alla guida.
Ad un tratto ci accorgiamo di una macchina bloccata in testacoda sulla corsia di uscita zona Greggio.
Chiamiamo rapidi il numero del soccorso.
Veniamo rimbalzati tra carabinieri, polizia stradale, ambulanza e pompieri ai quali raccontiamo a tutti la medesima versione della medesima storia.
L'ultima telefonata avverrà a circa 20 minuti dalla prima segnalazione.
Mi riempio gli occhi dell'ultima luce del giorno consapevole di aver fatto una buona azione.
A casa disfo lo zaino, mi doccio e vado a dormire.

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Stranamente puntuali ci ritroviamo al parcheggio degli impianti di risalita di Pila.
Celeri come faine assonnate recuperiamo i biglietti e saliamo a gruppetti sulla seggiovia che ci porta in quota, risparmiandoci un'inutile e faticoso avvicinamento.
Una volta all'arrivo ci compattiamo e facciamo l'appello.


Ci perdiamo un pò nel ragionare tra gli organizzatori sul da farsi; l'obiettivo dichiarato è salire alla Becca di Nona per poi discendere nel pomeriggio al Rifugio.
Cambiamo immediatamente idea valutando che 9 ore di cammino son troppe visti i fisici compromessi e gli zaini pesanti.
Il bene del gruppo, il benessere del gruppo vale più dell'impresa!
Come spesso capita il progettato ce lo scordiamo e si modificano i piani.

Ho lo zaino pieno di attrezzatura, di cibo e di  alcolici per festeggiare il mio compleanno.
Un dieci chili buoni che mi pesano non poco nonostante mi ritenga adeguatamente allenato.
Vado su al mio passo....
Mollo il mio sacco alla Punta Valaisan dove c'è un dolce pianoro per poter procedere più leggero.
E' una questione di PRESSIONE e di peso sulle spalle che poi, inevitabilmente si scarica sulle gambe.
Qualcuno si ferma li.
I più son già avanti e li vedo ormai lontani.


Il gruppo è frastagliato.
Avanzo con gli ultimi che, un pò per lo scarso allenamento, un pò per il terreno non proprio agilissimo sono in difficoltà.
Con me anche Luchino che percepisco essere desideroso di vetta.
Io sono sazio!
La settimana prima della due giorni ho raggiunto la Piramide Vincent e poi il Cristo delle Vette con il Brusa e Lo Ste Riva.
Mi basta un rapido sguardo con Clara e decidiamo di scendere per accompagnare al pianoro quelli che notiamo stanchi.
Luca ci saluta e raggiunge la Punta Rossa.
Attendiamo e, pian piano, il gruppo si compatta per il pranzo al sacco.
Solo Carpinelli, Gazzi e Marco partono ormai molto attardati per la vetta.
Ci prendiamo il nostro tempo; condividiamo vino e cibo.
Il mio zaino si alleggerisce.
Il tempo non è dei migliori, ma almeno non si schiatta dal caldo.

La discesa è cattivella ... Una sorta di "vertical" su un sentiero non agevolissimo.






Il gruppo si allunga e, pian piano si arriva al Rifugio Andolla situato in una bella conca.
Sottostante un lago.


Il pomeriggio la gente lo vive un pò come gli pare:
c'è chi riposa, chi beve la birra, chi si fa la doccia, chi si sistema il letto, chi gioca a carte, chi progetta l'indomani!
Paolino da troppa confidenza ad un cavallo che lo prende in simpatia.




Da programma l'idea sarebbe attaccare, per un gruppo selezionato, la ferrata del monte Emilius, ma le condizioni paiono non essere delle migliori.
Arriva il tempo delle foto, della foto di gruppo e del tramonto e poi, il tempo della cena e delle chiacchiere.



C'è Amore nell'aria...

A seguire gli immancabili canti che non mancano di coinvolgere gli altri ospiti del Rifugio.

La buona notte, come da tradizione, è fatta di invasione nel letti di persone note o sconosciute. 

La domenica, di buon'ora, un manipolo di eroi partono per affrontare la normale del monte Emilius.
Io rinuncio!
Come detto, mi ritengo sazio....
I ragazzi son forti e arrivano in cima, regalandoci bellissime foto di vetta!

 


 



Con il grosso del gruppo mi sveglio con maggiore calma.
Con me anche il Mario Riva!!
Il super papà dello Ste Riva che, ormai da qualche anno, vive con noi le nostre due giorni.
E i ricordi sono ancora vivi di quando, a causa di un "cattivo caffè, ha dovuto rinunciare al Petit MontBlanc...


Il gruppo sale senza fretta sino al lago Gelato e qualcuno più su, quasi sino al passo.


In alto vediamo i nostri amici che stanno scendendo dalla normale.
Cominciamo a mangiare e, pian piano i salitori ci raggiungono e vengono premiati con delle buonissime caramelle haribo.



Ripartiamo verso  al rifugio dove nuovamente mangiamo e prendiamo il sole in una bellissima giornata.
E' il momento dei battesimi!
La Mula è anche questo...Sapersi prendere con leggerezza e viversela un pò in maniera "becera".
Il pomeriggio scivola, il tempo scorre ed arriva il tempo di lasciare la bella conca dove è situato il rifugio.
Ci aspetta una salita spaccagambe ed una discesa educata che ci porta a passare per un bellissimo lago dal quale vi è un panorama eccezionale.



Al parcheggio ci si saluta.
Ognuno con la sua macchina, ognuno per la sua strada, ognuno con i suoi ricordi!

E' stata proprio una bella Due Giorni!!
Una due giorni che mi lascia con gli occhi ed il cuore pieni della bellezza dei posti visitati o delle risate condivise.

Ci tengo a ricordare che dietro a tanta bellezza c'è sempre l'impegno di molti che si incontrano per progettare e decidere cose.
Che c'è una grande dose di sbattimenti nel trovare e contattare i rifugi, nel prendere le quote di partecipazione, nel prendersi la responsabilità di decidere di cambiare una gita anche all'ultimo minuto se è necessario.
Perche' a prevalere è sempre il bene del gruppo e dei singoli all'interno di esso!

La Mula vuole essere anche questo!
Una "Pressione" a mettersi in gioco personalmente per essere promotori di bellezza.

                                        

                                                     



                                                     
VIVA GLI ORGANIZZATORI!!!
                                                           VIVA LA DUE GIORNI!!!
                                                       VIVA IL MONTE EMILIUS!!!
                                                            VIVA LA PRESSIONE!!!
                                                            VIVA LA VALDAOSTA!!!
                            

                                                                            Dani