domenica 4 ottobre 2015

BIVACCO TESTA... FESTA POLENTA E FORMAGGIO...

Dopo una settimana di tira e molla sulla possibilità di andare a fare un giretto in Engadina in Val Roseg ci ritroviamo, domenica mattina, a Vertova.
Abbiamo prediletto di recarci in Bergamasca non solo perchè è decisamente più vicina e a portata di mano rispetto alla Svizzera, non solo perchè l'escursione bergamotta scovata su internet pareva allettante assai, non solo perchè in pochi avevano voglia di farsi una levataccia, ma un pòco perchè questa sarà l'ultima gita settembrina del Bodini, buon amico e cofondatore della M.U.L.A.,  in partenza per lidi più soleggiati e indaffarato in queste settimane,  nel preparar valige e nel dedicarsi a saluti vari. Il tempo gli è tiranno e gli si va incontro preferendo una gita più a portata di mano, così che possa esserci anche lui....
E Bergamasca sia!!!
E' una giornata tersa di inizio settembre.
E' una di quelle giornate che si proiettano prepotenti all'autunno, ma che volenterose, mantengono intatte un pizzico di sapore dell'estate, dei suoi ultimi rimasugli.


Siamo in 9:

Danileo
Bod
Elisa
Enri
CC
Gerva
Mario che non si chiama Mario
Friz che non si chiama Friz
Sanji che si chiama Fra


Un pensiero va all'Ari e alla Giulia che sono alle cascate del Routor con la sezione del C.A.I. di Cernusco sul Naviglio.

Giungiamo a Vertova e ci imbuchiamo in un bar per far colazione.
Qui veniamo un pò trattati a culo perchè la coppia di anziani ristoratori ha fretta di servirci e di spedirci fuori dal loro locale, mentre i nostri ritmi appaiono più lenti e rilassati.
Siamo ancora un pò addormentati, portatori di una strana calma, decisamente lontana da quella che è la frenesia che ci colpisce in città.







Pagato il conto risaliamo verso la Val Vertova.
Siamo ai piedi della Val di Scalve.
La meta della gita è il bivacco Testa situato a 1400 mt di altezza.
3 orette di salita e 3 orette previste di discesa.
Parcheggiamo le macchine e cominciamo a risalire da una facile strada gippabile a fianco del torrente Vertova che attraversiamo svariate volte.









La salita è agile e camminando si chiacchiera del più e del meno.
Un gruppetto affretta il passo guidato da Mario.
La salita pian piano si fa più irta ma anche più bella ... Sino a quel momento avevamo risalito un canyon ombreggiato molto piacevole ma che paesaggisticamente pagava lo scotto  di essere incavato e chiuso.
Camminando su un sentiero si supera un bosco e ci si trova d'innanzi ad un versante del monte Alben,
Le sue pareti dolomitiche si stagliano contro il cielo azzurro e vengono accolte, più a valle da verdi praterie.


  







Mario è perso, fuggito in avanti a gran ritmo.
Danielo è Friz attendono chi è indietro presso una casetta.



Ci compattiamo e mangiamo qualcosa.
Non manca molto al Bivacco, ma il tragitto ora è più irto...



Riprendiamo a camminare e dopo circa mezz'ora giungiamo alla meta del nostro viaggio.
Una bella casetta dove troviamo molta gente intenta a mangiare polenta e formaggio.
Siamo capitati bene!! E' la chiusura del bivacco testa ed è festa!!!







Nonostante la nostra estraneità all'evento veniamo ben accolti e coccolati con polenta, formaggio, vino e caffè dai volontari del G.A.V. di Vertova, generosi e gentilissimi!!
L'aria attorno a noi è bella e festosa. Percepiamo quel clima alla mano che spesso si trova nelle feste alpine, durante le quali si è tutti amici e si condivide cibo, storie e canti.
Com'è nel nostro stile, ci troviamo a banchettare al meglio con vino, patatine, formaggio, salame, dolcetti piemontesi, caffè e quanto ciascuno ha portato faticosamente nel proprio zaino.
La gente pian piano ridiscende. Qualcuno di noi sonnecchia, altri vanno a far due chiacchiere con i volontari del G.A.V.













Bodini dev'essere a Milano alle 19,01.
Si è fatto tardi e prendiamo anche noi la strada del ritorno.








Dopo che ci eravamo fatti spiegare dagli amici del G.A.V. la strada del ritorno al fine di compiere un giro ad anello, ci perdiamo subito e ci troviamo sulla strada dell'andata allungandola di una buona mezz'ora.
Dall'alto giungono le grida degli amici alpini che ci comunicano che abbiamo sbagliato strada.
Troppo tardi!! Non abbiamo voglia di risalire.
Procediamo su questo sentiero.
Il gruppo scende dolcemente, ma il tempo stringe.... Bod, Danielo, Friz e Mario affrettano il passo per giungere prima alle macchine.
E' una corsa in discesa. La valle appare lunghissima, ben più lunga di quanto ci fosse parso all'andata.
Arriviamo ai nostri mezzi e salutiamo Bod che parte per Milano.
Ci troviamo ad attendere la restante parte del gruppo al parcheggio.
E' un'attesa lunga e umida.
Il sole è calato e il freddo si sta facendo strada tra i vestiti.
Mario è in crisi d'astinenza da nicotina ma non può fumare perchè il tabacco è in macchina e lui non ha le chiavi.
Chiacchieriamo .... ed è una bella sfida tra chi parla di più tra Danielo e Mario.
Il Friz più silenzioso asolta....

Dopo circa un'oretta e mezza ci raggiungono Fra, Eli, Enri, Gerva e CC.


Son scesi con calma, fermandosi a immergere i piedi nel torrente.
Son le 18 passate, ben più tardi di quanto avessimo messo in conto, ma non importa!!
La giornata è stata piacevole e tanta è stata la sorpresa nell'accoglienza trovata al bivacco.

Riprendiamo le macchine e la strada del ritorno.
Dalle casse della macchina dell'Enri esce la dolce volce di Mina.

Il sole cala e un'altra giornata è trascorsa.
Ancora una volta n'è valsa la pena!!
L'ultima gita del Bod .... Per ora!!




W LA M.U.L.A.!!!
W GLI AMICI DEL G.A.V.!!!
W L'AMICO BODINI!!!



Dani

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