mercoledì 15 aprile 2020

Prima Edizione “2 GIORNI MULA SULLA NEVE” 8-9 FEBBRAIO 2020

Eccomi qui, primo mio scritto e prima due giorni sulla neve!

La simpatica avventura ebbe inizio qualche mesetto prima per il gruppetto di noi organizzatori (Dave Rizzi, Feduz Corti, Giro, Luchino).
Destinazione: Gressoney.
Il numero dei partecipanti era un’incognita essendo la prima edizione di questo evento. 
Inizialmente l’idea fu quella di creare dei gruppetti affinche’ tutti gli amanti della montagna potessero godere della bella compagnia sulla neve: discesisti, fondisti, camminatori/ciaspolatori, pattinatori ed anche cazzeggiatori. Pian pianino i gusti presero forma ed arrivammo a quota 25 partecipanti: un successone!
Dopo varie peripezie trovammo il posto dove poter pernottare tutti insieme: una bellissima casa parrocchiale (Colonia Don Bosco-frazione Woald) gestita da un certo Willy Cuoco che nell’arco delle settimane di organizzazione ci permise di tramutare le fatiche di comunicazione con lui in un sacco di risate. Ve lo presento: per noi fu e rimane tutt’ora il mitico “Amico Fritz”. 
                                                                  


Lo Spirito Mula emerse già nell’organizzazione dei singoli per la suddivisione delle macchinate. Grandissima la capacità di ottimizzare i mezzi e di dare un passaggio anche a chi non si conosce, a chi magari si è solo visto in foto su Facebook.

Via che si parte!
Sabato 8 febbraio: per i discesisti il ritrovo era fissato alle 8:29 a Staffal, 
                                                                  



mentre per i fondisti ed i camminatori per le ore 9:47 alla casa per il tanto atteso incontro con l”Amico Fritz”: un uomo una garanzia!

I fondisti si dirigeranno poi verso le piste
                                                                    



 e successivamente, insieme ai camminatori, andranno a visitare il Catel Savoia.
                                                    



Scatenatissimi, dopo il primo giro di rodaggio, noi discesisti ci dividemmo in due gruppetti per goderci a velocità differenti il paesaggio, ma per poi ritrovarci tutti insieme per le 12:02 al rifugio Gabiet e fare i Milanesi Imbrutti e mangiarci un bel piatto caldo accompagnato da una buona birretta, per gli intenditori.
                                                  


Dopo una buona dose di caffeina in corpo
                                                    



ci si ributta sulle piste per godercele fino a chiusura. Bel gruppo assortito! …E nel mentre si progettano le pettorine per la prossima edizione!

Il rientro alla casa era previsto intorno alle 17:01 per lavarci, sistemarci e poi darci al godurioso relax con merenda e aperitivo accompagnato dal tanto amato gioco di gruppo. 
                                                      



Inutile dire che la tavola era imbandita di ogni ben di Dio. 
Ma la cosa più bella è stato il ritrovarci lì, tutti insieme, in quella grande sala, con le gote un po’ rosse di chi si è goduto il freddo di una giornata sulla neve e con gli occhi un po’ lucidi dopo una bella doccia calda, ma una stanchezza che quasi faceva piacere sentire perché nei muscoli c’era ancora tutta quell’energia che il gruppo trasmette e che ti dà la voglia di puntare la sveglia all’alba.
                                                  


È l’ora della cena.
In cucina tanta gente: chi prepara, chi rassetta, chi sistema. Tutti partecipano a creare una mega tavolata da cui non ci si è certo alzati a pancia vuota. 
                                                           



A distanza Merlo ci consigliava quanta pasta e sugo fare per 25 persone: il nostro cuoco di fiducia! Ed in questa edizione Gava si dimostra eccellente cuoco.
                                                       



Domenica 9 febbraio:
Dopo una rigenerante dormita nelle nostre camerate (gli uomini riferiscono nessuna russata ai livelli di Claudiano!), un’abbondante colazione e minuziosa pulizia della casa, dopo aver messo tutto in macchina ed atteso i volontari che ci hanno procurato dei bei panozzi imbottiti per il pranzo, camminata tutti insieme nella Riserva del Mont Mars, sopra Fontainemore.
                                                       



Bellissima passeggiata alla portata di tutti, pranzo in classico stile “Banchetto degli Dei” (perché la Mula è condivisione),
                                            



e momento goliardico in cui si torna un po’ bambini ed i più temerari si avventurano nella discesa nella neve con le palette. Poi il fantasioso trenino a quattro che costò un brutto colpo a Clara nell’”atterraggio”. 
Per lei il rientro purtroppo fu poco piacevole, ma per fortuna il tutto si risolse al meglio.
                                                      

    

Arriva l’ora dei saluti che, vi dirò, mi piacciono tanto perché caratterizzati dal sorriso di ognuno di voi e da sinceri e caldi abbracci.


Vorrei ringraziare tutti i miei compagni di “prima avventura organizzativa” che hanno avuto tanta attenzione ai particolari, cura ed impegno.
Grazie a tutti colore che hanno scelto di stare insieme e donare un pezzettino di sé.
Mi riempie il cuore ogni volta vivere la condivisione, l’attenzione verso l’altro, il fidarsi di sconosciuti…

Ah, dimenticavo… Grazie come sempre anche ai nostri Santi che ci hanno regalato due giorni di magnifico sole e spataccate di crema protettiva!
                                                          



A 34 anni non è più il tema in classe a generarmi ansia (e credetemi, non poca J), ma il non essere riuscita a sfuggire al tanto temuto “Articolo Mulesco”. Eh si, sono proprio stata incastra dal buon Davidino Rizzi...
Nonostante siano passati ormai quasi due mesi dall’evento le emozioni che “LA MULA” regala ogni volta rimangono impresse a lungo nel mio cuore. Così oggi (domenica 22 marzo) ho deciso di “lanciarmi” in questa esperienza di scrittura, per me ancor più difficile perché forse non verrò letta da una sola persona (come ai tempi l’arpia Prof…). 
Sono certa che questa mia fatica nel superare l’ostacolo mi regalerà qualcosa di bello proprio come quando nel 2016 scelsi di partecipare al Compleanno Mula in Liguria, pur non conoscendo nessuno. Ma da quel “nessuno” nacquero amicizie fantastiche.

Nonostante le varie ansie come sempre ne vale la pena! LA MULA per me è certezza, valori puri e sinceri!
La Mula sa donare ed è sempre pronta a riconoscere qualcosa alle persone: sbattimento, impegno, dedizione, ma anche semplicemente affetto.
Beh, che dire. Tutto davvero moooooooooolto bello!!!
                          

Marti Tima






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