Afferro il cellulare che tengo in carica sul comodino affianco a me.
La luce dello schermo mi infastidisce leggermente.
Vado in bagno e mentre minzio, apro la pagina del Corriere della sera e di altre testate giornalistiche.
Scorro rapidamente i titoli alla ricerca di nuovi aggiornamenti sulla situazione Ucraina.
Nella tragedia che si sta compiendo non ci sono novità, la notte mette a tacere le parole, ma non le bombe.
Mi sveglio alle 6.21.
Assonnato metto sul fuoco la macchinetta del caffè e mi preparo per i monti.
Lo zaino è pronto e, rapidamente, scendo fuori di casa ad aspettare Bod che mi passa a prendere.
Un ultimo sguardo alle notizie... Niente di nuovo.
Ci compattiamo con gli altri amici e saliamo verso Castione della Presolana.
E' un viaggio allegro.
Si parla del più e del meno.
Si parla anche dell'emergenza Ucraina, ma la sensazione è che sia una guerra lontana.
Arrivati al parcheggio scrivo nella chat whatsapp della mia famiglia il buon giorno.
Come sempre tolgo i dati mobili dal momento che, il più delle volte, in montagna il cellulare non prende.
Mi assale una sensazione strana...
Mi sento come smarrito e inutile.
Faccio i conti con la mia fortuna ed il mio menefreghismo.
Mi trovo nella condizione di poter vivere una bella giornata sui monti durante la quale i pensieri della vita di tutti i giorni vengono spazzati via dal vento, dal sole e dalla fatica del cammino.
Mi trovo nella condizione di poter chiudere gli occhi sulle tragedia che, come umanità, stiamo vivendo,
di mettere in stand-by l'informazione.
Saliamo al Rifugio Olmo dalla valle dei Mulini partendo da Rusio.
Un bel Canyon scavato dall'acqua sulle cui pareti vi sono falesie con gradi di arrampicata che posso guardare solo con il binocolo.
E' una bella giornata!
Oltre a Bod c'è l'onnipresente Bolla ed ho il piacere di tornare a camminare con il Fra Lodolo e la Chicca.
Saliamo tranquilli al cospetto della Presolana.
Ogni tanto il vento soffia forte e ci porta a coprirci più del necessario.
Ma il sole è amico e ci scalda.
E' una gita tranquilla con un millino di dislivello e non troppo sviluppo.
Chicca lamenta stanchezza e fame e Fra la nutre con barrette energetiche.
Arrivati ad un passo cominciamo a discendere un canalino innevato.
Siamo nel versante a nord e, in questo inverno avido di perturbazioni, riusciamo a calpestare un pochino di neve (sempre troppo poca).
Manca pochissimo al Rifugio.
Mangiare dentro è nei piano di Lodolo e della Chicca che ormai vogliono testare la polenta di tutti i Rifugi della Lombardia, ma non nei miei ed in quelli di Bod e Bolla che ci siamo portati la "schiscia".
Ma come rinunciare ad un pasto caldo?!
Entriamo nel rifugio per il pranzo.
Il Bolla non può avanzare le focaccine che si è portato appresso e, presa una birra, consuma quelle.
Noi altri mangiamo duro!
Per la discesa scegliamo un tragitto ad anello passando per la strada carrozzabile dalla quale sale la jeep del rifugio per gli approvvigionamenti.
La discesa è un pò noiosa perchè la strada è molto ghiacciata.
Senza cadute riusciamo ad arrivare comunque al parcheggio.
Un gruppo di ragazzi su un pick-un all'imbocco della strada che abbiamo appena disceso ci chiede informazioni sulla condizione della stessa.
Gli diciamo che è ghiacciata e che non ci sembra il caso salire.
Uno di loro prende parola; un pò giovane, un pò spavaldo, un pò pirla dice che sono dei "Locals" e che sanno come comparsi....che devono portare su delle provviste ad una baita li sopra per far festa.
Rincaro la dose: "Ragazzi...A me pare una stronzata".
Probabilmente vengo sbeffeggiato dai giovani che di fatto non mi calcolano minimamente.
Ci allontaniamo da loro diretti verso una gelateria, ma con lo sguardo seguo ciò che stanno facendo.
In 4 sono seduti all'interno del veicolo.
In 2 sono sul cassone del Pick-up.
Il mezzo parte, ma dopo 5 metri si impianta.
Le ruote non hanno presa sul ghiaccio vivo.
L'autoveicolo scivola indietro e, pericolosamente si incurva...Continua a scivolare all'indietro e si ferma a non più di 50 cm da un'inutile staccionata in legno prima di un salto di 2 metri che avrebbe fatto cadere il mezzo nel torrente ghiacciato.
Poteva finire veramente veramente male!!
I giovani raddrizzano il pick-up e scompaiono in ritirata.
Tiro un sospiro di sollievo mentre con gli altri amici commento l'assoluta assenza di buon senso di questi ragazzi.
E l'essere giovani non può essere una giustificazione.
Mi sparo una coppetta gelato, la prima dell'anno!!
Gusto nutella e stracciatella fatti con latte di capra.
Ormai è anni che prendo la coppetta.
Il cono è da giovani!!
La transizione da cono a coppetta credo sia un segno ineludibile del passaggio alla vita adulta!!
Torniamo alla macchina.
Ci salutiamo!
E' stata proprio una bella giornata!!
Son felice.
Bodini parte con la macchina.
Un paio di tornanti e siamo sulla statale che discende la Val Bremana.
Riattivo i dati mobili e scrivo nella chat della mia famiglia che stiamo rientrando.
Son ritornato alla vita vera!
Scorro, in quella che è diventata ormai un'abitudine quotidiana, i titoli delle maggiori testate giornalistiche.
Le nuove notizie sono come quelle vecchie.
Purtroppo non buone!
Mi ritengo Fortunato e spesso ingrato per quello che ho.
Penso come vivo per scontate le cose che posso fare e che posso avere.
Che una delle mie maggiori preoccupazioni della settimana è decidere dove andare in montagna a camminare nel week end.
...Poi...Poi c'è l'altro mondo vero....Quello nel quale le persone non sanno se domani saranno vive e nel quale le uniche decisioni che possono prendere sono quelle di combattere o di arrendersi...
Ma...Come cantava Guccini...
...Io sono solo un semplice cadetto di Guascogna, però non la sopporto la gente che non sogna...
Ed allora
Sogno che il vento porti via la guerra,
che i cannoni possano tacere,
che la pioggia torni a far crescere il grano,
che i potenti non chiudano gli occhi,
e che le persone abbiano il coraggio di ribellarsi al male....
ABBASSO LA GUERRA!! SENZA SE E SENZA MA!!
VIVALAPACE!!!
VIVALAMULA!!!
VIVAILGELATO!!!
Dani
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