giovedì 1 agosto 2019

Festa della Presabbbene® - MULA Edition



Mi metto alla tastiera per enarrarvi di quella volta in cui la MULA si è ritrovata suo malgrado in mezzo a una specie di festa di laurea, che sembrava tanto una gita in montagna, ma anche un po’ un addio al nubilato. Un po’ di confusione è legittima, ma capirete tutto.

Il 18 luglio, verso le 16.00 del pomeriggio, mi cadevano in testa un 110 e lode, una corona di alloro, un mare di foto e numerosi aperitivi. Nei giorni successivi avevo in programma un bel numero di cose divertenti, tutte sotto il trademark Festa della Presabbbene®, usando come scusa la laurea e come vera motivazione la PRESABBBENE: oltre agli aperitivi, una sessione di hydrospeed e una gita di massa in Val di Mello con tutti quegli amici che negli anni mi hanno posto la fatidica domanda. “Ma allora, quando ci porti in montagna?”. Salvo che poi l’occasione arriva e la gente si esibisce in pacchi carpiati del calibro di “Devo accompagnare mia cugina di terzo grado a fare la toeletta al gatto.”



Alla vigilia eravamo in 4.
Ottimi, per carità, ma 4: Silvia, Priscilla, Claudio ed io.
Io ero comunque carica a molla, poi Veronica mi ha chiesto perché invece non ci unissimo a lei e a uno sparuto gruppetto di Muli in direzione Rifugio Chiavenna. La mia carica a molla ha fatto una piccola equazione, the more the merrier, e ho detto di sì.

All’attacco del sentiero mi sono fatta una coda e ho completato il look con la mia corona d’alloro. Il sentiero per il Rifugio Chiavenna sale ripido a gradoni in un bellissimo ambiente di montagna estiva, ricca di larici, rododendri, fiori ed erba, poi costeggia un torrente allegro e si apre su un altopiano sul quale ci hanno dato il benvenuto delle placide mucche. Piattini ha ovviamente trovato qualche nuovo amichetto lungo il percorso e, con più o meno facilità, siamo tutti giunti a destinazione.
Menzioni d’onore vanno alla mia corona, vestigia dell’impero romano, che ha attirato commenti vari e auguri da tutti gli altri escursionisti sul sentiero, e soprattutto a Priscilla, praticamente digiuna di montagna, più avvezza al mare, che ha affrontato l’Alpe non solo con determinazia, ma anche con classe (uno sciarpino al collo per tutta la salita).




Aspettando l’ora di pranzo, siamo saliti di qualche metro in più perché, come dice la maglia Mula, chi più in alto sale più lontano vede e chi più lontano vede più a lungo sogna. E io ho un sacco di voglia di sognare, non so voi!

Tra due tagliatelle alle castagne, una torta senza burro, un pucciapiedi nel lago, chiacchiere e risate, si è fatta l’ora di scendere. Non prima, però di almeno 2 eventi degni di nota:
1.     1-  I Muli si sono applicati al rimpinguo della Giara della Presabbbene. Come regalo di laurea che ho chiesto ai miei amici, ho imposto loro (la democrazia è sopravvalutata...) di riempire un vasetto di bigliettini con frasi prese bene, disegni e tutto quello che volevano (...ma la creatività è una forma di rivoluzione) ai quali io potessi attingere in un momento di presammmale. Dopo pranzo, i Muli si sono seduti sulle panche fuori dal rifugio e hanno fatto ottimo uso dei post-it a gattini e orsacchiotti, degli adesivi autocelebrativi, etc, e hanno prodotto ottimi risultati.
2.       2- Abbiamo trovato l’idea definitiva per portare più donne alla Mula: un calendario sexy di uomini Mula.



Valuta la vita in base agli atti, non alla sua durata.

Alle macchine, la nostra voglia di rincasare era assente. Salvo chi doveva rientrare per impegni vari, abbiamo optato per un aperitivo lecchese. La nostra guida quasi manzoniana, Veronica, ci ha guidato sicura, parlandoci delle bellezze di Lecco. Entrando in un locale, ci hanno chiesto se anche noi fossimo un addio al nubilato, non saprei in base a quale criterio. Abbiamo però ripiegato su opulenza di pizze e focacce da Nonna Pallina. Ore dopo la voglia di rincasare ancora non c’era, ma bsognava proprio farlo, causa anche lavoro il giorno successivo.

Inutile parlarvi della carica che avevo la mattina dopo e degli occhi a stellina, da postumi della gita Mula, perché credo che ne abbiate esperienza un po’ tutti.

E quindi??? (cit.) Quindi da questa giornata emergono almeno due verità:
·        1-  a me è rimasta la voglia di fare il bagno nelle pozze della Val di Mello. Sappiatelo, sapevatelo, sallatelo...
·        2-  #lamulac’è quando tutti gli altri tirano il pacco!

W le corone d’alloro
W le scuse buone (ma anche le #scusepovere)
W le giare
W i calendari sexy
W la presabbbene
W la MULA

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