giovedì 4 gennaio 2018

Rovo...la potenza di Rovo(a) Racconto di un uscita M.U.L.A al Corno Birone con la sorpresa di Rovo


Per mercoledì 3 gennaio danno pioggia nel primo pomeriggio, mentre in mattinata solo nuvoloso. Quindi la macchina organizzativa c.d.a Federica Corti da via all'organizzazione di un uscita, anche se il tempo non dovrebbe essere proprio il massimo: “perché chi cammina in compagnia all'inizio dell'anno, cammina in compagnia tutto l'anno” (bisogna pur trovare delle scuse per non lamentarsi della meteo).

8.01 ritrovo a Civate, però la macchina dei centro brianzoli (io e Davide) è in ritardo per rispettare lo spirito mulesco; presenti anche Elisa milanese (ma odiatrice di panettoni) e Federica cda Corti.

Si studia il percorso in loco e si parte.



Fin da subito ci accorgiamo che il percorso non è molto segnato ma fortunatamente davanti ci sono due esperti della montagna: Davide e un cane local. Proseguendo, all'interno del sentiero spuntano un po' di rovi che ti si impigliano nel pantaloni e nella felpa. Ad un tratto però i rovi a dismisura e scopriamo che l'uomo in testa si è affidato al miglior amico dell'uomo per cercare il sentiero: Rovo ecco come abbiamo soprannominato il nostro amico a quattro zampe, non avendo ne targhetta ne collare.



Ritrovato il sentiero proseguiamo verso la cima del Corno Birone, superando alcune facili roccette, con scorci mozzafiato giungiamo ad una facile catena; qua sorge un problema: Rovo non riesce a superare il salto di roccia…..con sommo dispiacere non possiamo fare altro che vederlo allontanarsi dai nostri occhio mentre va verso valle e noi in direzione opposta!!




Arrivati in cima sgranocchiamo qualcosa, attacchiamo come da rito l'adesivo sulla cima. Improvvisamente e con estrema sorpresa vediamo arrivare il nostro amato Rovo, è riuscito a superare la difficoltà delle catene con un percorso alternativo che solo lui sa: non finisce di stupirci.


Abbandoniamo il panorama su Lecco e scendiamo verso San Pietro al Monte, dove incontriamo dei volontari che stanno ristrutturando la scalinata di salita; uno di loro ci chiede se il cane è nostro ma dopo la risposta negativa e sentendo quale è stato il nostro itinerario ci dice che siccome è sempre in giro è una femmina e si chiama Dora ed è del giardiniere di Civate. Quindi bisogna modificare il suo nome da Rovo a Rovo(a).




Riaccompagniamo a casa quello che per noi rimane Rovo(a), nostro fedele compagno di viaggio che ha sempre anticipato i nostri passi: anzi fin troppo portandoci nei rovi all'inizio della gita.

E se fosse che i cani non sono i migliori amici dell'uomo e guidano l'operato dei bipedi?

Viva e arrivederci Rovo(a)
Viva Matrix
Viva la MULA

P. il Motta



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