Milano, 19/01/2015
Moggio - Piani di Artavaggio - Monte Sodadura - 2010m s.l.m.
E anche domenica scorsa la Mula ha colpito!!! Meta
dichiarata dell'escursione: i piani di Artavaggio, a quota 1625 s.l.m., con
partenza dall'abitato di Moggio, a quota 890. Ma come ogni uscita Mula che si rispetti, l'obiettivo non
dichiarato esiste eccome, pronto ad esser tirato fuori come un asso calato al
momento giusto!!
La giornata inizia, almeno per i cernusco-milanesi
abbastanza presto, ma non troppo...il ritrovo davanti al Paolo VI è fissato infatti
per le 7.15, dove il Bod, Danielo e Pietro - detto "armonica" per il brutto vizio di rompere
i timpani (e non solo) con il suo strumento - si incontrano con Ari, Giulia e Fra Navoni.
Lungo la tortuosa strada verso la Valbaretto, nota ed ubiqua località dove umani bipedi d'ogni sesso
e provenienza si rifugiano soprattutto la mattina presto in cerca di conforto,
la comitiva si disperde e, forse proprio a causa dell'irresistibile richiamo di
cappuccino e brioche, Arianna schiaccia un po' troppo l'acceleratore tanto che
quando il Bod e compagni giungono sul luogo trovano i loro amici già
comodamente seduti al tavolo!
Intanto il Vena, Gerva e Ste Riva, già in missione a colpi di clacson per svegliare il
circondario e recuperare Anna, si fanno riconoscere dalle parti di Calco, e
vanno a posizionarsi come scambisti davanti
al Parini di Lecco.
Messa insieme tutta la brigata saliamo a Moggio e infilati
gli scarponi ci avviamo intorno alle 9.30 su un bel sentiero che, dapprima
comodo e largo, si restringe dopo un piccolo guado ed inizia a risalire nel
bosco innevato.
Il gruppo sale intrepido, arringato da Danielo che, da bravo educatore, group leader e maestro di vita, tiene viva la conversazione e guida i suoi discepoli con sapienti e puntuali interventi dal sapore vagamente gesuitico. Man mano che saliamo la neve aumenta, mettiamo le ghette! E così, nel giro di un'oretta e mezza ci ritroviamo ai piani di Artavaggio, dove il silenzio ovattato del bosco lascia il posto al brusio di mezza pianura padana confluita in funivia...il tempo non è dei migliori, il cielo è coperto, forse sono solo delle nuvole in transito ma intanto inizia a cadere una neve leggera
... Dopo un consulto generale, gli esperti della brigata, cartina alla mano, propongono di continuare l'ascensione in direzione del Sodadura....
Il resto del popolo, forse ignaro di ciò che significa, accetta gioioso ed entusiasta: la marcia riprende fra canti di montagna e mazzolin di fiori vari...Viene per l'occasione inaugurata una nuova via, la "Via Navoni" per intercettare il sentiero che risale verso la cresta della nostra nuova meta!!
La salita avviene
a tratti nella nebbia, a tratti fra schiarite che ci regalano scorci da favola,
fra cielo e terra.... quando arriviamo in cima (m 2010) è l'una, foto di rito
col Bod che estrae il suo mitico treppiede per poi lanciarsi sul gruppo come un
felino appena avviato l'autoscatto! Forse a causa della stanchezza e
dell'abbondanza di neve, forse a causa di non si sa bene cosa, l'Ari si domanda
cosa ci faccia un pene coperto di ghiaccio in cima ad una montagna, non
rendendosi conto che si tratta di una Madonnina messa lì a proteggere gli
scalatori e il mondo che sta sotto... aspramente redarguita dai compagni di
scalata per la sua blasfemia, la peccatrice vorrebbe cospargersi il capo di
cenere ma in mancanza di quella è costretta a farlo con la neve... ma questa è
un'altra storia e chi scrive se la è inventata per esigenze narrative...
La Mula scende ora
rapida verso il rifugio Nicola, 1900 m, dove ci attende il banchetto degli
dei!! E' qui che il Riva tira fuori dei fantastici salamini e dove il desco
viene imbandito con vini rossi, spumante e il limoncello delle cinque terre del
Bod! non manca nemmeno il caffè, gentilmente offerto dal guru Danielo!
Il banchetto è allietato da deliranti discorsi a sfondo sessuale pronunciati con estrema naturalezza e con un tono di voce così basso che dopo pochi minuti intorno a noi è il deserto.......ma sicuramente è solo perché ormai si è fatto tardi: è ora di ridiscendere!!! resiste solo una ragazza bionda che con grande aplomb finge di leggere e prendere appunti in un taccuino... ringraziato il rifugista, indigeno-villico-autoctono doc, lasciato l'adesivo della Mula in tattica posizione, ci avviamo verso valle, non prima di aver tracciato col sangue il nome MULA nella neve....
....a tanto arriva l'amore dei suoi membri!
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Il Banchetto |
Adesivo Mulesco |
Il banchetto è allietato da deliranti discorsi a sfondo sessuale pronunciati con estrema naturalezza e con un tono di voce così basso che dopo pochi minuti intorno a noi è il deserto.......ma sicuramente è solo perché ormai si è fatto tardi: è ora di ridiscendere!!! resiste solo una ragazza bionda che con grande aplomb finge di leggere e prendere appunti in un taccuino... ringraziato il rifugista, indigeno-villico-autoctono doc, lasciato l'adesivo della Mula in tattica posizione, ci avviamo verso valle, non prima di aver tracciato col sangue il nome MULA nella neve....
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Sangue versato |
Il tempo stringe e così le nostre guide optano per una corsa
a vita persa nella neve fresca verso i piani!! il Bod prova con un sacco sotto
il sedere ma con risultati non troppo soddisfacenti....anche Pietro ci prova,
convinto di poter far meglio, ma deve ritirarsi perché gli va anche peggio!! E
così, pian pianotto riattraversiamo il bosco verso valle, nella luce della sera
che scende....
Arrivati al parcheggio, c'è tempo ancora per una birra e una merenda nella Valbaretto locale!!!
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Tramonti |
Arrivati al parcheggio, c'è tempo ancora per una birra e una merenda nella Valbaretto locale!!!
Tempo di saluti, di levarsi gli scarponi, di riprendere la
via di casa, stanchi ma super soddisfatti della giornata trascorsa insieme e -
come dice giustamente il Riva - per l'incredibile
livello di ignoranza mostrato e mantenuto per tutta la giornata!!!!
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Questa è proprio bella!!! |
W i rifugisti anziani e chiacceheroni!!
W i cavalli senza testa!!

Pietro
Il video del Vena!!
https://www.youtube.com/watch?v=AzYC0It083E&feature=youtu.be
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