Ferrata Contessi al Monte due
Mani e Torrione della Discordia
Correva il giorno domenica 5 luglio 2020.
Dopo un sabato passato in compagnia di tanta bella gente
e qualche birretta pagaiando su e giù per il lago d'Iseo, scopro sulla mia
pelle(letteralmente) di aver usato per tutto il giorno una crema solare protezione 50
scaduta nel 2016.
La situazione dei miei arti è critica, il mio pallore
nobiliare è perduto, la tragedia è sfiorata.
La notte passa tra imprecazioni varie e infinite
applicazioni di crema che le multinazionali delle creme doposole ringraziano.
Suona la sveglia
di buon mattino. Buono non per me, ho dormito poco e male, inoltre ho un'innata
predisposizione al lamento.
Ottime premesse per un'ottima giornata!
Come di consueto, ritrovo alle h 7:57 al Parini con Elena, Federica
e Luchino, partenza alla volta di Ballabio e poi su in direzione Morterone.
Parcheggiata l'auto, iniziamo ad imbragarci e prepararci
e solo allora scopro con piacere che sarà presente un quinto mulo ferratista
che ancora non ho avuto il piacere di conoscere in questi mesi.
Figura di spicco del panorama mulesco, niente meno che il Principe delle Grigne, degno successore di tutti sappiamo chi.
Fatte le dovute ma veloci presentazioni, non cincischiamo
e prendiamo il sentiero che porta alla ferrata Simone Contessi.
Dal primo attacco la ferrata parte bella decisa per tutto
il primo torrione dei nove totali che ci aspettano. La roccia è abbastanza brutta e tende a staccarsi in tanti
punti.
Poco dopo l'attacco infatti, Federica ha il piacere di
vedersi passare a 10cm dalla testa un sasso grosso come un'albicocca. Non
proprio la partenza migliore del mondo.
Alla fine del primo torrione Federica ed Elena decidono
di salire dal sentiero che costeggia tutta la ferrata.
Proseguiamo in tre.
Un po' di catene belle lasche e con tiri anche da 8mt
abbondanti ci lasciano perplessi, ma tutto sommato si procede bene, costanti e
senza intoppi.
Addirittura me la sto godendo. Si, perchè quasi tutta la
ferrata al mattino rimane per la gran parte in ombra. Una Goduria per la mia
pelle da gambero!
Dopo sette torrioni, finalmente, arriviamo al punto di
vero interesse della ferrata: il Torrione della Discordia.
Lì incontriamo due baldi ex giovanotti che stanno bevendo
birra e ascoltando musica.
Ci scambiamo due parole e scopriamo che sono arrivati da
Parma solo per fare questo torrione, il resto della ferrata non gli
interessava.
Molto gentilmente, prima che attaccassimo, ci raccontano
di altri due che ci avevano preceduto, uno dei quali caduto sulla placca ben 2
volte. Ci guardiamo, mooooolto beeene...

Tempo di iniziare e ci rendiamo conto che ci stanno
riprendendo con un drone.
Come immaginavamo, si sono rivelati 35mt di sacramenti e
tirate di braccia beceramente ignoranti. Tutto nella norma.
Durante i 3 punti critici del torrione, la parola
d'ordine di Luchino è stata "ghisato".
In 14 min siamo riusciti a chiudere molto dignitosamente il torrione senza spiacevoli inconvenienti, well done!
Ormai, anche se in salita, il resto è tutto in discesa!
Chiudiamo l'ultimo torrione e solo lì scopriamo che per
la cima del Due Mani c'è ancora 1:30h di cammino in cresta completamente al
sole invece che 10min...
Tutto in discesa una fava!
Il mio torrione della Discordia inizia ora, sotto il sole
delle 13:00.
Durante la salita ho la sensazione di friggere vivo, uno
strazio. Cerco di occupare ogni raro centimetro d'ombra che mi si presenta
durante il cammino, ma ce n'è davvero poca. A un certo punto decido di fermarmi
e sbollire facendo proseguire gli altri.
Dopo un 15 min buoni arrivo anche io in cima, scambiando
la vetta per una spiaggia di Rimini. No, non era un'allucinazione. E nemmeno un
colpo di calore.
Scopro anche per la prima volta nella mia vita di essere essenziale. Ebbene si, perchè le birre ghiacciate che avevo nella borsa frigo credo siano state una delle cose più belle della giornata.
Incontriamo anche un folto gruppo di muli, reduci dalla Pagaiomulata del giorno prima, che sono saliti a piedi dall'altro versante e pranziamo contandocela su.
Fortunatamente, dopo una mezz'ora in cima, arrivano le nuvole e un po' di vento. La gente si copre per il fresco, io invece rinasco e torno a sorridere alla vita.
Dopo una discesa veloce, quasi di corsa, decidiamo di
concederci un meritato aperitivo riguardando il video del Torrione della
Discordia, gentilmente inviatoci dai "giovini" Parmensi.
Dopodiché, tutti a casa a riposare...o a riempirsi di
crema doposole.
Dario