martedì 10 settembre 2024

PUNTI DI VISTA

Come spesso capita il navigatore satellitare si colora di rosso sul tratto della ss 36 che costeggia il lago in direzione Milano.
Si cammina, ma è un procedere "ondoso" e che richiede il massimo della mia concentrazione su una strada che non ho mai amato.
Troppo stretta, troppo tortuosa...
Ad un tratto il procedere si fa più lento, le macchine si stringono a sinistra e sorpassiamo guardandole celermente, alcune macchine che hanno colliso tra loro ferme in galleria.
Un filotto di auto accartocciate, alcune, oramai da buttare.
Ci auguriamo solo che nessuno si sia fatto male nell'incidente.

Come da tutti gli eventi Mula arrivo a casa devastato!
Vado a letto prestissimo.
Mi desto un paio di volte di notte per bere e fare pipì.
La sveglia al mattino è lenta, stropiccio gli occhi, fuori di casa il tempo è griglio merda e promette pioggia. Penso: "I Santi Mula ci hanno graziato un'altra volta"!
Tiro alla mano il cellulare.
Fra i vari messaggi c'è ne uno nel gruppo whatsapp della Mula.
E' della Sara Pulici che scrive così:

Grazie a tutti per la bella giornata, e scusate il tema scolastico che segue!!
Ma vorrei condividervi un piccolo aneddoto accaduto post-Ciclomulata... Mentre Martina mi accompagnava in macchina a riconsegnare la bici noleggiata, ricordando alcuni gesti belli e gratuiti della giornata, ci dicevamo "Meno male che esistono persone così".
Bene. Tutto molto bello.
Alle 18.20, mi sono appena piazzata ferma in coda, in galleria, quando un vecchietto, leva 1938, mi viene addosso a 60km orari sfasciandomi la macchina. Tutti illesi. Ma vi racconto questo perché, qualche minuto dopo, è passata di lì anche Martina, e si è fermata. E l'attesa e la polizia e il carroattrezzi e le scartoffie... insomma, la Marti è rimasta con me fino alle 20.15, orario in cui siamo finalmente riuscite a ripartire.
Martiii, oggi sei stata per me uno di quegli incontri belli di cui parlavamo in macchina, di quelli che, ci dicevamo, ti allargano il cuore e ti fanno dire "Meno male che esistono persone così".
Se ve lo racconto è perché, per l'esperienza che ho avuto di voi tutti, ho visto che la Mula è anche questo: non si molla e non ci si molla.
Quindi grazie a tutti voi! Alla prossima --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Mi permetto di usare queste bellissime parole di Sara che rappresentano tanto di quello che IO credo debba significare essere la "Mula"! Gesti belli e gratuiti!
Non si molla e non ci si molla!
"Meno male che esistono persone così" Un grazie alla Marti Timarani che è stata vicina a Sara in un momento che, chi lo ha vissuto, sa non essere particolarmente piacevole. Da qui il titolo dell'articolo! PUNTI DI VISTA Grazie a Sara che ha saputo guardare questa storia da una prospettiva diversa! Riconoscendo il "bello e il bene" che ha ricevuto riuscendo ad andare oltre all'incazzatura e alla tragicità del momento. Oh...poi la sbatta rimane e non te la toglie nessuno, ma SCEGLIERE di vedere un pò di luce nel buio è una qualità che io personalmente auguro a tutti per la propria vita. Perchè nella quotidianità di merda c'è n'è, e c'è n'è tanta ma... Citando il Bodini; infondo" DIPENDE COME LA VIVI"!

Sara
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La sveglia presta imposta dal Davide Maddiotto è ripagata dalla bellezza della giornata appena vissuta! Sicuramente non una delle Ciclomulate con il maggior numero di presenze, ma allo stesso tempo una Ciclomulata "scialla", "fresca", "rilassata" e assolutamente "godibile". Alle 9 siamo quasi pronti alla partenza! Grazie a Medio per l'organizzazione!
Medio

Dopo un venerdì piovoso partiamo verso le 9.01 sulla ciclovia della Valchiavenna. La promessa è di sole, ma attorno a noi l'aria è frizzantina. Il cielo è terso e pedaliamo in mezzo alle campagne in un ambiente veramente suggestivo.




Il Presidente

La strada procede dolce, senza che vi siano strappi particolari. 
Costeggiamo il lago di Novate Mezzola e poi ancora oltre. 





Il gruppo è un pò una fisarmonica... C'è chi va più forte e tira (Medio :-) e chi invece sta nelle retrovie. Più volte risalgo il serpentone e, più volte vedo che le persone, affiancate se la raccontano. 
Ogni tanto ci si ferma ad aspettare per compattare il gruppo. 

Non è una gara!
NON SI MOLLA E NON CI SI MOLLA! Una volta verificata la presenza di tutti tocca a Medio che con un: "DAI, ANDIAMO!"
Rimette in pista il gruppo.



Un'ultima salita, una piccola discesa per giungere, poco prima di Chiavenna, ad un'area picknick. 
E' il tempo del banchetto!



Fortunatamente abbiamo anticipato di 10 minuti un altro gruppo di anziani pedalatori ai quali abbiamo sottratto i tavoli. Li vedo che ci maledicono da lontano, ma son seduto e me ne sbatto!
Si mangia, si chiacchiera... Ad un tratto passa davanti a noi casualmente anche la zia della Fede che si ferma a chiacchierare. Fede oggi è un compagnia della Chiara Vellani e della sua bella bimba, la Emma. Fede è presente in qualità di zia!! Chiara è la compagna del Mario Corti, che in realtà non si chiama neanche Mario. I 2 si son conosciuti proprio bazzicando la Mula. Ma come ogni Ciclomulata che si rispetti, ad un certo punto saltano fuori i gavettoni. Ora...E' impressionante come questo strumento primitivo riesca a scatenare in tutti (esclusa Elisa Cambiaghi) un'ancestrale e radicata propensione al degenero e alla cattiveria.

Elisa
Si parte "scialli", semplicemente in cerchio passandosi il gavettone in aria. Di per se è una scusa per poter bagnare il Davide Maddiotto che si sposerà il 28 settembre. Poi Bodini improvvisa una sfida ciclistica tra il Presidente e Medio. Lo scopo è, pedalando, quello di recuperare più gavettoni possibili dalle mani delle altre persone disposte in fila. Il vero scopo, subdolo e non particolarmente segreto, è quello di bagnare entrambi! Neanche a dirlo, la sfida la vince Medio, che concentrato sulla sua missione, se ne fotte al cazzo delle litrate di acqua che gli arrivano in faccia. Il gioco finisce e parte il degenero!! Borracci, gavettoni... Non c'è limite! Solo cattiveria e rancore. Riesco per un attimo a estraniarmi dalla situazione. E' fantastico vedere le persone ridere e rincorrersi per cercare di bagnarsi. Una fanciullezza radicata riemerge mostrando una gioia pura e vera.








Siamo tutti dannatamente bagnati, ma il sole scalda! "Don Danielo" pone fine al caos. Si raccolgono i palloncini da terra, si sistemano le bici e si parte direzione Chiavenna per il caffè.

Il ritorno è in discesa!




Io, dannazione, ho mal di culo. 
E' risaputo che non ho grasso sulle chiappe e l'andare in biga mi è deleterio. 
Superiamo un'area verde nella quale tamarri camionisti stanno mettendo in mostra i loro mezzi per un evento. 
Siamo alla ricerca di un baretto sulla spiaggia. 
Giungiamo infine nell'eden!! 
Un piccolo ma caratteristico chiosco vista lago. 
Alcuni di noi immergono le membra nell'acqua non proprio caldissima, altri prendono il sole. 
Dopo un pò ci ritroviamo tutti assieme sotto il bersò a fare aperitivo con radler, spritz o gin tonic analcolici (sempre Elisa Cambiaghi)







E' davvero troppo bello! E' un prolungamento dell'estate che sa di regalo e si sta da Dio. Purtroppo bisogna andare. E qua Medio fa il signore. Anticipando tutti va a saldare il conto offrendo l'ordinazione di tutto il gruppo. UN SIGNORE DICO IO!! Raggiungiamo le macchine e carichiamo le bici. E' stata davvero una bellissima giornata e son proprio contento di averla vissuta. Grazie a chi ha organizzato, a chi ha partecipato e ha chi ci da lo spunto, forse, per imparare a DECIDERE di guardare le cose da punti di vista differenti.
Alla prossima avventura!!
VIVA LA MULA!!!                                                                  VIVA LA BIGA!!!                                                                  VIVA IL LAGO!!!                                                      VIVA I BIMBI CHE VENGONO AGLI EVENTI MULA!!!                                                                     ....E RICORDA!!                                                DIPENDE DA COME LA VIVI!! cit Bod

Danielo

giovedì 8 agosto 2024

2 giorni Mula 2024: è andato tutto come (im)previsto

Gli organizzatori avevano pianificato tutto per tempo: weekend individuato durante il cda di gennaio, meta fissata ad aprile, iscrizioni aperte a maggio e caparra versato al rifugio data a giugno. Cosa poteva andare storto con così tanta organizzazione?! Bhe, tutto!

Il weekend prima della due giorni Cogne viene colpita da maltempo che causa frane che isolano il paese e così Valtorney luogo di partenza della 2 giorni diventa irraggiungibile. Dopo qualche esitazione gli organizzatori non si perdono d’animo e trovano un’altra meta (giro dei 5 rifugio in Val Formazza) e anche posto per tutti in un rifugio. Tempo di trovare posto da dormire per tutti e 30 in rifugio e confermare, il meteo gira e anche quella meta diventa infattibile. A quel punto anche il cda si mobilita con una partecipazione che ricarica gli organizzatori e che anche praticamente gli fa trovare la terza e definitiva meta della 2 giorni.

Si va in Piemonte, al rifugio Soria Ellena in Valle del Gesso.

A convincerci è stata anche la disponibilità del giovane rifugista che si sbatte per trovarci posto e ci fa capire che la Mula, con la sua fracassosa presenza sarà benvenuta. Le persone anche in questo caso hanno fatto la differenza.

Il primo giorno ci si trova a San Giacomo Entracque e saliamo al rifugio con una comoda salita su mulattiera. 





Imbandiamo un banchetto degli dei a dirla tutta un po’ ventoso e al freschetto. Dopo pranzo alcuni decidono di fermarsi al rifugio a rilassarsi, altri di salire al Lago della Maura.



Riuniti tutti in rifugio c’è chi ne approfitta per una doccia, chi per una partita a petanque (le bocce francesi), chi per una birretta, chi per una tisana e quattro chiacchiere. 



 Qualcuno si accorge che le sue ciabatte che aveva lasciato in ingresso sono state prese da altri ospiti del rifugio che le hanno prese per quelle comuni messe a disposizione. Parte quindi una caccia al recupero ciabatte presso gli “sciuri” del CAI. Alla fine tutte le antiche ciabatte sono state tratte in salvo 😉

Prima di cena c’è anche il tempo per vedere stambecchi e camosci che si avvicinano al rifugio in modo sorprendente.



La sera ceniamo al secondo turno, nel piccolo ma super accogliente rifugio. Come al solito il dopo cena è condito da chitarra, canti e voglia di stare insieme. Coinvolgiamo anche altri avventori del rifugio. Tempo di fare i piani per il giorno dopo e si va a nanna, nella nostra confortevole camerata con 30 letti tutti attaccati su due piani.

 

La mattina dopo si parte per la traversata vero il rifugio Genova – Figari. Purtroppo dobbiamo salutare Fede e Paolo, che sono costretti a scendere a valle in cerca di un pronto soccorso oculistico visto che l’occhio di Paolo lo fa penare da ieri.

Il resto del gruppo sale sul versante opposto al rifugio fino al passo delle Forbesette.









La vista si apre sulla valle della nostra meta, scorgiamo un lago artificiale e superati alcuni nevai anche la meta del giro. Ognuno con il suo passo si arriva al rifugio. C’è chi ha più voglia di andare in velocità, chi vuole prendersela con calma visto il bel tempo. Alla fine il fatto di essere tutti legati dalla spola delle macchine da fare per tornare al punto di partenza ci fermiamo a mangiare dentro il rifugio. Si assaggiano specialità piemontesi, il potere del marketing della cuoca nel proporre i piatti, a Medio viene anche offerto un amaro in qualità di sposo a breve. Anche qui abbiamo modo di scoprire che la rifugista è una giovane ragazza, nuova gestora da questa stagione. 



Ripartiamo verso valle, la discesa è forse un po’ più lunga di quanto ci aspettavamo, troviamo anche una deviazione a causa di una frana. Il gruppo degli autisti procede a passo più veloce, per guadagnare tempo sul recupero macchine.

Anche il secondo gruppo arriva alla meta, dove c’è giusto il tempo per gelati e birrette al ristoro prima che inizi a piovigginare e ci raggiungano gli autisti. Ci si organizza tutti per partire e si rientra a casa, felici del tempo passato insieme, meravigliati dal meteo e per chi ha organizzato con la convinzione che sia valsa la pena la tripla organizzazione.

Per la prima volta la 2 giorni Mula è stata anche l’occasione di una traversata da rifugio a rifugio, chissà che non possa essere il preludio di un’ “alta via Mula” che qualcuno organizzi per i prossimi anni.

Davvero questa è stata una 2 giorni piena di imprevisti. Non era previsto che a Cogne ci fosse una frana, che alla seconda meta individuata ci fosse clima praticamente invernale, che fosse necessario individuare una terza opzione; ma non era neanche previsto che i partecipanti si fidassero così sconfinatamente degli organizzatori da confermare la partecipazione senza battere ciglio, non era previsto che non prendessimo neanche una goccia d’acqua in un weekend in cui in tutto il nord Italia c’era un tempo da lupi, non era previsto trovare delle petanque in rifugio e improvvisare sfide di gruppo. Eventi come questi servono a ricordare, soprattutto ad una pianificatrice seriale come me, che non tutto può essere previsto e che gli imprevisti possono anche essere qualcosa di meraviglioso, che ci sorprende in positivo! Se c’è voglia di fare e trovare dei piani b, e anche c, qualcosa di buono ne viene fuori!!!

W la Mula

W la val di Gesso

W le traversate

W i piani b e c

Clara




mercoledì 15 maggio 2024

Ruba bandiera, gioco vietato ai maggiori di 30 anni

Inizio quest'articolo con l'affermare che “di spirito” cerchiamo di non smettere mai di essere bambini, ma a volte “il fisico” ci fa ricordare che siamo dei “boomerazzi da strapazzo”! :D

Abbiamo organizzato il gioco ruba bandiera ed il risultato è stato il seguente: due feriti… :D

Ma andiamo con ordine.

E’ febbraio e ci troviamo con il sottogruppo dell’organizzazione dell’ouverture 2024: Luca, Denis, Fede, Paolo, Carpinelli e l’Ex presidente Bolla.

Inizialmente l’idea era di andare in zona val Bognanco, ma la troppa neve ci ha fatto cambiare meta all’ultimo momento. Andremo infatti alla diga di Valmora in val Brembana (scovata da Paolino): meta che sarà nuova per tutti i partecipanti.

Il ritrovo è fissato alle 8:45 al parcheggio di Caprile Superiore, ma come al solito la Mula sarà ritardataria.

Senza darsi appuntamento, quasi metà del gruppo si ritrova al bar Bonati nella bergamasca, dove di norma durante l’anno ci fermiamo a fare colazione quando andiamo in val brembana.

Il clima al bar è rilassato e dopo aver mangiato cappuccio e brioches ci avviamo con calma in macchina verso il punto del ritrovo dove attendiamo una bella oretta i Claudiani e la Fede Rapetti (che però è scusata in quanto ha portato con sé Lucia e Pietro, i suoi bellissimi figli).

Sono le 9:45 e facciamo l’appello con le candele per invocare meglio lo spirito dello Zurgi (che vegli sempre su di noi!).

Siamo in 31! bel numero!



Non facciamo in tempo ad incamminarci che sbagliamo subito sentiero.

Torniamo quindi sulla retta via e procediamo con calma lungo quello giusto.

Ci addentriamo poi nella valle che ci porterà fino alla diga.

Il clima è molto bello e rilassato, si vede che abbiamo voglia di stare insieme.

Il sentiero a tratti è strapiombante ma non è mai ripido, e tra una chiacchiera e l’altra arriviamo fin sotto la diga.


Da lì prendiamo un tunnel che ci fa passare da una parte all'altra della valle ed arriviamo alla meta.

Inizia quindi quello che è il banchetto degli Dei per eccellenza con vista lago; ognuno condivide qualcosa: chi da bere e chi da mangiare in pieno spirito Mula; perché la Mula è anche condivisione.

Si sta bene, anche se quando va via il sole fa freschetto.

Dall’aperitivo all’amaro ci rifocilliamo e ci rilassiamo.

Ma è giunto il momento di fare il battesimo dei nuovi arrivati alla Mula con il gioco della tensione superficiale, e di fare alcuni giochi che gli organizzatori ci hanno preparato.


Iniziamo con Ruba Bandiera; ricordate l’inizio dell’articolo? Finirà malino per il Presidente Rizzi e la povera Vero che ha preso proprio un bello spavento.

Rizzi prende uno strappo al polpaccio e la povera Vero cade di sedere camminando all’indietro.

Tra l’altro era anche il suo compleanno ma non ha detto nulla! Auguri ancora Vero!

Dividiamo il gruppo in due e facciamo quindi varie sfide a ruba bandiera; c’è chi è più agonistico (vedi Medio) e chi meno (vedi Marta), e poi ci sono Lucia e Pietro che ce la mettono tutta prendere la bandiera.


La prima sfida la vince la squadra numero 2.

Inizia il 2° gioco: una specie di telefono senza fili, ma disegnando.

Si improvvisano pittori ed artisti vari, ma il risultato è tutto da ridere…

Vince la sfida la squadra numero 1, e andiamo quindi sull’1-1.

Facciamo “la bella” con un novo gioco: le due squadre dovranno inventare una storia o un sonetto, con le parole che gli organizzatori gli hanno fornito: da “Pamela Anderson”, ad “Honolulu”, a “il Presidente” che nelle storie finirà, buon per lui, accoppiato con la Pamelona.

Vince la squadra numero 2 che si aggiudica l’ouverture 2024 ed un bel pacchetto di caramelle come premio!

Premiamo anche Pietro e Lucia con delle caramelle (anche se mamma Federica non era molto contenta di questo; manda pure la fattura del dentista alla Mula :D).

Ma le sorprese non sono ancora finite!

Gli organizzatori hanno preparato un premio per tutti!

Un bellissimo apri-bottiglia della MULA ed un bigliettino con una frase di Cognetti:

La montana non è solo neve e dirupi, creste, torrenti, laghi e pascoli.

La montagna è un modo di vivere la vita. Un passo avanti all’altro, silenzio, tempo e misura.

 

Tra un gioco ed una sorpresa è giunto il tempo di incamminarci per tornare verso le macchine.

La Vero fortunatamente si è ripresa bene, ma il Presidente Rizzi zoppica vistosamente.

Che cosa non si fa pur di farsi portare lo zaino dagli altri…:D

Scendiamo a gruppetti, ognuno con il proprio passo. Chiude il gruppo Rizzi che arriva alla macchina affaticato, ma non abbattuto.

Il pensiero delle due comunioni alle quali il giorno seguente dovrà presenziare forse lo rinvigoriscono pensando a tutto il cibo che potrà mangiare :D

Ci salutiamo tutti e ringraziamo gli organizzatori per la bellissima giornata trascorsa.

Un gruppetto si ferma a fare aperitivo al paesello appena sotto per chiudere in bellezza la giornata.

E’ stata una giornata ricca di bellezza, di gioia, di condivisione.

Perché passano gli anni ma lo spirito della Mula rimane sempre lo stesso.

Grazie a tutti quelli che hanno partecipato ed a chi si è fidato a buttarsi alla prima avventura con la Mula senza conoscerla.

Ricordo che chiunque può mettersi in gioco per organizzare gli eventi Mula, basta dirlo! Garantisco una grande felicità nel cuore!

Alla prossima!

Luca