mercoledì 28 gennaio 2015

ASSALTO AL MADONNINO

Forse forse è il 18 Ottobre...
Dico forse perchè non me lo ricordo proprio.
La sensazione corporea del caldo che ho avuto mi dice che era settembre, ma spulciando in agenda non mi tornano i conti....
Ho solo un appunto su quella data con scritto "MONTAGNA" in stampatello, ben evidenziata da un rettangolo rosso.
Che poi montagna vuol dire tutto e non vuole dire un fico secco...E' come dire mare!
Ma quale mare?! Ce ne sono almeno un pò di mari...
Non ho foto di quanto accaduto, almeno in questo momento dal momento che me le sta inviando Bod , e così non posso farmi aiutare neanche da queste per ricostruire la gita al monte Madonnino.
E' sabato, questo lo so perchè Fra non era venuto dal momento che lavorava.

Oggi si viaggia con la golf rossa del Merlo. La meta l'ha proposta lui.
Mi carica e andiamo a prendere il Coggia che troviamo sotto casa vestito come se dovesse andare alla santissima messa.
Jeans, maglietta, anfibi e lo zaino delle scuole medie.
E io, un pò mi allarmo...Cioè, un pò penso che non è che sia vestito proprio in modo adatto...
Ma mica posso dirglielo!!
Coggia si è aggregato fidandosi del fatto che avevo garantito che la gita era "n'aCagataPazzesca".
Ma chi cazzo c'era mai stato su sto monte Madonnino!?!
Nel dubbio sto zitto. Sto zitto, sorrido e chiacchero. Cosa che mi viene benissimo!!
Carichiamo Bodini e puntiamo non so dove nella bergamasca.
Da milanesi imbruttiti saliamo il più possibile con la macchina, parcheggiando alla BeneMeglio su un prato vicino ad una catasta di legna.

Attacchiamo a camminare e già mi trovo a rimpiangere la sveglia dal momento che la strada sale cattiva. Manco i bastoncini da vecchio bicentenario sembrano aiutarmi nello sforzo.
Intorno a me la gente parla. Ci provo anche io tra un rantolo d'asma e l'altro.
Il ventolin fa effetto e, soprattutto, la strada spiana e diventa sentiero.
Abbiamo superato il bosco e l'asma è smanito.









Come diamine è che ogni volta che racconto una storia va a finire che c'è un bosco, che poi non c'è più, e che c'è una strada irta e crudele che diviene poi sentiero.
Che la cosa che mi inquieta un pò è  il non ricordare mai come diamine avviene sto passaggio da sentiero a strada e viceversa.

Fattostà che camminiamo su sto sentiero. Attorno a noi il cielo azzurro e tutte le classiche bellezze montagnose... Il pizzo del diavolo di tenda e tutte le altre montagne che solo Merlo conosce.
In realtà lo doveva scrivere lui codesto articolo, ma dato che i ricordi svaniscono celeri e stufo di attendere, credo di avergli fatto la cortesia di privarlo di questo peso.

La compagnia del Wurster procede spedita, superiamo un torrentino e poi una torbiera.
Alla nostra sinistra in alto la meta del nostro vagare.

Mi accorgo che il Coggia si attarda e, sfruttando l'occasione mi attardo anche io!!
Si potrà mai lasciare un amico in difficoltà?!?!
Questa è la mossa vincente chiamata "del buon samaritano".
Io che di certo non vado a 1000 in montagna, ma che, grazie a Dio non vado pianissimo,
sfrutto la mancanza di allenamento di alcuni per soccorrerli nel momento del bisogno.
Generalmente questi si sentono di dirmi frasi bellissime del tipo :" Grazie!! Ma non devi fermarti... Ti sto rallentando...."
Io sorrido e dico :" Non ti preoccupare, mi fa piacere!".... Oppure :" Ci mancherebbe, ce la facciamo assieme".
Prendete appunti!!!
In queste occasioni usate frasi corte e a effetto, non perdetevi in grandi giri di parole.
Anche perchè in realtà quella sosta mi è dannatamente essenziale per respirare e se provassi anche solo a parlare più del dovuto rischierei di svenire.
Vi immaginate la scena....
Voi che andate a fare i fighi per aiutare una persona e vi trovate poi a dover esser soccorsi dalla persona che avete soccorso?!?
Che umiliazione!!

Sto giro ne esco alla grande!! Do utili consigli al Coggia, lo disseto e gli do del cioccolato, i miei bastoncini da paralitico....
Un'aura di santità brilluccica dal mio corpo. Sembro Goku cazzo!!

Merlo e Bod son chissà dove!!
Ma questo fa di me un figo totale. L'unico così colmo di umanità da fermarsi ad aiutare un amico....
E intanto respiro...respiro e mi riposo.

Lentamente raggiungiamo i crudeli Bod e Merlo al passo.
Da qui scorgo il Rif. Calvi che vide la nascita della M.U.L.A. Rivoli di lacrime bagnano il mio viso al sol pensiero di quell'evento.
Il Coggia è bello provato...
Povero lui!! E' stato portato con l'inganno a fare una gita che ha un dislivello di più 2000 metri, è senza allenamento e non si molla un cazzo.
La sua faccia esprime tutta la sua disperazione quando capisce che il tratto finale è un'irta crestina priva di sentiero che affrontiamo con un anziano incontrato per caso.
Ammiro Coggiac perchè non dice un cazzo e sale , sale paziente e costante. Ormai è diventata una sfida personale.

Giungiamo in cima!!!!
Bella visuale, bel banchetto, vento balordo.
Umiliamo ulteriormente Coggia mettendogli delle orecchie di mulo in testa.
Lui si presta. Nella sua mente chissà quali invettive nei nostri confronti, nei miei confronti....





Partiamo per ridiscendere e al Merlo viene l'idea di fare una variante...
Vi poooooortooo iooo a caasaaaaaa dice...

PuttanaEva, tempo 13 minuti e ci siamo smarriti!!
Riprendiamo un sentiero più o meno noto e camminiamo per un pò.
Mi guardo attorno e vedo una casa moooolto meno nota.

....Merlo.... Ma dove diamine siamo?! Sta casa mica l'avevamo mai vista!!
Ci da ragione e ritorniamo sui nostri passi riprendendo un sentiero mooolto più noto.
La visione della torbiera ci tranquillizza.
Attorno a noi il sole comincia dolcemente a scendere.(che prima o poi qualcuno mi spiega com'è che fa il sole ad essere dolce...).
Giungiamo alla macchina.
Siamo contenti.
Raggiungiamo un bar e beviamo una birra servita con affettato e patatine da una cavallona bionda.
Siamo mooolto più contenti.

Arriviamo a Bergamo con la macchina e Merlo fa uno dei suoi numeri inventando una strada tutta sua per raggiungere il suo benzinaio di fiducia.

Raggiungiamo casa.
Lasciamo giù il Bod e poi il Coggia e poi me e poi Merlo presumo sia andato a casa anche lui.
Il Coggia lo risento giorni dopo.
E' rimasto soddisfatto della gita, tanto che lo abbiamo avuto con noi in altre occasioni.

Io ho narrato le mie oroiche gesta al mondo.
Ora sembro una crocerossima con l'asma e nessuno si fida più di me quando dico che una gita è una cagata pazzesca.
La verità è che la stragrande maggioranza delle volte che usciamo a camminare io non ho la benchè minima idea di com'è la gita!!!

Mi sono arrivate le foto e ora le allego.

PS: questa storia, nella mancanza di dati reali dovuti all'inadempienza di uno e alla mancanza di memoria nell'altro, è stata caricata di eventi mitici e surreali al fine di indurvi a finire di leggere quanto iniziato.
Se codesta narrazione vi ha appagato vi prego di scrivere un commento vostro o semplicemente "DaniFigo"...

W il cammino!!
W il Ventolin per l'asma!!
W i ricordi!!

Dani









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