lunedì 27 giugno 2016

M.U.L.A in "Paradiso", dajeeeeeeee

Il bello delle "prime volte" è che danno la possibilità di far si che possa esistere anche una "seconda volta", una "terza volta" e così via....
La M.u.l.a. in questi anni è stata "vittima" delle prime volte ... Prime volte che si son tramutate poi in altro.
In altre avventure, in altri incontri, in altre scoperte attinenti sempre ad un'idea, ad uno stile che ormai ci appartiene.
Insomma... Il nostro "anno sociale" si è costellato di occasioni che son divenute un pò rituali....
... L'ouverture, la due giorni, il compleanno, la ciclomulata ...
Queste citate oltre a tutte le occasioni extra caratterizzate invece dal nostro lato più improvvisante e improvvisato.

Parlo di un noi fatto di persone che in vario modo si sono inserite in questa cosa nata per gioco e che, a modo loro, contribuiscono a far si che questa cosa prosegua.

...Ma a proposito di prime volte...
Una prima volta è stata sicuramente la due giorni in Dolomiti dello scorso anno. Bella e indimenticabile.
Al c.d.a. gennarino della mula, nel progettare le attività fisse dell'anno, Fra Navoni ha alzato la mano e ha detto:" Mo vi Porto io al Gran Paradiso"!!!

Da qui è partito tutto. Da qui è partita la "seconda volta".
Si crea l'evento, si "addescano" le persone, si prendono contatti con i rifugi.
Perchè noi l'abbiamo fatta facile...Basta chiamare pensiamo...
In realtà i rifugi sono strapieni e solo l'intercessione di qualche santo è la pazienza della rifugista Titti assicurano la possibilità di avere tutti i posti letto che ci servono.

Il meteo prima dei nostri eventi è come sempre bislacco e così le previsioni...
Solo il Mario però prova a tirare un pò indietro temendo tempo avverso.
Sto gufo maledetto!!
Ma noi ci crediamo troppo e, come ho avuto modo di scrivere,

NON SI MOLLA UN CAZZO!!!



Con Fra si definisce l'itinerario per la due giorni.
Da solo organizza le macchine, decide l'orario della partenza e ospita per la notte il Claudiano.
Anna, da brava organizzatrice, gestisce tutte le automobili lecchesi.
I bergamaschi capitanati da Zaverio si arrabattano per i fatti loro...

Tutto è pronto!!

Partiamo puntuali direzione Pont.
Ci si compatta con i lecchesi presso l'Autogril di Viverone.
Si fa colazione, si conoscono i "nuovi arrivati".

Perchè funziona un pò così... Funziona che a queste "volte" partecipino anche sconosciuti.
Perchè portati da amici, perchè ci hanno scoperto per caso, perchè ci contattano dopo aver visto l'adesivo da qualche parte...
Perchè l'idea di non tenere le cose solo per se stessi alle volte fa la differenza...

Proseguiamo.
I Bergamaschi sono avanti rispetto a noi  e mi scrivono  che a Bard piove che Dio la manda, ma che più avanti c'è il sole.
Neanche il tempo di rispondergli che ci troviamo bersaglio di una sassaiola di grandine.
E in questi casi c'è chi impreca a bocca chiusa, chi invoca i santi e chi dice :" arriviamo li , mangiamo in un ristorante e poi si torna a casa" (Cit. Mario Corti...Un pò pessimista il ragazzo).

La promessa del sole non disattende le aspettative!!
Usciamo dal nero e vediamo l'azzurro del cielo che fa da sfondo a montagne cariche di neve.
Risaliamo la Val Savarange. Bellissima!!
Pregna di ricordi per alcuni di noi che hanno fatto il campeggio con l'oratorio proprio qui una miriade di anni fa. (l'Arianna era ancora fidanzata con Stefano!!)


Parcheggiamo infondo alla valle.
Incontriamo i Bergamaschi.
E' tempo di conoscimenti e riconoscimenti. E' tempo di appello.
Siamo 27 e di nuovi abbiamo la Eleonora da Cantù, Edoardo bergamasco dall'imprecazione facile, la Valentina Bergamasca che arrampica su 7A se spittato vicino, Meo il lecchese peruviano che canta ma che non sa suonare niente, la Chiara Corti (nuova ma nota) che completa la progenie Corti, scoutina, skyrunner, studentessa.

Con noi oggi una figliolata Corti che a vedersi da fuori fa schiattare dal ridere!!
Soprattutto quando le due sorelle punzecchiano Mario.

Insomma... Abbiamo qualche sconosciuto, altri noti e altri decisamente ormai storici.
Il Merlo, Fra e Luca fondatori, la Alessia da Cernusco, Ari che teme i tuoni & la sua amica Giulia pigra in partenza ma poi contenta, l'Andre Catalano amante della natura, Il Blingio con il suo cappello Aso, il Mario maggiore dei Corti, Gerva la marmottina & la sua consorte Anna entrambi grandi motori della M.u.l.a., L'Ernesto con la sua parlata brianzola, il Castagna da civate a cui tutti vogliono bene, Claudiano che ormai è un presenzialista della M.u.l.a., il Brusa & la Erica alpinisti d.o.c.,  il Gugli da Valadrera alla sua forse prima uscita ma decisamente devoto alla causa dato che ha l'adesivo sul suo motorino, la Baby che è tornata a camminare con noi dopo tanto tempo, il Coggia che sacrifica altri eventi pur di esser con noi, la Federica Corti alla seconda uscita dopo l'ouverture.
Ecco..credo siano tutti...

Il tempo pare dalla nostra!

Ormai accumuliamo una serie di santi che ci seguono nelle nostre avventure...
Il problema è che ci crediamo veramente!
Anzi... Il fatto è che pare che vi siano davvero dei santi che vegliano su di noi.
In troppe occasioni siamo stati "graziati" nelle nostre uscite per poter far finta di nulla...
Dalla scelta del nostro santo protettore Walter Bonatti e della nostra guida Annibale Gurini ai più recenti San fulgenzio e San Pancrazio.


Ormai è normale ritrovarsi a pronunciare ad alta voce uno di questi nomi con il cuore carico di aspettativa....

Cominciamo a salire il facile e bel sentiero che porta al Rif. Vittorio Emanuele.



Un tizio strano dalla cadenza decisamente calabra ci fa foto e video durante tutta la salita. Infine, giunti al rifugio, ci onora accettando di fare una foto con noi...

Saliamo a passo spavaldo. Camminiamo già da un pò e ci accorgiamo che nuvoloni non proprio amichevoli stanno scivolando verso di noi dalla valle della piana del Nivolet.
Giusto il tempo di mettere coprizaino e guscio che siamo colpiti da un forte vento portatore di piccola grandine che va a punzecchiare polpacci e cosce.
La fortuna, o la grazia dei nostri santi, fa si che ci troviamo proprio a pochi minuti dal rifugio.
Entro e mi metto più o meno comodo. Il tempo di lasciare giù lo zaino e vado ad affacciarmi in veranda ad aspettare chi è indietro.
Qualcuno dei nostri passa e mi saluta. Il tempo trascorre ma vedo nessun altro.
Mi preoccupo sin quando qualcuno esce dal rifugio e mi chiede:" ma cosa fai fuori"?,
gli rispondo:" Aspetto che arrivino tutti".
La risposta del mio interlocutore è:"Ma va che siamo tutti dentro e manchi solo te"...

Ora... Ad oggi mica ho capito com'è capitata sta cosa...
Entro e vedo uno stuolo di persone già intente a banchettare.
C'è vino, salame e molte altre leccornie, c'è chi si cambia...




Intanto il tempo va migliorando. La pioggia cessa e l'azzurro si sta facendo strada tra le nuvole.










Temporeggiamo un pò e poi riprendiamo la strada verso il rifugio Chaboud.
Due orette di cammino facile facile.
Il gruppo è sfaldato, come sempre si chiacchiera un pò con chi ti capita a tiro....













La sorpresa è grande quando vedo il grosso del gruppo intento ad ammirare un piccolo branco di stambecchi a qualche metro di distanza da loro.
Le foto si sprecano, ma lo spettacolo è pazzesco!!!















Giungiamo al rifugio.







Si occupano i letti, si prende confidenza con il luogo.
Il panorama è bellissimo!!
La vallata, il Gran paradiso, il cielo, le montagne attorno a noi.


Qualcuno si lava, qualcuno beve birra, qualcuno chiacchiera, qualcuno prepara l'attrezzatura per affrontare il ghiacciaio l'indomani....
Blingio tira fuori qualche gioco in scatola, Anna recupera taboo al rifugio e inizia una mega sfida tra maschi e femmine.
Altri maschi parlano di montagna nelle camerate.
Ci godiamo gli ultimi scampoli di luce seduti fuori dal rifugio.
Alcuni alpinisti ci passano davanti agli occhi con zaini carichi e tende sulle spalle.
Affronteranno la notte all'aperto per affrontare la parete nord.




















Andiamo a cenare.
Io sono cotto!!
Mangio poco e rapidamente saluto tutti per andare a letto.
Son teso per l'indomani! Teso e gasato abbomba!!
Onore al Merlo che ha raccolto i soldi per saldare i debiti con il rifugio!!

La mia serata finisce li.
Sarà il Merlo che aggiungerà qualcosa a questa storia....

Mi addormento subito in un sonno profondissimo interrotto dal russare incessante di qualcuno.
Sento Edoardo che in un bergamasco inglese sveglia il tale e gli dice di farla finita.
Questo pare non capire, così Edo fa proprio il verso... Sento "ronf ronf"...
Il tale sembra capire e io torno a dormire.
La vera sveglia è alle 2.50 sempre per colpa dell'inglese che fa suonare il suo orologio per 75 secondi.
The time has come!!
Mi alzo rapido e mi vesto.
Attorno a me gli altri compagni della mia e delle altre cordate amiche.
Anna si sveglia con noi, ci fa una foto...



Usciamo per andare a fare colazione.
La montagna è viva!!E' già attiva e brulica di lucine in movimento.
Vedo gente che ci passa davanti. Sono impaziente di partire!!
Facciamo colazione e iniziamo a risalire la morena.
Davanti a noi, a rallentare il passo, ci sono una guida inglese con due signorine non proprio informissima...
Attorno a noi silenzio.
La luna è alta nel cielo e si specchia sul ghiaccio immobile.
I colori vanno pian piano attenuandosi, il giorno sta prendendo piede.
Le cordate attorno a noi sono molte!
Percorriamo quella stessa traccia che abbiamo guardato bene con il cannocchiale il giorno prima.
Proseguiamo senza ramponi sino a che la montagna si fa più irta.
Montiamo le cordate e procediamo.
Il tempo perde di significato... Ci fermiamo ogni tanto a mangiucchiare, a tirare il fiato e a gustarci il panorama.
Il Monte bianco è illuminato da una splendida alba,
Fatico e fatico mica male!!






















 Arriviamo al colle che collega la via normale del Vittorio Emanuele II a quella dello Chabod.
La mia cordata che è formata da me, Castagna e Luchino è già avanti.
Un pò più indietro Erica e Brusa. I Bergamaschi non si vedono.
Sul colle un'infinità di persone....


L'ultimo tratto lo faccio per inerzia, solo perchè vedo la madonnina sulla vetta dato che ho finito completamente le energie.
Intorno a noi uno spettacolo di montagne e nuvole che non riesco a spiegare!
Troppa roba per essere guardata, compresa e gustata tutta insieme, figuriamoci riuscire a raccontarla...
Ovunque guardo mi accorgo che è troppo. Troppo anche per poterne godere appieno in quel momento.
E' strano da spiegare... E' come avere a disposizione un bicchiere da caffè da riempire con una bottiglia d'acqua... Qualcosa ci sta ma il resto, tutto il resto scappa fuori.

E' decisamente troppo!

Un sacco di montagne attorno a noi.
Anche il Monviso spunta dalle nuvole.

Proseguiamo....





 
 







 

 



Sono le 8.30. Dopo 4.15 ore di cammino arriviamo sotto la vetta. Soffia un vento cattivo che ci paralizza le mani.
In questa condizione al limite del sopportabile vediamo un via vai insensato di gente che tenta la vetta vera, quella della madonnina.
Proviamo a salire anche noi.
Superiamo una cengia leggermente esposta arrivando a pochi metri dalla vetta, a pochi metri dalla "madonna".




Un tale che ha rotto il rampone ci blocca la strada, sotto di noi i suoi compagni di cordata lo attendono e non ci danno la possibilità di scendere.
Siamo bloccati in un punto poco piacevole con un gran vento e gente decisamente poco cortese che pretende cose.

La montagna non dovrebbe essere per tutti!!
La montagna non dovrebbe essere per i maleducati!!

Riusciamo a scendere leggermente, ma altri avanzano in direzione contraria bloccandoci il passo dato che il sentiero è strettissimo.


Ci superano spintonandoci e rischiando di colpirci con le piccozze.
Dobbiamo urlare a quelli sotto di star li per poter riuscire a scendere.
Arriviamo sotto la cima congelati.
Siamo stati fermi per troppo tempo, senza guscio e alla mercè di un gran vento.
Giusto il tempo di coprirci e di una foto per poi scappare di sotto...



Che delusione le persone!! Il clima che ho respirato in cima è stato pessimo e mi ha tolto qualcosa del piacere della conquista....
Ci raggiungono Brusa e Erica. Li invitiamo a non tentare neanche la vetta visto il casino...




Ripartiamo verso il Vittorio Emanuele.
Incontriamo Saverio che si è staccato dagli altri due bergamaschi che andavano più piano.

Smontiamo la cordata e ci raggiungono Erica e Brusa.
Scendiamo assieme a loro.
La strada è ancora lunga e scendendo la traccia si fa irta e la neve molle.

Avanziamo stanchi.
In un paio d'ore siamo al rifugio.
Sono le 11.30, mangiucchiamo qualcosa sotto un sole amico, ci cambiamo.
Dei bergamaschi nessuna traccia.
Attendiamo e solo dopo un'oretta arriva Saverio.
Gli altri sono ancora indietro.
Arriveranno alle 13.30.
Stiamo un pò con loro poi iniziamo la discesa verso Pont.
Secondo programma gli altri dovrebbero partire per scendere dalla piana del Nivolet.
Una vescica cattiva preme ad ogni passo sullo scarpone.
Fortunatamente la discesa è agevole.
Siamo in valle, lungo il fiume.
Vediamo un pò di donnine che ci vengono incontro.
Sono la Fede, Chiara, la Giulia, la Cicci eee.. non ricordo.
Mollo il mio zaino a Chiara.
Ci salutiamo.... Chiedo :"Vi è piaciuta la piana"?!
Mi riferiscono non essere andati.
Mi arrabbio...Dannazzione!!
Raggiungiamo gli altri che vedo intenti a giocare a freesbee. Han passato tutto il tempo li a Pont.
Sono decisamente deluso dal fatto che non siano stati rispettati i programmi.
Sgrido un pò chi mi capita a tiro e mi allontano a bere una birra per cercar di sbollire un pò.
....Credo fortemente sia stato un peccato rinunciare alla salita al pian del Nivolet, ma non posso fare a meno di vedere la felicità sui volti di tutti.
E direi che questo può anche bastare.
Ma questa cosa la dico a bassa voce perchè sono un dannato burbero.

La storia di questa giornata, della giornata di chi non è salito in vetta la racconterà per bene il Merlo che l'ha vissuta e che è scrittore ben più abile di me.

Ci raggruppiamo al bar a bere.
Ci si racconta e arriva il tempo dei saluti.
Aspettiamo un pò i bergamaschi, ma visto che di loro non c'è alcuna traccia gli lasciamo un biglietto sul cruscotto.

Partiamo.
Lascio Arianna davanti con Coggia che guida.
Li sento parlare, sento solo Arianna che dice:"Cavolo....son due giorni che siamo via, sembra un mese" e poi mi addormento.
Mi sveglio poco dopo.

Alle 19 e qualcosa sono a casa.
Un pò scottato, un pò addormentato, un pò rintronato, ma felice!!
Ne è valsa dannatamente la pena!!
Grazie agli conosciuti, ai conoscenti e agli sconosciuti che son venuti in "Paradiso".

W San Fulgenzio!!!
W San Pancrazio!!!
W Biba e Walter!!!
W la M.U.L.A.!!!


Danielo


1 commento:

  1. Oggetto : SVILUPPO MARKETING

    Alla c/attenzione : Direttore Marketing - Responsabile Risorse Umane
    Buon giorno, sono Paola Racchini; Sono Ragioniera e Perito Commerciale, momentaneamente disoccupata , lavoro on-line come segretaria in Smart Working con prestazioni occasionali .Sono a disposizione per un eventuale colloquio ; vorrei realizzare un sogno/obiettivo; diventare scrittrice, e promuovere il mio progetto in aiuto alle donne.
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    Potete contattarmi , se interessati , preferibilmente via mail pertuttigusti.fano@gmail.com per fissare un colloquio anche in zoom meeting  n. cell. 3281641651 senza impegno per parlare e conoscerci meglio. Ci tengo molto al mio progetto , sono buoni consigli in Prevenzione Corona Virus e una RICERCA FINANZIATORI IN CROWDFUNDING -Confido nelle Vs. competenze e capacità professionali per un reale cambiamento e rilancio di alcune realtà aziendali motivate, con sani valori che si meritano di avere successo.
    Generalmente gli imprenditori si rendono conto di aver bisogno di pubblicità o comunque capiscono di avere problemi di Marketing che minacciano le loro attività quando è davvero troppo tardi ! Quando i buoi sono scappati e non c'è più nulla da salvare! Con le nostre proposte tutto questo non succederà!
    Perché noi operiamo a 360°, entriamo nel cuore dell'azienda e dei suoi prodotti, come facessimo abiti sartoriali su misura.
    Ogni azienda ha i suoi bisogni. E la pubblicità è l'anima del commercio!!Soprattutto in questo periodo. Fatemi sapere .Vi ringrazio anticipatamente per l'attenzione che dedicherete a questa mia comunicazione.
    Spero di risentirti favorevolmente quanto prima e poter iniziare una proficua collaborazione .Cordiali saluti.
    Paola Racchini
    Consulente Marketing

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