venerdì 30 gennaio 2015

La webcam sotto il Monte Rosa...una giornata spettacolare!!!

21/12/2014

La spedizione MULA questa volta cambia zona, e si appresta a “scalare” le pendici sotto il Monte Rosa, partendo da Macugnaga.

Partiamo alle 6:00 da Cernusco (troppo presto per i miei giusti :D),  e facciamo tappa a Rescaldina dove la compagnia Mulesca aumenta di due unità con Loris Battilana e Davide, un amico di Bauda!!!
Attacchiamo a camminare verso le 8:30, non prima di aver spostato le nostre macchine che erano parcheggiate in divieto di sosta....:D
Un villico (bastardo!), appena parcheggiate, è andato subito a chiamare i vigili per farcele spostare/multare …
Fortunatamente un'altra signora villica ci ha avvisato per tempo!

Ci incamminiamo nel verde di Macugnaga…veramente poca la neve in partenza: che tristezza!!!




Il buon Bodini si accinge a fare l’appello: Loris (presente), Fra (presente), Davide (presente), Luca (presente), Annarosa (presente), Giulia (presente), Merlo (presente) e Bauda (presente)….e lo spirito dello Zurgi che come al solito veglia su di noi!!!

Saliamo su per le piste...il colore predominante da verde diventa bianco... che con il cielo azzurro promette una giornata spettacolare!!!



Durante il cammino vediamo anche un piccolo camoscio che attraversa la pista sopra di noi!!! Proviamo a rincorrerlo ma lui sembra avere 8 marce in più...

Continuiamo a salire finché non arriviamo appena sotto il Monte Rosa…ci si apre un panorama spettacolare!!!
ops...non era questa la visione che intendevo!!!:D

..............Fra è uno zozzo!:D


ecco...questa è il panorama spettacolare che volevo farvi vedere!!!:D

La nostra meta però è ancora abbastanza distante, e dobbiamo attraversare ancora il ghiacciaio con dei bei crepacci… Decidiamo quindi fermarci li a banchettare sotto il Monte Rosa dove si riesce a scorgere anche la Capanna Margherita!


Ci fermiamo a mangiare in un punto dove c’è una webcam.



Inizialmente non ci facciamo molto caso, fino a quando  ad un tratto la webcam si mette a ripetere le nostre frasi!!!
Risate generali…incominciamo a capire che magari la web era in funzione...
Allora chiamo Danielo al telefono, ma risponde mamma Bea …le dico subito di andare a vedere su “meteolivevco.it”
Risponde.: uuuuuuuuuuuu….vi  vedo… vi vedo!!!:D Mettetevi in posa!!!:D
...Momento epico e divertentissimo!!!

Come suggerito dalla mamma Bea ci mettiamo  tutti in posa con la maglietta della Mula in bella vista per cercare di fare le foto con la webcam…



Dani intanto contatta via facebook il tipo che segue la stazione della webcam, il quale e ci fa un sacco di foto (1 ogni minuto).

  



La visuale come detto è mozzafiato ed il cielo è azzurrissimo sopra di noi!!!

abbiamo anche le donnine michelin!!!:D

Dopo aver banchettato con vino, liquori e cibarie varie decidiamo di rientrare verso le Macugnaga!

Prima però accade un evento storico da raccontare ai nipoti: abbiamo attaccato il primo adesivo MULA della storia!!! Siamo dei Fighi!:D




Seguiamo ancora le piste per scendere verso Macugnaga, e qualcuno se le fa anche giù con il sedere…che bello tornare bambini!!!




Arriviamo abbastanza in fretta alle macchine giù in paese, e una bella cioccolata in compagnia non ce la leva nessuno!!!
Il rientro in macchina verso Milano è accompagnato da un tramonto a dir poco favoloso!!!
Arriviamo a Rescaldina e salutiamo Loris e Davide che ci hanno accompagnato in questa uscita!
Rientriamo a casa come al solito soddisfatti della bella giornata passata insieme, ma soprattutto carichi per la settimana che si appresta a iniziare!!!

W la Mula
W le webcam

W lo spirito dello Zurgi

                                                            Luca

mercoledì 28 gennaio 2015

ASSALTO AL MADONNINO

Forse forse è il 18 Ottobre...
Dico forse perchè non me lo ricordo proprio.
La sensazione corporea del caldo che ho avuto mi dice che era settembre, ma spulciando in agenda non mi tornano i conti....
Ho solo un appunto su quella data con scritto "MONTAGNA" in stampatello, ben evidenziata da un rettangolo rosso.
Che poi montagna vuol dire tutto e non vuole dire un fico secco...E' come dire mare!
Ma quale mare?! Ce ne sono almeno un pò di mari...
Non ho foto di quanto accaduto, almeno in questo momento dal momento che me le sta inviando Bod , e così non posso farmi aiutare neanche da queste per ricostruire la gita al monte Madonnino.
E' sabato, questo lo so perchè Fra non era venuto dal momento che lavorava.

Oggi si viaggia con la golf rossa del Merlo. La meta l'ha proposta lui.
Mi carica e andiamo a prendere il Coggia che troviamo sotto casa vestito come se dovesse andare alla santissima messa.
Jeans, maglietta, anfibi e lo zaino delle scuole medie.
E io, un pò mi allarmo...Cioè, un pò penso che non è che sia vestito proprio in modo adatto...
Ma mica posso dirglielo!!
Coggia si è aggregato fidandosi del fatto che avevo garantito che la gita era "n'aCagataPazzesca".
Ma chi cazzo c'era mai stato su sto monte Madonnino!?!
Nel dubbio sto zitto. Sto zitto, sorrido e chiacchero. Cosa che mi viene benissimo!!
Carichiamo Bodini e puntiamo non so dove nella bergamasca.
Da milanesi imbruttiti saliamo il più possibile con la macchina, parcheggiando alla BeneMeglio su un prato vicino ad una catasta di legna.

Attacchiamo a camminare e già mi trovo a rimpiangere la sveglia dal momento che la strada sale cattiva. Manco i bastoncini da vecchio bicentenario sembrano aiutarmi nello sforzo.
Intorno a me la gente parla. Ci provo anche io tra un rantolo d'asma e l'altro.
Il ventolin fa effetto e, soprattutto, la strada spiana e diventa sentiero.
Abbiamo superato il bosco e l'asma è smanito.









Come diamine è che ogni volta che racconto una storia va a finire che c'è un bosco, che poi non c'è più, e che c'è una strada irta e crudele che diviene poi sentiero.
Che la cosa che mi inquieta un pò è  il non ricordare mai come diamine avviene sto passaggio da sentiero a strada e viceversa.

Fattostà che camminiamo su sto sentiero. Attorno a noi il cielo azzurro e tutte le classiche bellezze montagnose... Il pizzo del diavolo di tenda e tutte le altre montagne che solo Merlo conosce.
In realtà lo doveva scrivere lui codesto articolo, ma dato che i ricordi svaniscono celeri e stufo di attendere, credo di avergli fatto la cortesia di privarlo di questo peso.

La compagnia del Wurster procede spedita, superiamo un torrentino e poi una torbiera.
Alla nostra sinistra in alto la meta del nostro vagare.

Mi accorgo che il Coggia si attarda e, sfruttando l'occasione mi attardo anche io!!
Si potrà mai lasciare un amico in difficoltà?!?!
Questa è la mossa vincente chiamata "del buon samaritano".
Io che di certo non vado a 1000 in montagna, ma che, grazie a Dio non vado pianissimo,
sfrutto la mancanza di allenamento di alcuni per soccorrerli nel momento del bisogno.
Generalmente questi si sentono di dirmi frasi bellissime del tipo :" Grazie!! Ma non devi fermarti... Ti sto rallentando...."
Io sorrido e dico :" Non ti preoccupare, mi fa piacere!".... Oppure :" Ci mancherebbe, ce la facciamo assieme".
Prendete appunti!!!
In queste occasioni usate frasi corte e a effetto, non perdetevi in grandi giri di parole.
Anche perchè in realtà quella sosta mi è dannatamente essenziale per respirare e se provassi anche solo a parlare più del dovuto rischierei di svenire.
Vi immaginate la scena....
Voi che andate a fare i fighi per aiutare una persona e vi trovate poi a dover esser soccorsi dalla persona che avete soccorso?!?
Che umiliazione!!

Sto giro ne esco alla grande!! Do utili consigli al Coggia, lo disseto e gli do del cioccolato, i miei bastoncini da paralitico....
Un'aura di santità brilluccica dal mio corpo. Sembro Goku cazzo!!

Merlo e Bod son chissà dove!!
Ma questo fa di me un figo totale. L'unico così colmo di umanità da fermarsi ad aiutare un amico....
E intanto respiro...respiro e mi riposo.

Lentamente raggiungiamo i crudeli Bod e Merlo al passo.
Da qui scorgo il Rif. Calvi che vide la nascita della M.U.L.A. Rivoli di lacrime bagnano il mio viso al sol pensiero di quell'evento.
Il Coggia è bello provato...
Povero lui!! E' stato portato con l'inganno a fare una gita che ha un dislivello di più 2000 metri, è senza allenamento e non si molla un cazzo.
La sua faccia esprime tutta la sua disperazione quando capisce che il tratto finale è un'irta crestina priva di sentiero che affrontiamo con un anziano incontrato per caso.
Ammiro Coggiac perchè non dice un cazzo e sale , sale paziente e costante. Ormai è diventata una sfida personale.

Giungiamo in cima!!!!
Bella visuale, bel banchetto, vento balordo.
Umiliamo ulteriormente Coggia mettendogli delle orecchie di mulo in testa.
Lui si presta. Nella sua mente chissà quali invettive nei nostri confronti, nei miei confronti....





Partiamo per ridiscendere e al Merlo viene l'idea di fare una variante...
Vi poooooortooo iooo a caasaaaaaa dice...

PuttanaEva, tempo 13 minuti e ci siamo smarriti!!
Riprendiamo un sentiero più o meno noto e camminiamo per un pò.
Mi guardo attorno e vedo una casa moooolto meno nota.

....Merlo.... Ma dove diamine siamo?! Sta casa mica l'avevamo mai vista!!
Ci da ragione e ritorniamo sui nostri passi riprendendo un sentiero mooolto più noto.
La visione della torbiera ci tranquillizza.
Attorno a noi il sole comincia dolcemente a scendere.(che prima o poi qualcuno mi spiega com'è che fa il sole ad essere dolce...).
Giungiamo alla macchina.
Siamo contenti.
Raggiungiamo un bar e beviamo una birra servita con affettato e patatine da una cavallona bionda.
Siamo mooolto più contenti.

Arriviamo a Bergamo con la macchina e Merlo fa uno dei suoi numeri inventando una strada tutta sua per raggiungere il suo benzinaio di fiducia.

Raggiungiamo casa.
Lasciamo giù il Bod e poi il Coggia e poi me e poi Merlo presumo sia andato a casa anche lui.
Il Coggia lo risento giorni dopo.
E' rimasto soddisfatto della gita, tanto che lo abbiamo avuto con noi in altre occasioni.

Io ho narrato le mie oroiche gesta al mondo.
Ora sembro una crocerossima con l'asma e nessuno si fida più di me quando dico che una gita è una cagata pazzesca.
La verità è che la stragrande maggioranza delle volte che usciamo a camminare io non ho la benchè minima idea di com'è la gita!!!

Mi sono arrivate le foto e ora le allego.

PS: questa storia, nella mancanza di dati reali dovuti all'inadempienza di uno e alla mancanza di memoria nell'altro, è stata caricata di eventi mitici e surreali al fine di indurvi a finire di leggere quanto iniziato.
Se codesta narrazione vi ha appagato vi prego di scrivere un commento vostro o semplicemente "DaniFigo"...

W il cammino!!
W il Ventolin per l'asma!!
W i ricordi!!

Dani









domenica 25 gennaio 2015

La Bellezza salverà il mondo!

Mi ritrovo davanti al Pc ancora carica di tutto l'entusiasmo accumulato in questi due giorni trascorsi in montagna per salutare un amico che partirà per un anno, amico con cui ho avuto il piacere di condividere varie uscite, tra cui questa.

Come è mia consuetudine sono in ritardo con la stesura dell'articolo.. per cui mi affiderò ai ricordi.. e sicuramente dimenticherò qualche pezzo. Ma vi posso assicurare che la bellezza della Presolana è ancora impressa nei miei occhi! 

E' lunedì 5 gennaio, la sveglia suona all'alba... Alba per modo di dire: fuori è ancora buio e mentre ci avviamo in macchina notiamo nel cielo una stupenda luna piena pronta a tramontare per lasciare spazio a un sole favoloso. Raggiungiamo il luogo della partenza dopo un'oretta e mezza di macchina.. quando scendiamo veniamo rapidamente avvolti da un freddo polare.. siamo carichi e non vediamo l'ora di scaldarci, per cui partiamo subito di buona lena.

AH! Stavo quasi dimenticandomi di dire chi mi accompagna in questa camminata, ma ve lo dico subito! All'appello oltre a me rispondono Ste, Fra e il buon Merlo; come si suol dire in questi casi: "Pochi ma buoni!"

Dopo una qualche incertezza sul sentiero le nostre due fidate guide Merlo e Fra danno un'occhiata alla cartina e ci conducono sulla retta via... La camminata inizia con una mulattiera molto in pendenza che verrà rinominata "La spaccagambe" dai quattro escursionisti. 
Alla fine della spaccagambe ci troviamo davanti il primo vero spettacolo della giornata e veniamo subito splendidamente ripagati della fatica:


La bellezza di questa visione ci gasa un sacco e siamo sempre più desiderosi di scoprire cos'altro ci potrà offrire questa montagna, quindi seguiamo Fra passo passo.. il sentiero comincia a farsi ripido e la neve rende più faticoso il nostro camminare.. Ci inoltriamo nella valle dell'ombra e fa un freddo cane. Ci fermiamo, beviamo qualcosina e soprattutto ci copriamo prima di ripartire.. Fra è gasatissimo perché si trova a dover aprire nuove vie (e sappiamo che è la sua vera passione!)

Fra e Merlo si confrontano per decidere quale via seguire, io e Ste ci fidiamo ciecamente di loro e con loro attraversiamo accumuli di neve; camminare a questo punto diventa davvero faticoso, la neve è alta e mi arriva sopra alle ginocchia, per fortuna sono con tre baldi giovani esploratori per cui nutro la massima fiducia.. non mi scoraggio, nonostante le mie gambe comincino a tremare leggermente, e proseguo seguendo i passi di Fra.
Dopo mille fatiche e tra un "Non ce la faremo mai", un "Moriremo tutti" e un "Provocheremo una slavina" del nostro diversamente ottimista Ste Riva arriviamo agli ultimi metri prima di raggiungere la crestina finale: quella che ci attende è una paretina praticamente verticale (segue foto per i malfidenti).



Dopo un primo momento di incertezza dovuta al fatto che i passi già tracciati sono più alti di me riesco ad affrontarla! Questi in foto siamo io e Ste Riva, autonominatici, dopo l'impresa, "Consorti Bonatti"!
Arrivati al Passo di Pozzera, i miei compagni di viaggio, ramponi dotati, decidono di salire in vetta alla crestina (di cui non ricordo minimamente il nome). Io ritengo di aver già messo abbastanza alla prova le mie vertigini e decido di fermarmi in un luogo sicuro ad attenderli. Ste Riva prende le mie racchette e decide di seguire Fra e Merlo nonostante non abbia i ramponi, è folle??? Standomene comodamente seduta al sole ammiro il paesaggio e i miei amici salire fino in vetta.. e, lo ammetto, li invidio anche molto!


Scambio qualche parola con i passanti e, inmenchenonsidica, eccoli di nuovo qui! Ste Riva è vivo e vegeto e gli occhiali di Fra sono passati a miglior vita cadendo dalla cresta! Merlo consiglia sapientemente di banchettare alla grotta dei pagani.. e noi ci fidiamo!




La grotta dei pagani... luogo davvero incantevole!



Dopo il banchetto e dopo aver preso un po' di caldo sole rigenerante ripartiamo per concludere il nostro stupendo anello che si merita un +1!

Torniamo alla macchina stanchi ma felici per la bella giornata trascorsa insieme.. 
Io e Riva, che siamo nuovi a camminate di questo genere, siamo felici come due bambini di fronte a un ovetto kinder e appena il cellulare prende cominciamo a bullarci in Facebook per la prestazione appena effettuata! A parte gli scherzi... quello che conta davvero non è la prestazione in se'.. ancora una volta mi ritrovo a finire la giornata felice per aver raggiunto una meta che pensavo fosse sopra alle mie capacità.. e conscia di averla raggiunta grazie all'aiuto degli amici con cui ho condiviso il cammino e che sono stati capaci di rendere oltrepassabili ostacoli che, fino a qualche tempo fa, ritenevo insormontabili!



Sempre più convinta che ne valga davvero la pena e sempre più grata, Anna!

W la M.U.L.A
W le chiappe delle Mule

lunedì 19 gennaio 2015

Com'è dura al Sodadura !!!

Milano, 19/01/2015

Moggio - Piani di Artavaggio - Monte Sodadura - 2010m s.l.m.

E anche domenica scorsa la Mula ha colpito!!! Meta dichiarata dell'escursione: i piani di Artavaggio, a quota 1625 s.l.m., con partenza dall'abitato di Moggio, a quota 890. Ma come ogni uscita Mula che si rispetti, l'obiettivo non dichiarato esiste eccome, pronto ad esser tirato fuori come un asso calato al momento giusto!!
La giornata inizia, almeno per i cernusco-milanesi abbastanza presto, ma non troppo...il ritrovo davanti al Paolo VI è fissato infatti per le 7.15, dove il Bod, Danielo e Pietro - detto "armonica" per il brutto vizio di rompere i timpani (e non solo) con il suo strumento - si incontrano con Ari, Giulia e Fra Navoni.
Lungo la tortuosa strada verso la Valbaretto, nota ed ubiqua località dove umani bipedi d'ogni sesso e provenienza si rifugiano soprattutto la mattina presto in cerca di conforto, la comitiva si disperde e, forse proprio a causa dell'irresistibile richiamo di cappuccino e brioche, Arianna schiaccia un po' troppo l'acceleratore tanto che quando il Bod e compagni giungono sul luogo trovano i loro amici già comodamente seduti al tavolo!
Intanto il Vena, Gerva e Ste Riva, già in missione a colpi di clacson per svegliare il circondario e recuperare Anna,  si fanno riconoscere dalle parti di Calco, e vanno a posizionarsi come scambisti  davanti al Parini di Lecco.


Messa insieme tutta la brigata saliamo a Moggio e infilati gli scarponi ci avviamo intorno alle 9.30 su un bel sentiero che, dapprima comodo e largo, si restringe dopo un piccolo guado ed inizia a risalire nel bosco innevato.








Il gruppo sale intrepido, arringato da Danielo che, da bravo educatore, group leader e maestro di vita, tiene viva la conversazione e guida i suoi discepoli con sapienti e puntuali interventi dal sapore vagamente gesuitico. Man mano che saliamo la neve aumenta, mettiamo le ghette! E così, nel giro di un'oretta e mezza ci ritroviamo ai piani di Artavaggio, dove il silenzio ovattato del bosco lascia il posto al brusio di mezza pianura padana confluita in funivia...il tempo non è dei migliori, il cielo è coperto, forse sono solo delle nuvole in transito ma intanto inizia a cadere una neve leggera









... Dopo un consulto generale, gli esperti della brigata, cartina alla mano, propongono di continuare l'ascensione in direzione del Sodadura....





Il resto del popolo, forse ignaro di ciò che significa, accetta gioioso ed entusiasta: la marcia riprende fra canti di montagna e mazzolin di fiori vari...Viene per l'occasione inaugurata una nuova via, la "Via Navoni" per intercettare il sentiero che risale verso la cresta della nostra nuova meta!!





La salita avviene a tratti nella nebbia, a tratti fra schiarite che ci regalano scorci da favola, fra cielo e terra.... quando arriviamo in cima (m 2010) è l'una, foto di rito col Bod che estrae il suo mitico treppiede per poi lanciarsi sul gruppo come un felino appena avviato l'autoscatto! Forse a causa della stanchezza e dell'abbondanza di neve, forse a causa di non si sa bene cosa, l'Ari si domanda cosa ci faccia un pene coperto di ghiaccio in cima ad una montagna, non rendendosi conto che si tratta di una Madonnina messa lì a proteggere gli scalatori e il mondo che sta sotto... aspramente redarguita dai compagni di scalata per la sua blasfemia, la peccatrice vorrebbe cospargersi il capo di cenere ma in mancanza di quella è costretta a farlo con la neve... ma questa è un'altra storia e chi scrive se la è inventata per esigenze narrative...

...Fluttuando....




Salendo su un tratto ghiacciato



Passaggi tecnici












In vetta al Sodadura


La Mula scende ora rapida verso il rifugio Nicola, 1900 m, dove ci attende il banchetto degli dei!! E' qui che il Riva tira fuori dei fantastici salamini e dove il desco viene imbandito con vini rossi, spumante e il limoncello delle cinque terre del Bod! non manca nemmeno il caffè, gentilmente offerto dal guru Danielo!


Il Banchetto


Adesivo Mulesco


 Il banchetto è allietato da deliranti discorsi a sfondo sessuale pronunciati con estrema naturalezza e con un tono di voce così basso che dopo pochi minuti intorno a noi è il deserto.......ma sicuramente è solo perché ormai si è fatto tardi: è ora di ridiscendere!!! resiste solo una ragazza bionda che con grande aplomb finge di leggere e prendere appunti in un taccuino... ringraziato il rifugista, indigeno-villico-autoctono doc, lasciato l'adesivo della Mula in tattica posizione, ci avviamo verso valle, non prima di aver tracciato col sangue il nome MULA nella neve....

Sangue versato


 ....a tanto arriva l'amore dei suoi membri!
Il tempo stringe e così le nostre guide optano per una corsa a vita persa nella neve fresca verso i piani!! il Bod prova con un sacco sotto il sedere ma con risultati non troppo soddisfacenti....anche Pietro ci prova, convinto di poter far meglio, ma deve ritirarsi perché gli va anche peggio!! E così, pian pianotto riattraversiamo il bosco verso valle, nella luce della sera che scende....

Tramonti 


Arrivati al parcheggio, c'è tempo ancora per una birra e una merenda nella Valbaretto locale!!!
Tempo di saluti, di levarsi gli scarponi, di riprendere la via di casa, stanchi ma super soddisfatti della giornata trascorsa insieme e - come dice giustamente il Riva - per l'incredibile livello di ignoranza mostrato e mantenuto per tutta la giornata!!!!


                                                        La M.U.L.A. è amicizia!

Questa è proprio bella!!!

W la neve!
W i rifugisti anziani e chiacceheroni!!
W i cavalli senza testa!!




                                                      Ciao Muli!!! alla prossima!!!
                                                                           Pietro




Il video del Vena!!

https://www.youtube.com/watch?v=AzYC0It083E&feature=youtu.be