lunedì 19 gennaio 2015

Alla corte del Rè Segone!!

23.11.2014

il Resegone, dai molti suoi cocuzzoli in fila, che in vero lo fanno somigliare a una sega”. Il Manzoni lo immortalò così nei Promessi Sposi, con una vista dal Lago e dalle rive di Lecco. Ed è proprio li che i Muli si ritrovarono una domenica di novembre per salire fin sulle guglie di una delle montagne simbolo del lecchese.
Partiti chi da Cernusco, chi da Lecco e paesi limitrofi, alle 8 e mezza eravam belli assonnati e carichi per andare alla volta di Morterone, lasciar i mezzi ed imboccare il sentiero, in località Forcella di Olino. La tortuosa strada per Morterone ha messo non poco in difficoltà il prode Danielo che è stato mandato sonoramente a cagare da una vezza che si trovava sulla corsia opposta e che scendeva a valle con la sua macchinetta. A divesa della bicentenaria...Danielo occupava tutta la carreggiata.... L'immancabile appello pronunciato dal Bod conta: Il Coggia, LucaLuchino, Bod, Fra, Annarosa, Il Gerva, Ste Riva, Remo , StefanoWonkaAgostoni e la consorte Laura. Nei primi tratti la salita è dolce, il fresco novembrino che si respira all’ombra del bosco fa da compagnia assieme ad improvvisati canti e chiacchere con il gruppo che, unito, procede senza troppi patemi. Man mano che si sale il sentiero cambia, con i muli che trovano la prima neve autunnale ad accompagnarli nel tratto più ripido e finale, quello che porta fino alla cresta a 1835m. Una via trafficatissima tanto che sembra di essere in processione... Si vede di tutto! Gente superattrezzata, gente che sale o meglio, che arranca con improbabili mombut, gente che ci da consigli e che scambia 4 chiacchere con noi.





In vetta, raggiunta in un paio di ore dalla partenza, sulla punta Cermenati a 1860m, le nuvole di passaggio (Quand la Grigna la ga el capel o ch' el piof o ch' el fa bel) celano un po’ la visuale sottostante, evitando comunque brutte sorprese temporalesche al gruppo. Dalla punta, nonostante il vento e la foschia, il panorama resta comunque impagabile e lascia soltanto presagire cosa si possa scorgere dalle guglie del Resegone in giornate pienamente limpide.





Consumato il ricco ed abbondante banchetto mulesco il gruppo torna poi sui suoi passi facendo a gara tra cadute e corse nella neve del tratto finale.




Il nostro pensiero per un attimo va alle persone morte sui monti... Poche settimane prima della nostra salita un ragazzo con non più di 28 anni è morto proprio sul Resegone.

Nessuno dovrebbe mai morire facendo una cosa così bella!!!

Una giornata piena, con il sole che, tornato di tanto in tanto a farsi vedere tra le nuvole, al tramonto “ridea calando dietro il Resegone” (cit. Carducci) e lasciando ai muli l’immagine delle pareti montane color rosso fuoco. 
La giornata è stata bella, fredda, intensa. Son state incontrate persone nuove, tra cui un signore che parlava da solo sulla vetta del Resegone, si è parlato con sconosciuti, condivise storie, condiviso strade... Ci diamo il tempo per una birra ad un bar di Ballabio e poi ci salutiamo. Ognuno ritorna alla sua casa, alla sua vita.
Torniamo nuovamente arricchiti da una faticosa e bella domenica e siamo sempre più convinti che ne valga dannatamente la pena!!! (cit. Matteo Bodini) Perchè la sera, nei nostri letti, ripensando a quanto fatto, a quanto vissuto... Non possiamo far altro che addormentarci velocemente con il sorriso sulla bocca. La settimana si apre certo con fisici un pò provati, ma con cuori carichi di entusiasmo.

Luca Cordini



W Il ReSegone! W Il Van de Sfross! W il weekend e che Iddio lo preservi!!

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