giovedì 24 dicembre 2015

SANTO NATALE 2015

Da tutto il nuovo c.d.a della M.u.l.a. i più cari auguri per un felice Natale e un ottimo 2016 !!!



...Non è abbastanza fare dei passi che un giorno ci condurranno alla meta, ogni passo deve essere lui stesso uno meta, nello stesso momento in cui ci porta avanti...

(Goethe)


Sano degenero in quota...


mercoledì 23 dicembre 2015

La M.U.L.A. ai Barbellini (8 Novembre 2015)

Sono ancora un mulo cadetto, eppure mi è stato conferito il sacro compito di scrivere l’articolo della gita sul blog. In mille si sono ribellati pur di avere questo onore (...), ma è toccato a me, e lo svolgo con immensa gioia, seppure con un po’ di ritardo...
Ma bando alle ciancie. Eccovi il resoconto di questa mia seconda uscita mulesca.
Inizia in una casetta su nel Lecchese, all’ombra del Resegone. È casa della Babi, la mia mitica compagna di stanza al 2° compleanno MULA. La Babi si è gentilmente offerta di ospitarmi per la notte del sabato, così da essere più comodi per gli spostamenti del giorno dopo, e per permettermi di dormire qualche ora in più… Santa Babi.

Domenica. La sveglia (O_O)
Pochi minuti prima dell’alba avverto un piacevole aroma di caffè provenire dalla cucina, quindi mi alzo, e mi avvio verso la sorgente. Arrivo in cucina, mi siedo, e assaporo l’ottimo caffè. Dopodiché, con orrore crescente, scopro anche tutta la calma e la tranquillità che Babi è capace di dimostrare di prima mattina… cioè nemmeno l’ombra. Abbiamo fretta! Ci siamo svegliati all’orario previsto, certo, ma per qualche motivo dobbiamo comunque andare di fretta! Ai miei tentativi di tranquillizzarla lei risponde con pugno di ferro dicendo di essere una persona molto puntuale, e che quindi dobbiamo darci una mossa! La sfotto un po’, ma mi dò ugualmente una mossa, probabilmente per paura, e la mattina si avvia fra tante risate! (ti voglio bene Babi :>)

Come a voler compensare la sveglia ansiogena, l’universo ci fa un regalo inaspettato. Dal balcone possiamo vedere ad occhio nudo un raro allineamento astronomico. Luna, Venere, Marte, e Giove, tutti in fila sulla nera silouette della valle, circondati dai colori di un’alba splendida (un evento che succede solo ogni 3-5 anni a quanto dice google). Mi prendo un secondo per fare una foto, non più di uno perché già sento provenire dalla cucina: “MA NON SEI ANCORA PRONTOOO?”.


Penso di poter giurare, o forse no, che non siano passati neanche sette minuti dalla sveglia, passando per colazione, foto, bagno, e cambio di vestiti, a noi che precipitiamo giu per le scale con uno scarponcino in mano e uno slacciato ai piedi. A prendere Gugly! Di fretta tanto per cambiare!
Il povero Gugly è lì che ci aspetta in mezzo alla strada, con solo due ore di sonno, e nemmeno un pretesto abbastanza valido da convincere Babi ad esentarlo dalla gita, e a farlo tornare a letto. Lo carichiamo di peso in auto e ripartiamo (il suo portafogli invece rimane sul cofano della sua auto, ma questa è un’altra storia). Di li a poco la guida di Babi comunque lo libera gentilmente dal problema del sonno.

Sono le 07:10 circa, e siamo nel parcheggio del Bennet per il primo rendez-vous programmato. Un rapido saluto ad Anna, Gerva, e Vena, e via verso quel di Bergamo per incontrarci con gli altri, e per fare la seconda colazione (da bravi hobbit) a suon di strafarcite brioche calde, e altro buon caffè. Troviamo Ari “Gambetta” (scusa Ari :D), conosciamo gente nuova, perché con la M.U.L.A., a quanto pare, si conosce ad ogni uscita un sacco di gente nuova e simpatica, e via si parte infine per la destinazione prefissata: Valbondione (a quanto pare anche la patria del Merlo).

In un orario imprecisato fra le 09:00 e le 09:30.
Lasciamo la Babi-mobile in un parcheggio a Valbondione (dice wikipedia che siamo a 900m s.l.m.), mettiamo gli zaini in spalla, e partiamo su per i sentieri verso il lago del Barte.. Barco…, “Anna, era mica Bardellino?”. La buona Ana in varie occasioni si sforza di farci fare qualche sillabazione di gruppo “BAR-BE-LLI-NO!” per farci memorizzare il nome. Fiato sprecato purtroppo, e facebook del giorno dopo ne è triste testimone.

Il cammino verso la nostra destinazione non è breve ma facile. Ogni tanto qualche piccolo corso d’acqua interrompe la via, coperta da una miriade autunnale di foglie che vanno dal giallo, all’arancio, al rosso. Ed eccoci finalmente nella parte illuminata dal sole, un sole assurdamente caldo contando che siamo a metà Novembre! E fuori le maniche corte.
Al primo scorcio degno di nota possiamo osservare niente po po di meno che le cascate più alte d’italia! Sono le famose Cascate del Serio (scoperto a posteriori grazie ad un collega che vive da quelle parti, e che vedendo le foto in ufficio ha esclamato “ah ma sei andato a vedere le Cascate del Serio dietro casa mia”, e io “ah, si certo, sapevo perfettamente che si trattava delle famose Cascate del Serio”). Le cascate non sono proprio al loro massimo purtroppo (c’è una diga lì sopra che le regola), ma abbastanza da fornire un grande spettacolo. Con tanto di arcobaleno annesso.


Qualche foto, qualche strapiombo da vertigini e qualche chiacchiera spensierata più in là, ed eccoci finalmente arrivare sul prato davanti al lago del Barbellino, il primo, quello artificiale (1862m s.l.m). Un angolino davvero incantevole e rilassante delle Alpi Bergamasche.



E qui i nostri eroi piazzano il campo base, e un bell’adesivo M.U.L.A. dritto sotto il simbolo del CAI, sul segnavia ufficiale… un po’ arrogante, ma la M.U.L.A. è spavalda, quindi ci sta! (no foto purtroppo)

Sono le 12:00 circa e ci diamo da fare assaltando i pranzi al sacco. Svacco pazzo, vino in scarponcino, e panini a go-go. Niente caffè purtroppo perché ahimé non ci ha pensato nessuno!





Dopo una breve pennichella, solo i coraggiosi che dopo tre ore di salita ancora non ne hanno abbastanza di camminare, si lanciano per quella del secondo lago del Barbellino, quello naturale questa volta, a ben 2128m s.l.m., con tanto di ghiaccio e neve di contorno! Uno spettacolo solo a pensarci, quindi mi unisco ai coraggiosi. E si va.
Il percorso fra i due laghi richiede un’oretta circa. Un sole cocente fa da contrappunto al freddo gelido dell’altezza, ma i nostri eroi riescono, fra una chiacchiera, una risata, e uno sprint qui e la per riscaldarsi, finalmente a raggiungere la tanta agognata meta.
È il momento di festeggiare e fare qualche foto di gruppo per commemorare il risultato. “Facciamo i fighi piazzandoci tutti a casaccio, magari anche con lo sguardo perso nel vuoto come fossimo gente profonda e sofisticata”




Un’altra oretta per fare la strada al contrario, e quando arriviamo al campo base al laghetto artificiale, invece dei ragazzi e degli zaini che avevamo lasciato lì, troviamo solo una cicciotta e solitaria mula intenta a brucare l’erba, e un gruppo di ragazzi che non conosciamo. Chiediamo se per caso hanno visto i nostri. Che ci abbiano fatto uno scherzo? Magari sono in combutta con questi ragazzi per farci uno scherzo! Macché, li ritroviamo che sonnecchiano pigramente sotto il sole pochi metri più avanti… sulla veranda del rifugio chiuso.
Merenda e svacco pazzo parte seconda, per racimolare un po’ di energie. Meno di mezz’ora purtroppo perché ci conviene scendere finché c’è luce, per vedere dove mettere i piedi. Vorremmo tutti rimanere a prendere ancora un po’ di quello che probabilmente sarà uno degli ultimi soli caldi del 2015, ma, purtroppo, bisogna ripartire.

Ad un certo punto della discesa diventa infatti buio pesto, ma il buon Vena illumina ad entrambi la via con il suo frontalino (senza di lui sarei probabilmente ancora lì a vagare). Gli altri non sono più in vista, sparsi un po’ dietro di noi, un po’ più avanti, sulla via verso valle.

Al nostro arrivo alle auto ci raduniamo, lo spirito è ancora alto, e ci rendiamo conto che, nonostante il buio, è ancora presto per rientrare a casetta, quindi si decide all’unanimità di concludere la giornata al primo pub a portata di tiro. Qui pizze e birre come se non ci fosse un domani. Gli animi sono rilassati e allegri, e la cena scorre piaceve.
Purtroppo però tutto giunge ad una fine. Quindi, giro di saluti, e via, si parte per tornare a casa. Stanchi e provati, ma non abbastanza da impedirci di pensare già alla prossima uscita.
Spero che l’articolo vi sia piaciuto almeno un decimo di quanto sia piaciuto a me scriverlo, e ricordarlo! Chiedo scusa se son stato un po’ lungo, e soprattutto perdonatemi se ci ho messo tanto.
Alla prossima uscita mulesca!
Un abbraccio a tutti, belli, muli, e brutti!
                                                                                            Claudio (:

domenica 29 novembre 2015

La M.U.L.TA.

In un pigro giovedì pomeriggio di novembre, mentre al lavoro pensi a cosa inventare per staccarti dalla civiltà nel week end, ecco che ti compare un post del buon Luca: sabato, Grignone, partenza 7:00 da Cernuscolandia.

 La giornata prende un'altra piega.

Ritrovo puntuali, 10 personaggi, due dei quali hanno passato la notte campeggiando allegramente in macchina, Danielo ha una dead line tassativa per il rientro fissata per le ore 16 causa impegni di lavoro, una importante fusione tra multinazionali lo aspetta, il passo dovrà quindi essere spedito; nessun ritardo ammesso.

Dopo trentordici tornanti si arriva in quel di Esino Lario, parcheggio veloce, cartelli intimidatori minacciano pesanti ammende per chi non pagasse la gabella dovuta alle casse comunali, si decide di ignorarli ignorantemente...d'altronde, solo un pazzo o uno stacanovista affronterebbero trentordici tornanti un freddo sabato mattina per multare carrozze motorizzate appostate su di un piazzale sassoso.

Tant'è che si parte, il passo è costante, si sale veloci, nel mezzo una breve lezione del buon Danielo sulle gesta dell'eroico Bonatti. Qualcuno prende appunti.

Si arriva poco sotto la cima, ci si rampona (la mia prima volta, ne esco vivo grazie alle dritte del buon Sergio) e si arriva con brio al Brioschi. La vista ripaga, la zuppa consola, il vino di più.

Si riparte poco dopo, siamo già in ritardo sulla tabella di marcia, passo veloce e deciso, superiamo Messner che si complimenta per il ritmo, senza dire nulla Luca gli piazza un adesivo della mula in fronte e gli autografa lo zaino, Reinhold è visibilmente commosso.

Si arriva alle macchine e, quello che in lontananza sembrava il pieghevole pubblicitario di un kebabbaro, si rivela essere una tassa di soggiorno per non aver pagato il parcheggio...ci si guarda chiedendosi di quale parcheggio si stia parlando. Più in là scorgeremo poi un poco visibile marchingegno ciucciasoldi. Ci consoliamo sapendo che la nostra pecunia verrà utilizzata dal comune in questione per un progetto che prevede la costruzione di una seconda Grigna, più alta, creata sapientemente con ghiaia e letame, il parcheggio li sarà gratuito.

Dopo la sorpresa si decide che il nuovo logo del blog sarà il seguente:


Tornando, Danielo, dato che è la mia prima uscita con la M.U.L.A.,  mi dice che ho vinto il diritto di redigere questo post, cosa che ritengo sicuramente un onore e mi scuso subito rendendomi conto che non è all'altezza dei suoi racconti. Ho cercato di farmi perdonare ricreando il design del logo.

Ringrazio lui e Luca per avermi inserito e dato l'opportunità di fare parte di questo gruppo, ringrazio Sergio senza il quale sarei probabilmente ancora cinquanta metri sotto il Brioschi cercando di infilarmi i ramponi e ringrazio tutti gli altri ragazzi per la bella giornata di cui qui sotto potete assaporare qualche momento.

Lorenzo.
















lunedì 23 novembre 2015

LA TRAMONTINA

E' uno sporco mercoledì infrasettimanale.
Le vacanze sono finite da poco e porto ancora addosso l'abbronzatura e i ricordi guadagnati durante l'estate.
Ma come spesso accade, il tempo delle ferie appare lontano, lontanissimo...
L'estate è stata colma di occasioni di incontro e di avventura....
Un pò di montagna, un tuor pazzesco della Sicilia, una settimana di Cammino Francigeno in Val D'Aosta...

....Ma sarà che a star fermo e mi pare di perder tempo, sarà che sono un pò irrequieto di natura o che a non muovermi mi pare di non ottenere nulla....
Decido, assieme ad alcuni amici, di organizzare la "Tramontina"...

Ho un amore spropositato per i tramonti. Ne sono dannatamente e incondizionatamente attratto.
Lo stesso effetto ha su di me la luna soprattutto quando me la trovo davanti agli occhi, bassa e ingombrante mentre sto guidando distrattamente verso qualche posto.
Il più delle volte non ho idea della sua presenza e, scoprirla li ad attendermi gentile, genera in me sentimenti di gioia e riconoscenza.
Di ben altro avviso saranno le macchine dietro di me che si ritrovano davanti un imbecille che va a 30 km/h senza un apparente motivo.

Provo ad organizzare un pubblico evento per tutti gli amici della M.U.L.A.
L'adesione è scarsissima.
Vuoi perchè gli sconosciuti fanno fatica a lanciarsi in conoscenze,
vuoi che siamo in uno sporco mercoledì di settembre,
vuoi che la partenza è prevista in un orario in cui quasi tutto il mondo sta ancora lavorando....
Rispondono all'appello solo in 6.
Luca, Daniele, Gerva, Anna, Merlo e il Davide Castagna.

E' un evento da disoccupati, da parastatali, da paraculati o da gente laghèè, gente che per andare in montagna non deve fare strada in macchina...
Obiettivo dichiarato , Monte Barro!!
Io e Liuk partiamo da Cernusco s/n con il Merlo.
Sulla strada troviamo chiaramente traffico.
Recuperiamo Anna a Santa Maria Holè e raggiungiamo Sala al Barro dove troviamo Gerva e il Castagna.
Siamo dannatamente in ritardo sulla tabella di marcia.
Il sole non ci attende mica!!

Intanto, dopo aver fatto giornate con un sole che spaccava materassi, ci troviamo con una giornata incerta e un pò bigia.

Io mi tracanno in integratore per darmi forza. Dopo poco scopro essere un pastroccchio a base di carboidrati da assumere tre ore prima dell'attività che si desidera fare.
La salita si fa durissima.
Il maledetto Castagna e l'infame Luchino impongono un passo da ritirata in Russia.
Risaliamo il Barro sul fianco.
E' una montagnetta decisamente simpatica che impegna anche su alcune roccette nel finale.
Ogni tanto ci fermiamo a guardare il panorama.









Il sole intanto cala sempre più.
Giungiamo in vetta attardati.
Ci siamo persi il tramonto vero e proprio!!
Ci godiamo comunque gli ultimi scampoli di luce.
Il sole si nasconde dietro il Cornizzolo.
Sfortunatamente oggi non vinciamo uno di quei tramonti da paura e panico.... Uno di quelli che fai fatica a capire com'è diavolo possibile che saltino fuori dei colori così e che ti fa interrogare su quale diavolo di mano sia così brava ad agitare così pazzamente il cielo e le nubi.
Ma non importa,, vorrà dire che ritenteremo....

Il banchetto è dannatamente degno con litri e litri di vino,  passito e infinite quantità di cibarie.
Abbiamo addirittura una torta personalizzata fatta da Anna.
Rinveniamo l'adesivo M.U.L.A. messo li da chissà chi....





Si fa notte e ricorriamo alle frontali.
In vetta tira una bella arietta che arriva direttamente dai nuvoloni che vediamo sul Resegone.
La discesa è piacevole ma infinita!! Facciamo una strada alternativa per poter fare un giro ad anello che, come si sa, vale più punti....
Si fanno discorsi seri... Discorsi da adulti!!
Si parla di politica, della LegaNord, dei mali del nostro amato e dannato Paese....
Giungiamo alle macchine e ci salutiamo.
Chi sta in zona, chi fa pochi chilometri per giungere a casa...
A me tocca la strada più lunga.
Arrivo a casa a mezzanotte passata, stanco, ma felice.

E' stata una bella avventura!!
In bocca un pò di amaro per non aver beccato un tramonto eccezionale.
Ma il dolce gusto del passito di pantelleria e della torta di Anna han cancellato un pò di questa amarezza.

W LE NUVOLE CHE RENDONO I TRAMONTI DEGNI!!!
W IL BARRO, PICCOLA E SIMPATICA VETTA!!!
W I PARASTATALI!!

Danielo

lunedì 16 novembre 2015

"In tutti i modi, in tutti i luoghi in tutti i laghi"

È sabato mattina e il buon Merlo arriva con la Proposta: 

“Fottiamocene allegramente del lago Branchino e andiamo in Alta Valgoglio… 36000 laghi in un km2”: roba da fare invidia a Valerio Scanu che voleva per sé tutti i fiumi tutti i mari tutti
LAGHI!!!

(Come abbia fatto a venirmi in mente Valerio Scanu non lo so nemmeno io… ma già che ci sono una sua foto ve la metto, mi sembra un ottimo modo per iniziare questo post.)


Bene, dopo questa amena visione siamo arrivati a domenica!

La giornata inizia con un miracolo del Blingio (è già il secondo nel giro di pochi giorni!): Io e Gerva, noti ritardatari, arriviamo in anticipo al punto di ritrovo a Bergamo!!! 
"Osanna al Blingio dei cieli!"

Qualche minuto dopo (diciamo così per cortesia.. in realtà aspettiamo almeno venti minuti durante i quali io approfitto per scendere dalla macchina e fare un po’ di stretching per la mia anziana schiena) arriva il trio che completa l’allegra combriccola!

La camminata inizia con un incontro particolare: una Madonnina appare a Danielo e gli ricorda che è giunta l’ora di fare l’appello.
“Daniele caro, so che di te mi posso fidare. Sii coscienzioso e ricordati l’appello: non fare come quei depravati che la settimana scorsa si sono dimenticati di invocare lo Spirito dello Zurgi!" By Madonnina

E improvvisamente appare a tutti noi il nostro caro Bod che ci invita a rispondere con un sonoro "presente!". 

I presenti:

-       Gerva dal pelo rosso
-       Merlotto passerotto
-       Ana rappresentante “Mule DOC”
-       Andrea con il suo Eastpak
-       Danielo e le sue amnesie


Partiamo carichi.. ma un po' intimoriti dalle parole del nostro amico Piter che ha fatto lo stesso giro sabato e l'ha definito "un filo spaccaginocchia per via degli scalini di pietra disseminati ovunque".. cosa ci aspetterà???

Durante il cammino il nostro maestro Merlo sfodera tutte le sua conoscenze di botanica e ci illustra la differenza tra un faggio e un carpino, quella tra un pino e un abete, le millemila qualità di abete diverse e, in men che non si dica, tra una pianta e l'altra, arriviamo al primo lago della giornata, che dovrebbe essere il lago Cernello, e alla relativa baita.
[ndr: se state leggendo questo articolo per informarvi da un punto di vista geo-topografico, sappiate che esistono un sacco di blog con informazioni molto più accurate.]

E, se è vero che "Nessuno può essere saggio a stomaco vuoto" (cit.), è anche dannatamente vero che nessuno può camminare felice a stomaco vuoto, 
quindi mangiamo!


A stomaco pieno siamo pronti per partire per la camminata vera: il giro dei laghi! 
Lago d'Aviasco, Lago Nero, Lago Campelli, Lago bo... insomma sono così tanti che i nomi non me li ricordo! 

E sono uno più bello dell'altro!!!









Intanto la Presolana si erge di fronte a noi... e i ricordi vanno a quella bellissima camminata invernale, in cui io e lo Ste Riva da Singapore, per la prima ed unica volta, ci siamo quasi sentiti dei veri alpinisti! Ahah!

(In verità il ricordo era molto più concreto e meno poetico... qualcuno nella grotta dei pagani era stato immortalato in foto che oltrepassavano i limiti della decenza.. non farò nomi...)





Giunti alla Capanna Lago Nero Merlo, Dani e Simo osservano un gruppo di persone intente a scalare una parete mentre io e Gerva entriamo nel rifugio e facciamo conoscenza con il simpatico gestore per  chiedergli se possiamo attaccare l'adesivo mulesco.

Il gestore attacca a parlare in maniera concitata, in dieci minuti ci racconta tutta la sua vita da quando era bambino fino a oggi, non sappiamo più come fermarlo e, dobbiamo essere sinceri, facciamo anche fatica a stargli dietro, dal momento che alterna l'italiano a uno stretto dialetto bergamasco.

Quando arriva il momento di salutarci, questo simpatico ometto, che mi ricorda l'oracolo di Delfi, ci lascia con queste "tre parole" (cit.):

"IMPEGNO PER OTTENERE E PER GODERE"

Non sono proprio tre.. ma non ci formalizziamo e andiamo avanti!




Cammina cammina, chiacchiera dopo chiacchiera, si fanno le 16,00 e arriviamo alla macchina!
Anche oggi pienamente soddisfatti della bella giornata trascorsa insieme.

W la M.U.L.A.
W il Presidente! Oggi più che mai, è il suo compleanno! Auguri!
W i laghi 
W Valerio Scanu


Annasotto al Monte Farno

lunedì 9 novembre 2015

CHIARO DI LUNA AL SAN MARTINO

E' mia usanza quella di creare dei cd da ascoltare in macchina quando devo fare un viaggetto in un'occasione particolare...
Vacanze, gite per degustazioni di vario genere, gite in montagna di particolare rilievo....
Mi trovo così a smanettare su youtube alla ricerca di canzoni che parlino di luna.
E voi non avete minimamente idea di quante canzoni parlano della luna!!
Alla fine preparo 3 cd che ascoltiamo solo in parte.
Alla guida il Bod.
Fuori è ormai buoio, ma la serata è serena.
Percorriamo la Valassina in gran fretta sulla punto blu.
Non vogliamo mancare l'appuntamento con Vena, Pietro e Mauro.
Arriviamo in zona "Rancio" sopra Lecco.
Siamo ben vestiti e, soprattutto, abbiamo degli zaini degni di degli sherpa Himalayani, colmi di vestiti, bere, e soprattutto di tanto cibo da poter sfamare una classe di scuola materna.
Ma l'obiettivo è dichiarato... Mangiare a tuono e fotografare la luna.
Gli zaini sono così appesantiti ulteriormente da macchine fotografiche costose e cavalletti ingombranti.
Parcheggiamo in basso... troppo in basso...
Mi trovo così a sputare pezzi di polmone su un'irta strada asfaltata.
La strada si fa sentiero e camminiamo alla base del Medale.
Il sudore prende il sopravvento.
Camminare scalda i muscoli ed il cuore.
Avanziamo veloci e giungiamo in poco tempo alla chiesetta del San Martino.
In men che non si dica allestiamo un campo base degno della protezione civile.
Fornelletto, pentola, cartone anti vento ...
Lo spettacolo sul lago è veramente degno.

Soffia un vento cattivo e ci rintaniamo a cucinare dentro la cappellina.

Polenta, zola, vino e ogni sorta di ben di Dio.
Questa volta abbiamo esagerato un pò sulle quantità.... Abbiamo più cibo di quel che serve.
Trangugiamo quanto riusciamo e iniziamo a fare tentativi di fotografie...

La serata è animata e bella.
Dopo svariati tentativi mi arrendo all'evidenza di essere un pessimo fotografo.
Lascio spazio a chi è più capace e rimonto lo zaino.

Scendiamo con calma.
Giungiamo alle macchine e ci salutiamo.
Il viaggio per casa è ancora lungo.... C'è tempo per altre canzoni lunatiche....











W LA LUNA!!!
W I LIMONI AL CHIARO DI LUNA!!!
W LA MUSICA DISCO ANNI 90!!!

Danielo

sabato 7 novembre 2015

QUESTO COMPLEANNO S'HA DDA FARE!!!

...Che poi ci provi.... Prendi i contatti, organizzi, chiami la gente, pensi alle sorprese...
Tanto sbattimento e poi tutto va a puttane per l'unica cosa che non puoi controllare: IL METEO.
E' mercoledì 14 ottobre, fa un freddo becco e le Grigne sono innevate.
Grande giro di messaggi tra i membri del cda della M.U.L.A., grande perplessità sulla possibilità di fare o meno il compleanno.
Dopo molte chiacchere e controproposte la ragione prende il sopravvento sull'istinto. Questo compleanno non s'a da fare in questo weekend.
Disdiciamo il tutto e pazzi scritterati come siamo, ribaltiamo totalmente tutto quanto avevamo progettato.
Affanculo i weekend ottombrini, affanculo il rifugio...
Noi si festeggia al ponte dei morti, così come sarebbe dovuto essere.
Noi si festeggia in una baita ai Piani del Brunino. Una casa perchè è più figo, non ci sono cazzi...
Più intima, più calda, più vivibile ... più casa... Dove i nostri cuochi Merlo e Simo possono dare il meglio...

C'è tempo... Tempo di ultimare sorprese lasciate un pò a metà, tempo di aggiungerne .... Tempo di spammare a tuono conosciuti, sconosciuti e conoscenti.
Di solito gli sconosciuti sono quelli che danno maggiori soddisfazione!!
Una volta diventati conosciuti faticheranno a fidarsi delle nostre malsane idee.... :-)

Quella del pre-compleanno è una settimana di fuoco tra disdette, conferme, lavoretti.
Ma il meteo è buono, le gente c'è e anche numerosa, la casa c'è...
Nulla sembra frapporsi tra noi e la certezza di poter vivere un weekend fantastico.

Ci si trova al parcheggio Sacer alle 14.21 ... Si incontrano facce nuove, si salutano facce note.
Ci si divide sui mezzi di trasporto e, con il solito ritardo, si parte.
Sono macchine allegre quelle che salgono verso il Lecchese. Un cielo amico ci mostra i monti attorno a noi. 
Mentre un gruppetto di impavidi si reca ad Introbio per metter mano sulla roccia, il grosso del gruppo risale la strada verso la chiesetta del sacro cuore dove parcheggiamo le macchine.
Scarichiamo zaini, sacco a peli e ci compattiamo per iniziare la nostra breve camminata verso la baita.
Occupiamo tutta la strada, siamo in tanti .... In onore del buon amico Bodini facciamo un attento appello invocando su di noi lo spirito dello Zurgi.
Qualcosa ci disturba... Il rumore di un motore.... Volgiamo lo sguardo e vediamo una jeep che precede arrogantemente ad una folle velocità verso di noi.
Il tale alla guida ci scorge e preme il piede sull'accelleratore. In un attimo è su di noi. Ci facciamo piccoli appicicandoci ai bordi della strada.
L'infame vecchiaccio percorre ancora 50 metri dopo di noi e accosta il mezzo. E' giunto a destinazione dalle sue mucche al pascolo.
Un sonoro vaffantouculo lui se l'è preso, qualcuno di noi ringrazia in cuor suo la mamma che gli ha ricordato di portare le mutande di cambio.
In men che non si dica risaliamo la strada e raggiungiamo celermente la baita dove ci attende Merlo e dove troviamo Tino.



Scarichiamo gli zaini. Il tempo è troppo bello!!!
Partiamo per una facile scarpinata verso il Pialleral.
Siamo molti.... Un serpentone colorato di gente che chiacchiera e scherza...
Godiamo appieno di quello che il panorama ci può donare.

Il sole intanto si nasconde dietro i monti, la luce svanisce e il freddo comincia a farsi sentire.









Rientriamo a casa dove facciamo lautamente merenda con thè caldo, biscotti e torte.
Ognuno impiega il tempo come più gli pare... C'è chi sonnecchia, chi cucina, chi gioca a carte, chi discorre amabilmente, chi prepara il salone per la cena.
Si percepisce  un bel clima rilassato.
All'aperitivo ci pensa Blingio!!



Il presidente operaio!!







Giunge il tempo dell'aperitivo e poi di una super cena. Risotto con le castagne, stracotto d'asino, polenta, dolce, caffè e una valanga di amari, il tutto bagnato da medie di vino rosso.






Anna intanto gira con un tamburello a tediare le persone. Viene disarmata e, finalmente, non può nuocere più...



Durante la cena le votazioni del cda organizzate dall'Anna. Un bel momento che ci donerà, più tardi, grande ilarità a causa delle assurde motivazioni scritte dagli elettori per giustificare le proprie scelte elettorali. 






Il discorso del presidente, che si vedrà nuovamente votato per l'anno 20015/2016 , lascia tutti emozionati e commossi.



Sarà il tanto cibo ingurgitato, sarà l'aria di montagna, sarà l'alcool... Fatttostà che appaiamo tutti stanchissimi.
Troppe cose bollono in pentola e la gente s'ha da destare!!
Si parte con un super quizzone a squadre con domande relative alle gite fatte negli anni dalla compagine mulesca. Sono domande tratte liberamente dagli articoli scritti sul blog.

Al termine di questo serio/ilare/bizzarro momento guardiamo assieme il video preparato da Luchino Gerva e Giulia. Una bella carrellata di foto, filmati e saluti.
Uno di quei video che ti fa dire :" Ma abbiamo fatto tutta sta roba"?.
Uno di quei video che ti scalda il cuore e che ti fa venire in mente tanti ricordi belli.

Non c'è tempo da perdere... E' tempo di premiazioni!!
Anna vince il premio della "MULA COLOR 2015" per il suo impegno, per la sua presenza e la sua dedizione alla M.u.l.a.


Luca si combatte per gli stessi motivi il titolo con il Gerva. Arbitrariamente prediligo premiare Luik con il "MULO COLOR 2015",



Mentre all'uomo dalla barba rossa viene donato un fantastico oggetto intagliato anch'esso nel compensato.


Bodini vince la "Mula Nera", alternativa haitiana al Mulo D'oro.


Alle scoutine Cate e Giorgia un altro premio per essersi fidate ed esser venute con noi nonostante provengano da Bologna e Modena. (manca la foto!!)
A tutti un bel muletto di gesso Home Made (grazie a mamma Bea) da appendere all'albero di Natale come ringraziamento per essere venuti.


Viene dato anche qualche segnalibro fatto dalle MuleDoc lo scorso anno e avanzato per la panmulata e avanzato... Alla M.u.l.a. non si butta via niente!!!

Un grande pensiero ai nostri amici SteRiva e ad Bod, come dice Anna...
Lontani col corpo ma presenti col cuore...



Giulia, coerente con gli anni trascorsi si ritrova, dopo la cena, ad essere chiaramente sbronza...


Le sorprese son finite. E' tempo di tisana, di chiacchiere e di sonno.
Nonostante la stanchezza le persone resistono e restano ancora alzate a parlare per un bel pò.
Vado a letto distrutto. Mi addormento quasi subito soddisfatto di quanto sino a quel momento ho vissuto.

Una scarsa luce fa capolino dalle finestre.
Mi desto e vedo che una fitta nebbiolina avvolge quanto è attorno a noi.
Nebbia che in tarda mattinata si alzerà regalandoci una giornata eccezionale!!

Qualcuno è già sveglio, qualcuno è già andato a fare due passi, qualcuno sta preparando la colazione.
Alle 8.33 tutti sono destati con della bellissima musica.






La colazione è abbondante con biscotti, nutella, marmellata, thè, caffè , latte e dolcetti vari.








Son quasi le 10 e pronti a partire per la camminata, riusciamo a fare la foto di gruppo.



Qualcuno lo dobbiamo salutare poichè deve tornare a casa a causa di altri impegni, tanti continuano con noi.



Zaino in spalla ci avviamo verso il Pialleral.













Il sole è caldo e c'è in giro tanta gente. Giungiamo a destinazione e provocatoriamente invito chi ne ha desiderio a continuare la camminata sino al bivacco che si trova in località comolli, a 45 minuti da dove ci troviamo.
Mi immagino che solo 4 o 5 arditi abbiamo cuore e gambe per salire....
Mi ritrovo invece con altre 4 o 5 persone al Pialleral perchè quasi tutti sono andati su.
Quanto mi sbagliavo!!







Con i pigri attendo che gli impavidi tornino giù dal bivacco.
Mangiucchiamo qualcosa.
E' un'attesa dolce fatta di sole. Siamo sdraiati nell'erba e il senso di pace è enorme.

In poco tempo i nostri amici scendono dal Bivacco. Hanno conosciuto a loro volta nuovi amici e ci troviamo a condividere con loro Mirto e Braulio.
Ci attardiamo al Pialleral facendo saltare tutti gli orari stabiliti.
Non fa niente, è bello così.
Sull'erba si sta bene e c'è tempo per l'ozio...










Partiamo per raggiungere la casa dove facciamo merenda e sistemiamo la casa grazie all'aiuto di tutti.




Qualcuno deve attendere Tino, il proprietario della baita per espletare le questioni più burocratiche.
E' inutile che aspettino tutti....
E' tempo di saluti.
A mio parere uno dei momenti più belli!!
Si è trascorso assieme poco più di un giorno.... Sembrano passati tre giorni e sembra conoscersi da molto tempo.
Sarò ripetitivo, ma più mi trovo a vivere esperienze simili, più mi pare che questa cosa si ripeta con regolarità.

Il grosso del gruppo parte verso le macchine. Qualcuno attende Tino.
Riusciamo a liberarci verso le 18.01.
Scendiamo alle macchine.
Ci salutiamo e prendiamo la strada di casa.
Arrivo a casa distrutto... Sicuramente appagato dall'aria "diversa e frizzantina" che si è gustata in questa 2 giorni.

Questo compleanno è stato un grande compleanno.
Grazie a tutti!!
Avete ripagato ampiamente il tanto lavoro e la tanta attenzione che noi organizzatori ci abbiamo messo.

Alle prossime uscite M.U.L.A!!

W TINO!!!
W IL PRESIDENTE!!!
W IL NUOVO CDA!!!
W CECCHI PAONE!!!

Danielo