lunedì 15 ottobre 2018

E adesso spogliati! Storia di una luna timida e del piccolo uomo delle grandi pianure.

Mi trovo in cima ad un affollotissmo Monte Barro.
Mai vista così tanta gente!!
Si è stretti seduti, culo a terra, su fastidiose roccette.
La salita è stata sfiancante per la via della cresta.
Un caldo e un'afa insopportabile!
Io ero il più vecchio, circondato da giovini Caranesi con molte più energie di me.


 





Siamo in cima da un pò.
Altri amici ci raggiungono.
Condividiamo cibo e birra...




I più tirano fuori dai loro zaini macchine fotografiche con obiettivi enormi.
Io ho solo il mio cellulare.....
Tutti aspettano il momento della magia.
Si fa notte.
E il "piccolo uomo" è li seduto.
Ha creato l'evento, ha portato tanti amici...
Il piccolo uomo guarda la piccola luna.
Emozionato, concitato, frastornato... La fissa attento, limitando i suoi respiri e cercando di carpirne i segreti.



Il cielo non è limpido.
Come spesso capita in Brianza, un impenetrabile strato di foschia copre tutto quello che ci sta sopra, davanti o sotto.
Qualcuno urla:"Eccola" e punta lontano il dito verso l'orizzonte.
Io mica vedo niente!!
Guardo attentamente, mi concentro...
Forse forse...No...Non vedo nulla.
Altri guardano nella stessa direzione e dicono:"Si, eccola"....
Mi sembra di vivere un momento di "suggestione di gruppo".
Poi la vedo anche io.
Lontana, piccola, slavata, quasi impercettibile...
Una luna un pò rossiccia.
Cosa è sta merda?!?!

Sarebbe dovuta essere così, invece era una vera merda!



La luna compie il suo viaggio nel cielo apparendo sempre anemica, patetica e inutile.
Siamo stanchi, siamo delusi.
Partiamo per ridiscendere.
La magia avviene quando siamo sul sentiero in mezzo al bosco.
Una luna più vicina e ingombrante si sveste del sole che l'ha nascosta.
Si mostra piano, dolce e sensuale.
E' ammaliante, ipnotica.
La guardo per brevi tratti e poi riparto a camminare.
Mi fermo a guardarla nuovamente.
Saliamo sulla terrazza dell'eremo con una birra in mano e scommettiamo tra noi quanto tempo avrebbe impiegato per spogliarsi del tutto.
...La luna ha bisogno dei suoi tempi!!
Fin che si mostra totale a noi, nella sua pienezza, nella sua perfetta imperfezione, nella sua fragilità.
Senza orpelli e artifizi, senza reflex o binocoli.
Si mostra nuda ai nostri occhi nudi.
Davvero bello!!
Il miracolo si è compiuto!!
Ma è stato un miracolo inaspettato.
Quanto, ormai delusi, scendevamo dal monte, abbiamo apprezzato a pieno ciò che non ci aspettavamo.

La normalità!

Ci salutiamo alla spiacciolata all'eremo.
Qualcuno parte in macchina, qualcuno scende a piedi.

Più volte mi son perso per scendere a Galbiate e anche questa volta le cose sono andate così.
Camminando, in cuor mio già sapevo, già ero consapevole...
Arrivati ad un balcone panoramico vedo alcuni giovani tamarri che guardano la luna e bevono birra mentre ascoltano musica ad alto volume. Chiedo loro di indicarmi il sentiero per Galbiate.
I tali mi dicono di scendere dalla scalinata.
Effettivamente vedo un segnavia cai che indica la destinazione dove dobbiamo andare.
La cosa mi fa ben sperare.
Scendiamo e arriviamo nella zona del museo archeologico del monte Barro.
Nell'erba un rospo saltella lieto.
E' buio e perdiamo il sentiero.
Sento un vociare e mi appare, affianco ad una casa, un giovine.
Gli chiedo informazioni sulla direzione da prendere, mi dice di scendere verso il basso, verso una griglia....
Proseguiamo...
Neanche 10 metri e ci imbattiamo in una tenda.
Mi avvicino e dall'apertura saltano fuori 4 teste.
Son dei ragazzini.

Non so cosa stessero prendendo, ma era decisamente roba buona.

Uno di loro prende coraggio e di dice: "Salve"... Tra me e me penso...Salve lo dirai poi a tua nonna!!
Il tale voleva essere educato, non sapeva che mal tollero chi mi da del lei.
Ma quello è un problema mio, mio e del mio dover fare i conti con la mia età anagrafica...

...Ciao rispondo io in modo sgargiante...
:"Scusate, per Galbiate devo scendere?!?

La scena è esilarante!!

Una testa dice :"No, no",
la testa dietro questa afferma:" no! Non per di qua perlomeno",
la testa dietro esclama :"No..beh...non ora"!!

Son confuso, seriamente confuso e dico un pò scocciato:

"Ma un tizio poco fa mi ha detto che il sentiero era di qua".

Uno dei 4 prende coraggio e dice: "no, si è sbagliato!! Se ci fosse un sentiero per Galbiate noi lo sapremmo".

Son disarmato!!

Mi arrendo al buio, alla stanchezza e all'evidente stato di semincoscienza dei 4.
Riprendiamo la strada dell'andata, risaliamo sino alla terrazza panoramica e rincontriamo gli stessi giovani tamarri a cui mezz'ora prima avevamo chiesto indicazioni.

Ci guardano e scoppiano a ridere.
Uno di loro urla all'amico affianco:"Oh..ma sono i tizi di prima"!!

Come se fossimo sordi....

Comincia la nostra discesa dalla strada asfaltata.
Una lunga, eterna e divertente discesa.
Ogni tanto passano delle macchine.
Sono i giovani tamarri di prima.
Provo a chiedere un passaggio: infine basterebbe che portassero uno di noi alla macchina affichè possa risalire e recuperare tutti.
Mi pianto in mezzo a strada, mi sbraccio, urlo...

Macchè!! Neanche uno si è fermato.
Ci han deriso e schernito...

Sti drogati di merda!!!

Arriviamo alle macchine che siamo in uno stato di semitrance.
E' stata una discesa folle!!
Completamente bizzarra!!
Prendo la macchina e parto verso casa contento.
Non ricordo a che ora mi son riuscito a mettere a letto.

La sopresa sta nell'inaspettato!!!
La sopresa sta nei miracoli!!!



W LA LUNA!!!
W I MIRACOLI!!!
W I CARANESI!!!
W IL PICCOLO UOMO DELLE GRANDI PIANURE!!!
W IL PRESIDENTE!!!

ABBASSO LE DROGHE!!

Danielo

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