giovedì 30 agosto 2018

Neve fresca sotto il sole di agosto - Traversata Carate-Bignami


Su una cosa siamo tutti d’accordo: le nostre montagne sono una meraviglia. E anche se bisogna svegliarsi prima delle 6 di domenica ne vale assolutamente la pena

Così, decisa la meta, il gruppo sparuto di muli che già era tornato dalle ferie islandesi, marocchine, thailandesi (il giorno prima!!), greche o anche solo italiane è partito verso la Valmalenco per esplorare luoghi in cui nessuno era stato. 

Ci ha accolto una temperatura glaciale di 5 gradi massimo a 2000 metri d’altezza, in località Campomoro. Glaciale era pure la signora del rifugio che si era svegliata “sverza” come si dice dalle nostre parti oppure aveva semplicemente il caratteraccio delle valli, la quale ci ha rifilato i nostri dovuti caffè e un panino alla bresaola.
 

Superato il muro (letterale) di una diga siamo risaliti al rifugio Bignami accompagnati dagli aneddoti di Paolino (leggete questo per esempio sulla proporzione tra due dita della mano e la lunghezza del pene adulto: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3739592/).

La salita fino alla Forca di Fellaria è passata senza che nemmeno ce accorgessimo. La brezza fresca non ha smesso di accompagnarci anche sotto il sole che iniziava a scaldarci un po’ ... in altre stagioni ci saremmo sciolti in un batter d'occhio!

Una volta al passo già a quota 2850, neanche il tempo di far merenda che c'era chi fremeva dalla voglia di andare più su, fino alla cima del Sasso Moro. 

Effettivamente perché fermarsi solo lì? Si prevedeva un ulteriore dislivello di soli 300 metri.

Allora il gruppo si è diviso, tra chi ha preferito andare direttamente al rifugio Carate e chi ha tentato la cima. Solo tentato, perchè da lì in poi erano solo sassi, sassolini e sassoni, fino a un certo punto in cui non c’erano più nemmeno gli ometti che segnavano il sentiero...

Comunque, la salita riservava bellezze inaspettate qualche metro più sopra: un laghetto in cui si specchiava il cielo, la vista di un altro laghetto azzurrissimo, la neve appena scesa la notte prima e del simpatico ghiaccio pendente. 


Alla fine siamo arrivati sull’anticima che comunque era a una rispettabilissima quota di 3070 o simili. Il Sasso Moro era solo un filo più alto, poco più in là e in realtà bellissimo da guardare perché con la luce che c’era a mezzogiorno sembrava un mostro di fango che urlava contro le piste da sci della Valmalenco...


Una temperatura gelida (ma tutto è relativo, visto che qualcuno era in maglietta e pantaloncini), circondati dal Bernina da un lato e sul Disgrazia dall’altro... bellissimo!


E poi via giù di corsa per raggiungere gli altri 3... e al rifugio abbiamo pure trovato altri due muli in gita ! Per la serie... il mondo è piccolo, la Mula è grande !


In conclusione:
W la Mula
W il presidente
W la montagna 
W la libertà

A presto
Silvia con Davide,Drummin,Federica,Paolino,Stefano

Il percorso completo: http://www.paesidivaltellina.it/forcafellaria/index.htm

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