martedì 17 febbraio 2015

15/02/2015 - LA MULA IN BIANCO...


E' sabato sera, piove da tutto il giorno e le previsioni per l'indomani non sono migliori...chi scrive è fuori con due amici a bersi una birra, convinto che questo weekend, sportivamente parlando, sia ormai perso.

E invece...la M.U.L.A colpisce quando meno te l'aspetti! La proposta di Danielo (domani ci spariamo il due mani!) arriva malandrina su Facebook a bocce quasi ferme. Scoprirò poi che all'origine di questa idea malata c'è il Fra, il quale, sapendo come colpire Danielo nell'orgoglio, l'ha provocato nel modo più efficace!
E così, ecco che domenica mattina alle otto-e-zero-sette (grazie Dani per avermi concesso ben sei minuti in più del solito) l'intrepido trio composto dal Fra Navoni, Danielo e Pietro, azionati i tergicristallo, parte dal Paolo VI in direzione Ballabio, Valsassina.
Durante il viaggio emerge qualche dubbio in merito all'opportunità dell'uscita, ma viene subito fugato dall'ottimismo del Fra che ci fa pregustare la bellezza del camminare nel bosco sotto la neve.

Arrivati in valle, chiediamo inutilmente a un villico indicazioni per il sentiero (abito qui da una settimana...) così ripieghiamo in un'edicola dove Danielo si becca la paternale della padrona che, vedendolo in scarpette da trekking, cerca di dissuaderlo paventando recuperi con il soccorso alpino ed altri disastri... Però il Dani ci sa fare e riesce ad ottenere le informazioni che ci servono.
Finalmente parcheggiamo e, calzati scarponi e ghette, ci mettiamo in marcia!
Sono le 9.30 e inizia a fioccare pesantemente...Il sentiero numero 34 all'inizio è largo e sale dolcemente nel bosco...ultimato il rapido appello, senza bisogno di dircelo saliamo per un lungo tratto in meditativo silenzio, in compagnia dei nostri pensieri, col fruscio dei nostri passi frammisto a quello degli alberi che di tanto in tanto scaricano la neve accumulatasi sui rami. A tratti, il vento porta fino a noi il suono delle campane giù in valle...
Intanto il sentiero si stringe, la neve sembra aumentare ma non ci preoccupiamo più di tanto: siamo attrezzati!
Già, ma si può essere attrezzati per una neve che, comunque la si affronti, ti fa sprofondare fino alla vita ed anche di più?!
Ci alterniamo ad aprire la via e, manco a farlo apposta, ad un certo punto ecco che, come da miglior tradizione Mula, la traccia punta in verticale verso il cielo!! 

E' qui che la Mula mostra la sua tecnica sopraffina: Danielo prima di appoggiare il piede schiaccia la neve con le mani, Fra con passo sicuro e bacchette incide orme ben definite, Pietro spala la neve più superficiale con la picca per ridurre i cm (o metri?) di affondo e ci si tuffa come a nuoto... insomma, le proviamo tutte e alla fine, bagnati fradici ed anche piuttosto intirizziti, giungiamo in vista di una graziosa baita chiamata "Bivacco Emanuela".
Inutile specificare che il meditativo silenzio di cui sopra è andato a farsi benedire già da un pezzo!
Entriamo nel bivacco e..."la Mula è stata qui!" (citazione liberamente tratta dal Liga, anche se nel suo caso era Kay ...): troviamo il nostro adesivo sulla parete dietro la porta d'ingresso e ci sentiamo un po' a casa! 
Prima di decidere qualsiasi cosa facciamo merenda: sono le 11.30 e abbiamo bisogno di energie dopo la pazzesca nuota...ehm...scalata.
Cerchiamo di fare il punto con la cartina del Fra ma abbiamo evidenti problemi di orientamento...nemmeno con la bussola, che pare impazzita pure lei, si riesce ad essere sicuri riguardo la via da prendere...
Alla fine individuiamo il percorso ma la nevicata non accenna a diminuire e la via per la cresta, che diventa ferrata, è sconsigliata con queste condizioni meteo.
Optiamo così per banchettare e ridiscendere a valle!! La discesa però non è affatto banale! Infatti, in meno di un'ora le nostre tracce (e che tracce!) sono quasi del tutto coperte e si sprofonda più di prima! 
A turno precipitiamo in voragini che si aprono sotto i nostri piedi: il Fra a un certo punto fa una scivolata che per poco non causa una slavina!! Allunghiamo un po' il passo, siamo sempre più fradici ma anche molto soddisfatti perché, malgrado le premesse, è venuta fuori una bellissima gita: il bosco continua ad essere meraviglioso, gli alberi si scuotono la neve di dosso...
Facciamo qualche foto ed in breve arriviamo in vista del paese...la macchina è presto guadagnata!!

E' in questo momento che arriva provvidenziale l'invito della mula Barbara che, insieme ad altri amici, ci accoglie a casa sua per condividere una merenda, fornendoci anche dei pantaloni asciutti! Grazie Barbara!!!
E' questa la Mula: gite, non sempre organizzate, a volte inaspettate, sempre avventurose, e tanta amicizia, tanta gratuità!

Se da una giornata senza aspettative è venuta fuori una domenica come questa è grazie alle persone che l'hanno popolata, dandole colore e calore. Poi certo, la voglia di fare un po' di fatica ci deve essere...Qualcuno scrisse che il mondo si divide fra "quelli che partono e quelli che restano a casa": noi vogliamo partire!

Ciao Muli!!!

Pietro

4 commenti:

  1. Ciao Daniele,
    ti invitiamo a cliccare "mi piace" sulla fanPage di facebook della M.U.L.A.
    dove proponiamo le nostre uscite.
    Se non hai facebook poi scriverci il tuo indirizzo mail via posta privata all'
    indirizzo lamula2013@gmail.com così da poterti contattare.
    Ciao

    RispondiElimina