lunedì 12 ottobre 2020

LA RICETTA PER LA CASTAGNATA PERFETTA

 LA RICETTA PER LA CASTAGNATA PERFETTA (Domenica 11 ottobre 2020, Castagnomulata)

Rientro a casa dopo la Castagnomulata 2020 con due sacchi stracolmi di castagne, le svuoto in una grande ciotola e posiziono il tutto sul tavolo della cucina. Alla vista del malloppo, la mia coinqui (Marina) scoppia a ridere e mi chiede che cosa ne dobbiamo fare; bofonchio una risposta, cercando di scaricare la responsabilità su Clara, ma poi corro subito a googlare “ricette con le castagne” per porre rimedio alla situazione.


Ma facciamo un passo indietro.

Il tutto ha avuto inizio stamattina al Santuario di Lezzeno (Bellano), dove ci siamo ritrovati in numero ristretto, dopo che gli organizzatori hanno dovuto lottare per giorni tra il desiderio di includere più persone possibile e la necessità di rispettare il volere di Giuseppi.


Da lì ci siamo incamminati verso il bosco di castani: un primo gruppo di persone, in pieno stile Mula, ha subito raggiunto la vetta, perché – si sa – in cima le castagne sono più grosse; un altro gruppo, capeggiato da Cristina, ha preferito invece addentrarsi nelle zone più anguste per arrivare “là dove gli anziani non osano”.



Al termine della raccolta, con le borse piene di castagne, ci siamo diretti nella bellissima casa di Piter – uomo tutto d’un pezzo – che ci ha accolti con immensa gentilezza e generosità: nel suo magnifico giardino affacciato sul lago di Lecco è stato allestito il “Banchetto degli Dei”, super pranzo all’insegna della massima condivisione (ma anche del buonsenso).


Così recuperate le energie, è venuto il momento di battezzare i nuovi Muli – per mezzo di un segno della croce in fronte con gel igienizzante (sic!) –, e di premiare i tre eroi che sono riusciti a trovare i tesori accuratamente nascosti nel bosco.


A quel punto, Danielo ha sentito il richiamo della musica e ha pensato bene di coinvolgerci tutti. La formazione era la seguente: alla chitarra il mitico e instancabile Filippo, armonica a bocca dell’artista poliedrico Andrea, voce solista e all’occorenza chitarrista Danielo, coro polifonico dell’alta Brianza e qualche voce fuori dal coro. Miglior performance la sigla di Dragonball Z in versione neomelodica, miglior cantante non protagonista la rapper Marta.

La piccola Matilde deve aver pensato che siamo tutti pazzi, però sembrava comunque molto contenta.



La giornata si è quindi conclusa con la “Merenda degli Dei”, a base di caldarroste e vin brulé di altissimo livello, nonché con un selfie di gruppo per i followerz in perfetto stile Denis (rigorosamente con mascherina).


Se osservo allora nuovamente la ciotola ricolma di castagne, mi rendo conto che per me rappresenta molto di più di un semplice ingombro: è la metafora perfetta per ricordare e raccontare la ricchezza di una splendida giornata passata in compagnia.

Grazie a tutti!

Giulia Corbi

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