Il primo giorno dell’anno ricevo un messaggio di Fra navoni
con scritto: tieniti libero il 6 gennaio!
Non mi ha dato spiegazioni! io comunque accetto la proposta
alla cieca che arriverà poi due giorni prima dell’uscita e che sarà al rif. Gherardi in val Taleggio!
Sant’antero in queste vacanze invernali ha fatto del suo
meglio imbiancando le nostre valli, ed anche il week del 6 gennaio non vuole
cessare la sua opera.
Siamo quindi dubbiosi sul da farsi, ma essendo devoti ai
nostri santi (non solo s. antero) decidiamo di andare a camminare lo stesso nonostante
il meteo previsto non fosse dei migliori.
Le donne ovviamente mancano tutte in quanto ancora assonnate
dalla lunga notte passata a distribuire dolci o carbone ai bambini.
Gli ometti invece sono tutti presi a rubare i dolci ai
bambini e quindi l’affluenza della Mula questa volta scarseggia!
Siamo quindi solo io fra e dani che alle 8 partiamo da cernusco
beach.
Appena prima di parcheggiare in località Pizzino veniamo
fermati da una vecchia che ci si avvicina con fare losco…sembrava quasi ci
volesse vendere del fumo…
Invece voleva solo vendere le robe della sua locanda…panini,
taglieri, vino….dicendoci che poi per il prezzo ci saremmo messi d’accordo più tardi!
Noi tre impauriti rifiutiamo l’offerta ed andiamo avanti alla ricerca del parcheggio.
Noi tre impauriti rifiutiamo l’offerta ed andiamo avanti alla ricerca del parcheggio.
La vecchia ci aveva detto anche una bugia: dovete pagare il
ticket per passare e parcheggiare! Meno male che un villico ci ha riportato
sulla retta via.
Ma torniamo a noi...
Parcheggiamo in località Pizzino, ci cambiamo e ci
incamminiamo lungo la strada.
I santi ancora una volta ci ascoltano: non piove!
L’asfalto piano a piano viene sostituito dal manto della neve…
L’asfalto piano a piano viene sostituito dal manto della neve…
Arriviamo ad un bivio che ci fa venire in mente l’ultima
volta che noi tre con altri amici eravamo andati al rif. gherardi, molti anni
fa per una ciaspolata notturna.
Decidiamo quindi di ripercorrere lo stesso sentiero che avevamo fatto allora invece che proseguire sulla strada innevata.
Decidiamo quindi di ripercorrere lo stesso sentiero che avevamo fatto allora invece che proseguire sulla strada innevata.
Procediamo con passo abbastanza tranquillo…io davanti e
dietro fra e dani che li lascio chiacchierare in quanto avevo un bel mal di
gola e facevo un po’ di fatica.
Dani attacca l'adesivo della Mula in quanto non credo fosse mai venuta in questa zona!
Incomincia a piovere!:(
Proviamo a resistere sotto la pioggia ma dopo un po’ aumenta
troppo e ci costringe ad indossare i nostri gusci tecnici!
Come dice Danielo…ogni volta che lo indossi ammortizzi un po’
il costo!:D
Continuiamo a camminare seguendo le tracce nella neve.
La pioggia alzandoci di quota incomincia a mischiarsi e
scende giù acqua e neve.
Speranzosi che presto avremmo camminato sotto la neve.
Scolliniamo ed intravediamo il rifugio; la nostra speranza
di neve viene smontata quasi subito.:(
Volevamo quasi lasciare li gli zaini al Gherardi e fare un
altro giretto prima di mangiare ma il profumino di brasato e polenta ci attira
troppo e quindi decidiamo di fermarci subito li.
Ci accoglie un allegro signore di crema: Paolino.
Siamo gli unici che quel giorno sono arrivati al rifugio ed
allora ci uniamo a mangiare con i gestori ed incominciamo a chiacchierare insieme.
Che abbuffata ragazzi!
Oltre al solito menù, patate a volontà, perchè come dicono i gestori la patata tira sempre!:D
anche con gli amari non abbiamo scherzato!:D
Meno male che dovevamo smaltire tutta la fogna mangiata nelle festività natalizie…
Oltre al solito menù, patate a volontà, perchè come dicono i gestori la patata tira sempre!:D
anche con gli amari non abbiamo scherzato!:D
Meno male che dovevamo smaltire tutta la fogna mangiata nelle festività natalizie…
Non abbiamo fretta di andare via e rimaniamo a parlare a
lungo con il sig. Paolino che ci aveva accolto!
Un bel personaggio!
Un bel personaggio!
Noi ovviamente abbiamo pubblicizzato a tutti la MULA.
Succede poi una mezza carrambata: scopriamo che una ragazza che gestisce il rifugio, volontaria dell'associazione “Matogrosso” conosce Tullia, una nostra parente di isolaccia con la quale si sono conosciute in Perù dove fanno volontariato.
Dopo questa simpatica cosa decidiamo di incamminarci per la
strada del ritorno…anzi no…non ci incamminiamo.
Danielo ha portato con sé 3 sottoculi.
Ci facciamo praticamene metà della discesa tutta con il
sottoculo. Come tornare bambini!
Capiamo che non è più il caso di usarli quando dani azzarda troppo e finisce sopra delle pietre bucando adirittura il sottoculo…
Proseguiamo quindi a piedi sino alla macchina dove arriviamo
con il buio della sera.
Avevamo tutti e tre le mutande completamente lavate!:D
Mi ci è voluta una luuuunga doccia per potermi riprendere dal
freddo!
Gran bel giorno della befana per noi!
Sfidando il meteo abbiamo scoperto nuovi paesaggi e nuove vie, e conosciuto nuova gente!D'altronde la Mula è anche questo!
W la Mula
W i suoi santi
W le mangiate al rifugio
W i sottoculo
Luca
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