lunedì 23 gennaio 2017

08.12.2016 - 45°53'17.9"N 9°28'26.4"E -Resegone-


Bene, NON ESISTE che un membro del CdA non sia mai giunto sulla vetta del Resegone: l’obiettivo della giornata era chiaro.


Vero Arianna?!????

Ritrovo al Parini alle 8:00, con sveglia all’alba del nuovo adepto Drummin’ proveniente da Motta Visconti (e lo scrive per farlo pesare.. dato che non si palesò alcuno prima delle 8:45 ad eccezione del Mottadelli). Si partì alle 9:15 con carovana di tre autoblindo attrezzate per affrontare la temibile strada del Morterone.
Grave errore però partire scaglionati!! Erny, in testa alla carovana, pensa bene di fermarsi ad un distributore dopo la svolta per Morterone, risultato: al punto di ritrovo convenuto (Forcella di Olino) non si vede nessuno. Telefoni fuori servizio ingenerano il panico dei presenti: che sia volato nel burrone nel tagliare una curva???
Il seguito della carovana decide quindi di proseguire per il ridente paese di Morterone, dove – nei pressi della piattaforma di atterraggio per elicotteri – si trova l’imbocco di un altro sentiero per la vetta, anche qui.. il deserto.. Dove sarà finita la macchina di Erny? (Ovviamente al punto di ritrovo convenuto,ma ci era arrivata DOPO pur essendo partita PRIMA..causa rifornimento!)
Dopo svariati tentativi poco felici di comunicare a mezzo telefono, avendo percepito una parola ogni 10, entrambe le brigate decidono di muoversi l’una verso l’altra. Si incontreranno quindi nei pressi del paese per decidere di partire comunque dalla Forcella di Olino: perché non allungare il percorso di quei 6 km quando le gambe dei muli hanno tanto bisogno di allenamento, dato il prolungato periodo di inattività (con esclusione della terza gamba di Luchino n.d.r.)?!
All’alba delle 10 finalmente si parte! Il percorso si presenta subito molto più impegnativo del previsto, le avvizzite gambe dei muli affondano in oltre un metro di foglie secche che, oltre a rendere estremamente più faticoso il lento incedere del plotone, confondono totalmente la traccia del sentiero. Solo il profuso utilizzo dell’indispensabile GPS del previdente Drummin’ renderà possibile proseguire verso la meta (:D).


Il camoscio avvistato dal alcuni (senza testimoni) però se la cavava benissimo anche senza, pur passando a pochi metri dal capanno del cacciatore, che forse si era appisolato dopo una probabile colazione alcolica per poi destarsi al passaggio dei muli, creando qualche preoccupazione.
Durante la salita ognuno sfodera il meglio di sé con arrampicate in free-style (il Gerva e Luchino.. che bara, facendosi aiutare da Marco! Mentre il Gerva rimane appeso sopra lo strapiombo a sprezzo della vita) e hobby pericolosi: la tuta alare di Paolino Mottarello..

Luca sostenuto dal Marco in aderenza su roccia

Gerva mostra a Luca come si fa!!


Qualcuno si attarda in quanto incapace di regolare l’altezza delle “nuovissime” racchette di Arianna



Tutte scuse!!! E lo sottolineano le pulsazioni del Drummin’ che improvvisamente – circondato dalle Mule – raggiungono la preoccupante soglia di 204 bpm (poverino, un anziano montanaro solitario si è trovato spiazzato di fronte ad una compagnia femminile di tale qualità).



La risalita prosegue e viene gradata ABO[1] considerate le avverse condizioni climatiche: ripetuti sbalzi termici di 35°C con venti gelidi oltre i 70km/h costringevano i muli a continue soste ancorate per adeguare l’abbigliamento. Il tempo di ascensione si prolungava dunque ma i muli raggiungevano comunque la vetta dopo sole 2h:30’.













Dopo le foto di rito è ora di PAPPARE!!! E qui il MITICO Paolino Mottadellino dà il meglio di sé!!!

Paolo Mottadelli

Alla PRIMA uscita si presenta con zaino caricato al 95% di qualsiasi genere di prelibatezze alimentari (salami, formaggi, torte, gallette, frutta secca, vino, caviale e champagne..) per la gioia generale.
Ma eccoci giunti al momento più sacro e solenne di tutta la giornata: I BATTESIMI MULESCHI!!!!!


Chiara-Brambilla-Fumagalli

Drummin’ Simo, con benedizione del raggio di sole..

Matteo Celva

(Zucco: aspirante alla carica di Presidente senza nemmeno aver ricevuto il battesimo..!!!)
Agli aspiranti muli non possiamo svelare la formula del rito mulesco, che deve rimanere un esoterico arcano conosciuto solo agli iniziati.


Chiara-Brambilla-Fumagalli si prodiga invano nel tentativo di esprimere al Terùn la profonda poesia del panorama brianzolo.

14:30 - Si inizia la discesa


Durante la discesa il Gerva cerca di intercettare il camoscio visto all’andata nel tentativo di mostrare al gruppo in cosa consista la pratica del dogging grazie anche alla collaborazione volontaria di Anna.


Nell’impossibilità di rintracciare il camoscio il Drummin’ si offre di farne le veci: offerta gentilmente declinata.
Si passa quindi alla fase Stoneface:


Ernesto è al settimo cielo alla scoperta di questo nuovo gioco. MAH!
Tra i nuovi giochi dei muli si organizzano anche svariati agguati tra le rocce armati di foglie secche, ricadute puntualmente sulla testa dei lanciatori. E RI-MAH!
I lanci di foglie ispirano però il video natalizio dedicato al nostro grandissimo Presidente. Rimarrà nella storia della Mula per sempre!!!!!

Ore 16:45 si giunge al punto di partenza. Drummin’ ha ormai le pulsazioni di un bradipo ibernato e il suo cervello ormai spento produce la foto che potete ammirare qui di seguito, scattata pretendendo che un Nokia 2730 potesse ritrarre il gruppo a più di 10 metri di distanza.



Fortunatamente la Mula è dotata di qualcuno che le foto le sa fare veramente, anche a costo di chiudere l’unica strada che collega Morterone al resto della civiltà.








..e tutti a casa!
GRAZIE MULAAAAAAAAA !!!!!!!!!!!!!
I nuovi adepti Drummin’ Simo e Chiara-Brambilla-Fumagalli



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