Bene, NON
ESISTE che un membro del CdA non sia mai giunto sulla vetta del Resegone:
l’obiettivo della giornata era chiaro.
Vero Arianna?!????
Ritrovo al
Parini alle 8:00, con sveglia all’alba del nuovo adepto Drummin’ proveniente da
Motta Visconti (e lo scrive per farlo pesare.. dato che non si palesò alcuno
prima delle 8:45 ad eccezione del Mottadelli). Si partì alle 9:15 con carovana
di tre autoblindo attrezzate per affrontare la temibile strada del Morterone.
Grave errore
però partire scaglionati!! Erny, in testa alla carovana, pensa bene di fermarsi
ad un distributore dopo la svolta per Morterone, risultato: al punto di ritrovo
convenuto (Forcella di Olino) non si vede nessuno. Telefoni fuori servizio
ingenerano il panico dei presenti: che sia volato nel burrone nel tagliare una
curva???
Il seguito
della carovana decide quindi di proseguire per il ridente paese di Morterone,
dove – nei pressi della piattaforma di atterraggio per elicotteri – si trova
l’imbocco di un altro sentiero per la vetta, anche qui.. il deserto.. Dove sarà
finita la macchina di Erny? (Ovviamente al punto di ritrovo convenuto,ma ci era
arrivata DOPO pur essendo partita PRIMA..causa rifornimento!)
Dopo
svariati tentativi poco felici di comunicare a mezzo telefono, avendo percepito
una parola ogni 10, entrambe le brigate decidono di muoversi l’una verso
l’altra. Si incontreranno quindi nei pressi del paese per decidere di partire
comunque dalla Forcella di Olino: perché non allungare il percorso di quei 6 km
quando le gambe dei muli hanno tanto bisogno di allenamento, dato il prolungato
periodo di inattività (con esclusione della terza gamba di Luchino n.d.r.)?!
All’alba
delle 10 finalmente si parte! Il percorso si presenta subito molto più impegnativo
del previsto, le avvizzite gambe dei muli affondano in oltre un metro di foglie
secche che, oltre a rendere estremamente più faticoso il lento incedere del
plotone, confondono totalmente la traccia del sentiero. Solo il profuso
utilizzo dell’indispensabile GPS del previdente Drummin’ renderà possibile
proseguire verso la meta (:D).
Il camoscio
avvistato dal alcuni (senza testimoni) però se la cavava benissimo anche senza,
pur passando a pochi metri dal capanno del cacciatore, che forse si era appisolato
dopo una probabile colazione alcolica per poi destarsi al passaggio dei muli,
creando qualche preoccupazione.
Durante la
salita ognuno sfodera il meglio di sé con arrampicate in free-style (il Gerva e
Luchino.. che bara, facendosi aiutare da Marco! Mentre il Gerva rimane appeso
sopra lo strapiombo a sprezzo della vita) e hobby pericolosi: la tuta alare di
Paolino Mottarello..
Luca sostenuto dal Marco in aderenza su roccia |
Gerva mostra a Luca come si fa!! |
Qualcuno si
attarda in quanto incapace di regolare l’altezza delle “nuovissime” racchette di
Arianna
Tutte scuse!!! E lo sottolineano le pulsazioni del
Drummin’ che improvvisamente – circondato dalle Mule – raggiungono la
preoccupante soglia di 204 bpm (poverino, un anziano montanaro solitario si è
trovato spiazzato di fronte ad una compagnia femminile di tale qualità).
La risalita
prosegue e viene gradata ABO[1]
considerate le avverse condizioni climatiche: ripetuti sbalzi termici di 35°C
con venti gelidi oltre i 70km/h costringevano i muli a continue soste ancorate
per adeguare l’abbigliamento. Il tempo di ascensione si prolungava dunque ma i
muli raggiungevano comunque la vetta dopo sole 2h:30’.
Dopo le foto
di rito è ora di PAPPARE!!! E qui il
MITICO Paolino Mottadellino dà il meglio di sé!!!
Paolo Mottadelli |
Alla PRIMA uscita si presenta con zaino
caricato al 95% di qualsiasi genere di prelibatezze alimentari (salami,
formaggi, torte, gallette, frutta secca, vino, caviale e champagne..) per la
gioia generale.
Ma eccoci
giunti al momento più sacro e solenne di tutta la giornata: I BATTESIMI MULESCHI!!!!!
Chiara-Brambilla-Fumagalli |
Drummin’ Simo, con benedizione del raggio di sole.. |
Matteo Celva |
(Zucco: aspirante
alla carica di Presidente senza nemmeno aver ricevuto il battesimo..!!!)
Agli
aspiranti muli non possiamo svelare la formula del rito mulesco, che deve
rimanere un esoterico arcano conosciuto solo agli iniziati.
Chiara-Brambilla-Fumagalli
si prodiga invano nel tentativo di esprimere al Terùn la profonda poesia del
panorama brianzolo.
14:30 - Si
inizia la discesa
Durante la
discesa il Gerva cerca di intercettare il camoscio visto all’andata nel
tentativo di mostrare al gruppo in cosa consista la pratica del dogging grazie
anche alla collaborazione volontaria di Anna.
Nell’impossibilità
di rintracciare il camoscio il Drummin’ si offre di farne le veci: offerta
gentilmente declinata.
Si passa
quindi alla fase Stoneface:
Ernesto è al
settimo cielo alla scoperta di questo nuovo gioco. MAH!
Tra i nuovi
giochi dei muli si organizzano anche svariati agguati tra le rocce armati di
foglie secche, ricadute puntualmente sulla testa dei lanciatori. E RI-MAH!
I lanci di
foglie ispirano però il video natalizio dedicato al nostro grandissimo
Presidente. Rimarrà nella storia della Mula per sempre!!!!!
Ore 16:45 si
giunge al punto di partenza. Drummin’ ha ormai le pulsazioni di un bradipo
ibernato e il suo cervello ormai spento produce la foto che potete ammirare qui
di seguito, scattata pretendendo che un Nokia 2730 potesse ritrarre il gruppo a
più di 10 metri di distanza.
Fortunatamente
la Mula è dotata di qualcuno che le foto le sa fare veramente, anche a costo di
chiudere l’unica strada che collega Morterone al resto della civiltà.
..e tutti a
casa!
GRAZIE
MULAAAAAAAAA !!!!!!!!!!!!!
I nuovi
adepti Drummin’ Simo e Chiara-Brambilla-Fumagalli
Nessun commento:
Posta un commento