mercoledì 13 luglio 2022

DuegiorniMula2022

Non c'è cosa più bella che andare in montagna con gli amici.

Partiamo alla due giorni della Mula con questa frase in testa.

Grazie a Luigino Airoldi ed alla sua citazione che abbiamo fatto stampare sulle nostre bellissime magliette.


Perché dopo 3 anni di assenza causa covid, avevamo veramente tanta voglia della DuegiorniMula con gli amici!

E così è stato!!!

C’è chi è partito alle 5 del mattino dalla Lombardia e chi invece, più comodo (e forse più saggio), ha deciso di partire alla sera prima per dormire a Madonna di Campiglio.

Ci troviamo al parcheggio di Vallesinella alle 8.45; c’è chi arriva puntuale e chi arriva in ritardo ... non facciamo nomi…:D

Arrivati tutti, facciamo l’appello! Siamo in 39 Muli: molti volti conosciuti ma anche alcuni volti nuovi.

Perché la Mula è di tutti e per tutti!
Partiamo quindi in direzione del Rifugio Brentei.

Incominciamo a camminare sotto la calda giornata. Il sentiero inizialmente passa nel bosco e la caldazza si fa sentire.

Dopo averlo superato la valle si apre, ed una leggera brezza ci allieta la giornata.



Il gruppone si spacchetta un po’, ma arriviamo tutti al rifugio Brentei dove in origine dovevamo dormire ma poi, per “problemi di comunicazione”, abbiamo dovuto cambiare meta.

Dovevamo dormire qui anche perché in inverno alcuni di noi, vedendo la trasmissione Dmax “Falegnami ad alta quota”, hanno visto la ristrutturazione di questo bellissimo rifugio da parte della famiglia Kurz (falegnami).


Il paesaggio è favoloso, incastonato tra le dolomiti con un bellissimo cielo azzurro; cosa chiedere di più?


Si fa quindi pausa pranzo e si beve una meritata birra!

Ci svacchiamo nel prato: si da inizio al banchetto degli Dei..

Passa ogni tipo di cibo; si mischiano ed invertono i gusti: dolce salato…salato dolce…in pieno stile Mula.


Ma oggi è anche il compleanno di Luca e Daniele, ed allora, insieme a Laura che ha compiuto gli anni il giorno prima, offrono a tutti 3 bottiglie di amari. Partono quindi vari giri di cicchetti…

Si fa poi un gioco per i festeggiati e per i nuovi arrivati, e si immortala una tradizione della due giorni: il riposino del Bolla!!



Verso le 14:45 riprendiamo il cammino verso il rifugio Pedrotti dove dormiremo.

Il sentiero si sviluppa lungo tutta la valle, dove in fondo troveremo qualche piccolo passaggio con qualche catena da superare.

 


Arrivati alla forcella vediamo il rifugio che ci aspetta incastonato tra le dolomiti.


Ci aspettano anche le immancabili birre che berremo in compagnia del tramonto.






Ne approfittiamo per fare una bella foto di gruppo, anche con il drone di Anna&Gerva.




Alle 19 si cena! Scelta tra 3 primi 3 secondi e 3 dolci. Tutto molto buono!!

La serata scorre piacevolmente tra chiacchiere e canti.


Video Canto al rifugio: quel mazzolin di fiori

Video Canto al rifugio: il galletto


Siamo stranamente abbastanza intonati! Vengono a cantare con noi anche gente di altri tavoli.

Ma poi succede l’inimmaginabile: Daniele vede Gio Kurz della serie dmax "Falegnami ad alta quota" nella sala a fianco; si emoziona anche un po’, e va a farsi fare una foto con lui.




Continuiamo la serata con vari canti e poi Gio Kurz entra in sala con una grappa e 10 bicchieri ed esclama: caxxo  quanti siete?!
Beviamo quindi insieme a lui e brindiamo al “Supremo” (il papà Kurz presente nella trasmissione).

Il Supremo





video: Gio Kurz

Prima di andare a dormire progettiamo gli itinerari del giorno dopo.

Ci divideremo in 2 gruppi: uno andrà a fare la ferrata delle bocchette centrali, mentre l’altro riprenderà il sentiero del ritorno verso il Rifugio Brentei.

Avremo due radioline per tenerci aggiornati sui vari spostamenti.

E’ una notte agitata… il pensiero della sveglia non mi fa dormire bene.

Il cellulare suona ancora presto: sono le 5:30!

Ci si prepara in silenzio per non svegliare gli altri, ognuno con il proprio ritmo e le proprie abitudini.

La sveglia presto ci regala però un’alba da togliere il fiato: usciamo quindi ad ammirarla ed a gustare il momento in (quasi) silenzio. Molta gente del rifugio era infatti già sveglia e pronta a partire per fare vie o ferrate.





Colazioniamo e partiamo in direzione delle bocchette centrali.


(io a questo punto racconto solo la parte della mia giornata, spero che qualcun altro scriverà la sua parte:D)

L’inizio, come spesso accade in ferrata, è un pochino da selezione naturale ed il Bolla esclama: speriamo che non sia tutta così..:D


Dopo un primo tratto leggermente impegnativo la ferrata è piacevole, mai difficile e molto panoramica che sfrutta le caratteristiche cenge per collegare le varie vallate rimanendo in quota.


Dopo ca 3 ore arriviamo alla bocchetta delle armi dove vediamo il rifugio Alimonta in fondo alla valle, e salutiamo Ernesto e Beatrice che decidono di andare a fare le bocchette alte, un'altra ferrata che collega la bocchetta delle armi alla bocca di Tuckett. Molto bella e panoramica anche questa.


Arrivati al rifugio tiriamo fuori salamini e formaggi e ci facciamo un mini-aperitivo.

Incominciano a raggiungerci i primi Muli che hanno deciso di venire all’Alimonta invece che andare al Rifugio Tuckett.

Fanno in tempo a fare una foto al 2° riposino del Bolla..:D




Un gruppetto di noi vorrebbe provare a fare il sentiero attrezzato Sosat, pensando che fosse una variante facile e soprattutto corta; il rifugista invece ci dice che è una ferrata vera e propria e che dura 3 ore e mezza.

Sentito questo, anche se un po’ dubbiosi, ci imbraghiamo subito e partiamo in direzione della nuova ferrata.

Nella discesa che porta al suo attacco vediamo altri piccoli gruppetti di muli che stanno salendo all’Alimonta.

La ferrata Sosat si dimostrerà  essere più tecnica del previsto e viene apprezzata molto da tutti noi.

Sono quei piccoli passaggini che ti fanno venire un po’ di adrenalina in corpo e che ti gasano al loro passaggio.

D'altronde la montagna è fatta anche di questo, e non solo di camminate.

La ricerca del di più, di alzare l’asticella, di piccoli brividi che ti fanno apprezzare molto di più quello che stai facendo. Sempre con coscienza, attenzione e sicurezza.


Finita la ferrata sosat, dopo ca 2.30 ore arriviamo al rifugio tuckett dove troviamo un piccolo gruppetto di Muli che sta mangiando.

Loro, non essendo passati dal rifugio Alimonta, hanno deciso di venire al Tuckett a mangiare.

In attesa che finiscano di mangiare noi ci facciamo l’ennesima meritata birra.


L’altro gruppo sta invece già scendendo direttamente alle macchine e quindi, aspettato tutti, ci incamminiamo in discesa verso il parcheggio di Vallesinella.

Prima di scendere abbiamo sentito Ernesto e Bea che erano ancora alla forcella Tuckett.
Li avvisiamo che saremmo scesi.

Dopo ca 1 ora e mezza arriviamo a Vallesinella dove ci attendono gli altri che stavano riposando, mangiando e bevendo.

Io arrivo abbastanza affaticato alle macchine (sarà l’età….), ma soprattutto affamato.

Mi divoro un panino!

Ormai sono quasi le 17 e ci attende un bel viaggio per il rientro a casa e quindi pian piano tutti prediamo la via del ritorno in macchina.

Io, esausto, faccio guidare a Clara e mi addormento in macchina.



Arriviamo a casa alle 21:30, stanchi ma enormemente soddisfatti e carichi della DuegiorniMula.


Sono stati due giorni di panorami, di avventure, di bellezze, di amicizie e di scoperte (vero Giro???:-) )

Sono giornate che anno dopo anno ti ritrovi sempre a rifare perché ne vale sempre dannatamente la pena!

Ti stancano fisicamente ma ti ricaricano mentalmente.

 

Un grazie particolare a tutti gli organizzatori che si sono adoperati per organizzare e per gestire questo evento.

Perché dietro tanta bellezza c’è tanta organizzazione e responsabilità.

Viva la 7° DuegiorniMula

Viva gli organizzatori

Viva le birrette

Viva il Presidente


Luca


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