Di quando la Mula illuminò il monte Barro

Quel sabato pomeriggio prima di Natale i muli si trovarno alle pendici del monte Barro, pronti ad affrontare la salita e decisi ad illuminare quello spuntone solitario.

Appurate le ultime defezioni e recuperati i dispersi, partirono poco prima dell’imbrunire, addobati con: luci di Natale, starlite, palloncini lumnosi e accompagnati da una artistica riproduzione dell’arca dell’alleanza.

Dapprima poco si notava lo splendore dei 42 fiaccolari ma un bellissimo tramonto arrivò presto ad annunciare una coloratissima serata di compagnia su pei sei sentieri.

Tutti bardati per l'inverno, avevano ecceduto nella preghiera dei santi muleschi, provocando così una serata dalle temperature quasi primaverili. Qualcuno riuscì a ridurre l'abbigilamento ma le più luminose erano prigioniere della loro stessa devozione.

Lenta saliva in allegria la comitiva festante, l'obbiettivo malcelato era sovrastare le luci del Cornizzolo, per cui, quasi giunti alla cima, accesero lo rosso maleficio e il monte Barro quasi sembrava un volcano adirato.

Dopo un paio d'ore di lenta ascesa, sempre più vicini alla meta. varcarono le 4 cime che la natura aveva da offrire e giunti alla vetta, con spumante, panettone e dolcetti, festeggiarono la loro ultima conquista.

  

Molto più tempo si sarebbero voluti fermare per ammirare il panorama che la natura aveva da offir loro ma il vento era impetuoso e l'oste li aspettava impaziente.

Incominciò quindi la discesa, incontrarono una allegra famigliola e fecero loro dono di un po' dei loro colri.

La notte era molto buia e più volte si smarrirono per le vie di Gabliate ma senza timore ritrovarono la strada, pronti a gustare la meritata cena: polenta e brasato riempì le loro pance, poi canti, giochi, premi, battezzati e battezzanti.

Non le più luminose furon premiate ma le sorelle Ricci che più di tutte il tema avevan rispettato.

Nella speranza di replicar in futuro auguro a tutti un buon anno venturo.

Luca