giovedì 2 aprile 2015

Alpe Lendine (28/03/2015) Mont Blanc oh yeah!!!

Alpe Lendine (28/03/2015)
Mont Blanc oh yeah!!!

Ve lo dico subito: il titolo con il Monte Bianco non c'entra niente...eravamo in alta Valchiavenna, anzi in Vallespluga!  All'appello questa volta hanno risposto: 
Séverine da Nizza (alla sua prima uscita), Federica da Milano, Luchino, Danielo e Bod da Cernusco e naturalmente colui a cui è toccato in sorte questo articolo!

La partenza è fissata alle 7.00 da Cernusco Beach...per l'occasione il Mulabus della Fede si è trasformato in Mulataxi e così, recuperati tutti i membri della spedizione, verso le 7.30 siamo in pista!
Verso le 9 ci fermiamo in un baretto dalle parti di Verceia per fare colazione, permettere alle vesciche deboli di alleggerirsi e consentire ai gemelli Cambiaghi di dotarsi di panini...
Sono circa le 10 quando, dopo altri km e molti tornanti, arriviamo all'attacco del sentiero, nella piccola frazione di Olmo, sotto la chiesetta... che sole!!! maniche corte (c'è chi osa persino i pantaloncini!), crema solare e via!!! E' una salita di riscaldamento, lieve e graduale che ci porta dapprima a un gruppetto di baite di pietra e poi si insinua fra gli alberi risalendo diagonalmente il versante verso l'imboccatura della valle.

Per me è il bosco dei pensionati ma favorisce l'appello (compito del Bod) e la conversazione....rinvigorito dalla colazione al bar e dalla dormita fatta in macchina nel suo spazio autogestito, Danielo ne approfitta per fare gli onori di casa Mula a Sev....la strategia scelta da Danielo è la solita: sfottere i nuovi arrivati in ogni modo possibile, in questo caso sparando luoghi comuni e parole a caso su Francia e Francesi (tra cui, per l'appunto, Mont Blanc oh yeah)... ma Séverine non si lascia impressionare e, non solo gli dà poca soddisfazione, ma gli dà pure ragione!!

Intanto comincia la neve ma la pista rimane, tutto sommato, battuta. Saliamo all'ombra del bosco, le sommità degli alberi oscillano dolcemente nella brezza mattutina, in una danza che non necessita di ritmo per essere armonia.

Nei pressi dell'Alpe di Lendine, Danielo e Federica si esibiscono in uno scontro di wrestling in confronto al quale Rey Mysterio e The Undertaker impallidirebbero... Forza contro agilità, potenza verso tenacia... si discute ancora su chi abbia riportato la vittoria!

Arriviamo all'Alpe che è ormai ora di pranzo! Un segnale annuncia un lago ad oltre un'ora di cammino ma la neve è abbondante e senza ciaspole è difficile procedere oltre...
Attacchiamo l'adesivo Mula e ripariamo con una benda adesiva un cartello dondolante...

Finalmente scatta la ricerca di un posto dove mangiare! Abbiamo l'imbarazzo della scelta: c'è il sole, un gruppo di baite raccolte in una conca ai piedi di cime maestose...siamo soli, salvo un paio di escursionisti poco lontano. Trovata la nostra tana, banchettiamo!!! Non mancano mai il vino, la maionese, il toblerone, il ritter, il caffé dei Cambiaghi, la frutta secca della Fede....poi il riposo. Suono l'armonica, ci lanciamo nella neve oltre i parapetti giusto per il gusto di farlo... 

Si cerca la foto Mula ideale, ma la migliore è quella di Danielo che, volendo sembrare un comodino, pardon...un sasso, si piega a 90 con la maglietta Mula a coprirgli (finalmente) la linea del deretano con Séverine che minacciosa gli si avvicina da dietro armata di un obiettivo di dimensioni impressionanti. Per un attimo ho temuto il peggio....

Dopo il momento foto, in teoria, dovremmo ridiscendere...ma perché tornare da dove siamo venuti, soprattutto se per scendere si  può ancora salire?! Risaliamo il versante opposto in direzione di un sentiero alternativo che qualcuno di noi ha sicuramente studiato, e, dopo un piccolo guado in cui Séverine allaga i suoi scarponi e vari saliscendi nella neve fresca, arriviamo ad un nuovo alpeggio dove sostiamo alcuni minuti al sole e dove Dani inscena per noi una versione moderna della Passione.


Ci rimettiamo in cammino, il bosco ci riprende e, seguendo delle tracce false, ci troviamo leggermente fuori strada...il sentiero chissà dov'è! Ma la Mula sa sempre scegliere la strada migliore per istinto naturale (e forse anche grazie ai gps di cui sono dotati i nostri cellulari) e così scendiamo piano piano per un pendio quasi verticale disseminato di rami secchi, sassi e cespugli coperti dalla neve che ogni tanto si aprono sotto i nostri piedi in piccole voragini.....E' qui che Sev comincia impercettibilmente ad innervosirsi esprimendosi in eleganti francesismi che provocano l'ilarità generale! In breve però ritroviamo il sentiero ed agevolmente riguadagniamo il paese.

Al parcheggio siamo tutti piuttosto sporchi e conciati ma, banalità per banalità, anche questa volta molto contenti e soddisfatti della gita! "Da 8+" dice Dani. Sono d'accordo!
Il Mulabus, sapientemente pilotato dalla Fede, scende senza incertezze verso valle...qualcuno dorme schiantato dalla fatica, qualcuno chiacchiera, qualcuno cerca gli ultimi scampoli di sole fra i monti che sovrastano il Lario e così, ritrovata la pianura, ci disperdiamo fra Cernusco, Segrate, Milano....ognuno a casa propria, ma in comune le istantanee che, prima ancora delle nostre macchine fotografiche, ci sono rimaste stampate dentro.

Bravi a tutti e benvenuta Séverine, prima mula d'oltralpe!!!! Alla prossima!

Pietro

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