lunedì 1 settembre 2014

MuloLucano, sapore vero!!

E' con immensa gioia che mi appresto a narrare quanto accaduto codesta estate in quel della terra Lucana...

I progetti estivi prevedevano Mare, città d'arte, ignoranza, un pò di gnocca forse forse  se proprio proprio andava bene.
E allora mi chiedo come cazzo ho fatto a finire a dormire a 1500 metri per affrontare in mattinata la cima "serra del prete" quota 2100 metri s.l.d.m ubicata nell'altopiano del Pollino (terza vetta più alta della Calabria)


Ma cominciamo dagli inizi...
Il basic bus contava ben 4 muli fra le sue fila : riccardo re dei babbi da Milano e i  tre fondatori lucaBaroneBirra, daniPreteMancato e il giraffone bodini.



E' proprio quest'ultimo che , snobbando la gnocca e il tepore marittimo, ci ha spinti a prendere una strada irta consigliataci dal ciellino don Biagio di Matera per poi giungere dopo un' infinita serie di tornanti in una radura di cui non rimembro il nome, ma che per comodità chiamerò "La radura dei falò".
(una ricerca in internet mi ha mostrato il vero nome della piana... paino di ruggio)


La compagine si guardava intorno cercando posto riparato ove abusivamente piantar le tende, quando ad un certo punto ci si avvicina un tale poi rinominato Antonio che afferma : "Ma siete di cernusco sul naviglio?!?"
La fiancata del degno Basic bus aveva scritto a caratteri cubitali il nome della nostra città natale.
Incominciamo a discorrere con il villico che ci riferisce di aver vissuto a cernusco in giovine età e che a Pioltello gli rubarono la bici. (pioltellesi bastardi!!)
Gli chiediamo speranzosi se è cosa buona e giusta il piantar tenda nei dintorni senza turbare la sensibilità e i possedimenti dei villici locali.
Antonio ci si avvicina e con fare lucano afferma : "Amici miei, date retta a me... fate il cazzo che volete che tanto qua tutti fanno il cazzo che gli pare".... "Qua la gente butta la spazzatura e nessuno dice un cazzo, qua arrivano i soldoni a pioggia da Roma e i politici li fanno sparire.... Qua nessuno vede niente... Fate il cazzo che vi pare!!"

Rincuorati dalle parole del prode Antonio lo salutiamo e andiamo ad un piccolo baretto per consumare un caffè.
Li chiediamo al barrrista informazioni sulle ascensioni possibili in zona. Ci consiglia la "sella del prete". Gita stimata da lui fattibile in 6 ore di cammino.Ci avverte però distare attenti perchè molti si perdono a causa dei sentieri poco segnati e perdendosi muoiono.

Il barista, gentile, ci indica anche un luogo ove poter piantar le nostre tende a poche centinaia di metri dal suo locale.
Non indugiamo, affrontiamo una salitella sterrata   al cui fianco pascolano beate vacche da latte  e arriviamo in un dolce pianoro.
Non indugiamo e Richi, il Kevin Pirola dei picchetti inizia subito a martellare al fine di ancorare ben bene le tende al terreno, così che nulla, neanche un'improvvisa tromba d'aria notturna avrebbe potuto turbare il nostro sonno

.


Posate sapientemente le tende osserviamo la nostra meta dell'indomani dal nostro riparo notturno. Purtroppo la foto mostra più la maglia mula che la meta effettiva....


Bod e danielo si mettono in cucina.... Un misto di purea di patate con prosciuttazzo maionese e piselli e patatine.
La cena dei campioni!!!
Mangiare in alta quota è bellissimo!!



Precedentemente avevamo acceso un super falò con sterpaglia trovata nei dintorni. Ma i muli non basta!!!
No, cazzo!! Così una spedizione di intrepidi viene mandata ad una freddissima fontana per lavare il pentolame e tornando si ferma, approfittando del buoi, al baretto ormai chiuso, per rubare un ceppo di legna enorme!!!


Le serata vola serena e felice con canti e braulio!!
La compagine allieta gli animali del pollino con canti "desfrossiani", gucciniani, modenesi con chitarre, armoniche, diamoniche, maracas e tamburelli...
Ci si accorge della maestosità del cielo e delle stelle sul finire, quando, in un ritorno di coscienza paolotta si chiude la serata con canti sacri.


Il fuoco scema il suo calore e i canti prendono esempio dalla notte che si sta inoltrando...
E' ora di dormire!
E' ora del silenzio....


Ma prima.... Prima si urina sul fuoco!!! Non vogliamo mica che la Basilicata bruci a causa nostra!!!


Ci dividiamo nelle tende.
Il freddo arriva subdolo e crudele. Di tanto in tanto ci si sveglia a causa di principi di assideramento ad arti o piedi.
L'alba non è mai stata così desiderata....
E finalmente giunge benigna, ma nessuno vuole uscire dal proprio giaciglio per timore del freddo.


Ma non possiamo indugiare! La serra del prete ci attende.
Fatta colazione con caffè, nutella, miele, biscotti (la colazione degli dei!!!), partiamo.
Inizialmente seguiamo un sentierino che costeggia la destra orobica della valle, qui un vento cattivo ci rema contro spingendoci a pensare che la cattiva sorte si sia accanita su di noi.
Cerchiamo della segnaletica che possa condurci sulla retta via, ma non ne troviamo.
Seguiamo una stradina e arriviamo ad un inutile belvedere. Ci siamo persi!!
Ritorniamo sui nostri passi.
Ognuno guarda attentamente se vede un principio di sentiero. Tutti ne vediamo, ma tutti sembrano perdersi nel bosco....Ad un certo punto il buon Borghi scorge una via, la seguiamo, è quella corretta.
La strada è indicata da sassi ammucchiati.
Dopo aver superato il bosco saliamo decisi su quella che si dimostrerà essere la cresta di tutto il massiccio.
Saliamo rapidi e decisi. L'assenza di un sentiero e la conformazione rocciosa del monte non rendono però piacevole la salita e così anche la discesa.


Giungiamo in vetta. Vediamo il mar ionio nonostante un pò di foschia...
La M.U.L.A ha vinto un'altra sfida!!




Ci fermiamo mezzoretta per goderci il panorama e per banchettare frugalmente.
Riccardo ne approfitta per sfogare i suoi istinti primordiali e dona alle alte cime del POllino il suo sterco più pregiato, quello composto da cibo da campeggio e da giorni di astinenza da turca....






Riscendiamo rapidi come camosci calabresi. E' la prima volta che i M.U.L.I incontrano persone che salgono in vetta quanto loro sono sulla via del ritorno. ( di solito le ascese mula iniziano a orari imbarazzanti...)



In men che non si dica siamo alle tende e qua decidiamo di rifocillarci con dell'ottima pasta preparata dal mansueto Bodini.

La compagine non ha tempo da perdere.... Molta strada ci attende.
Smontiamo le tende, carichiamo il furgone e ripartiamo dando un'utlima occhiata a quella cima lucana vinta, consapevoli che la serata appena trascorsa ci ha regalato gioia ed emozioni inattese...

Un grande grazie agli amici che hanno condiviso questa avventura in meridione!!
A Bod, promotore di tale pazzia, a Luchino MuloVero, a Richi prezioso suonatore, Allo Stefanino Borghi al suo battesimo Mulesco, al Pietro che ci giuderà su cime francesi, al Mauro che ci porterà a zozze!!
Tre persone al loro battesimo Mulesco!!

M.U.L.A ... sempre di più, sempre più fighi, sempre più arditi


W la M.U.L.A
                                                                         W gli amici
                                                                          W lu pilu

                                                                               &
                                                                              che
                                                                      Walter Bonatti
                                                                      vegli su tutti noi

Dani








1 commento:

  1. Grande Dani!!!
    Bell'articolo...
    Attendiamo ora quello degli altri Muli!!!
    Luca

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