venerdì 11 luglio 2025

DUE GIORNI MULA 2025, RIF. VITTORIO SELLA. ANDATE TUTTI A CAGARE!!! (29 Presenti)

Lo vedo che entra dall'ingresso della porta del rifugio.
Entra sommesso con lo sguardo dritto e impassibile di chi ha fatto qualcosa di importante ma non vuole che nessuno lo sappia.
Procede spedito con gli occhi sornioni che guardano un pò tutto e un pò niente.
Il suo procedere verso il tavolo dov'era seduto sino a pochi minuti prima passa totalmente inosservato tra il vociare delle tavolate intente a finire la cena.
Ma io lo vedo!
Impassibile, per un istante, alza la mano e compone la V di vittoria alzando per un brevissimo istante il dito indice ed il dito medio della mano.
Lo fa guardando la sua amica Mandelli.
E allora capisco!

Quel "Bastardo" ce l'ha fatta!!
E' riuscito a cagare!!

Lo osservo con un misto di ammirazione e di odio.
Vivo emozioni contrastanti.
Ma la verità è che sono invidioso!
Tig ha cagato e io no.

La serata procede con qualche canto.

Quelli paolotti e oratoriani sono quelli che hanno maggior successo.
Il poco di movida che riusciamo a fare viene presto spento dal Rifugista che, scoccate le 22.00 urla:
"A nanna".

Avrei preferito maggior tatto da una persona che ha appena ricevuto una notevole somma in denaro dal gruppo e che, di professione, di fatto avrebbe il ruolo di accogliere e di aver cura delle persone.
Ma io sono l'ultimo dei nostalgici, legato ad un mondo arcaico e in rapida e inesorabile dissoluzione.

Fuori dal rifugio ci perdiamo in qualche chiacchiera guardando il cielo in una serata per nulla fredda.
E' presto per le stelle e allora si guarda il profilo delle montagne che, ormai scure, abbracciano un blu che ha il sapore del mare.
Si osserva la luna gentile che sta crescendo.
Si condivide l'amaro della buona notte!
Amaro portato dai Gemelli Cambiaghi e dalla Mandelli freschi di compleanno.
Si degusta il il chimicissimo Liquirizia e menta portato dal Presidente Bolla.

E' il momento della preparazione per il sonno.
In un bagno ben poco dignitoso i maschi si danno il cambio nelle turche per i bisogni fisiologici.
Si attende il proprio turno ai lavandini per espletare il lavaggio dei denti.

Che poi... L'avrete poi notato tutti che in queste situazioni di gruppo, in cui ci si conosce si e no o forse sino ad un certo punto, la cura della propria igiene personale raggiunge livelli altissimi.
E se, mentre leggete quanto scritto scuotete la testa in segno di dissenso siete dei menzonieri. :-)

Io lavo i denti e mi attardo un pò.
Continuo a pensare a Tig.

Mi faccio coraggio ed entro in un cesso.
C'è la turca.
Ho problemi con le turche (non le ragazze turche).
Ho la mia nuova frontale Petzl in testa ed ai piedi delle ciabatte in gomma che posso solo immaginare lo schifo che stanno toccando.
Mi calo le braghe e le mutante e mi acquatto in una sorta di squat.
E' uno sforzo incomprensibile e innaturale per il mio corpo.
Le mie mani spingono sui muri laterali del gabinetto per darmi equilibrio.
Da dentro il mio corpo non sento nulla.

Anche da fuori dalla porta non sento alcun rumore.
Devono essere oramai tutti in camerata.
La luce del bagno si spegne e rimango solo con la mia frontale ad illuminare un punto indefinito della porta del cesso.
Alcuni tentativi di spinta e poi desisto.
Mi alzo e rimango alcuni minuti al buio attendendo qualcosa che non arriverà.
Ci riprovo!
Mi rimetto in posizione, ma nulla.
Il sogno di una cagata si infrange contro la realtà dei fatti.

NON E' ANCORA IL MOMENTO GIUSTO!

... E nella vita vera, quante volte non è il momento giusto per qualcosa!!

Salgo in camerata.
Io con le mie ciabatte di gomma con abbastanza batteri da poter uccidere un gregge di pecore.
Le tolgo e mantengo fede al mio rituale rinnovato negli anni.
Una rapida toccacciata a Bodini e poi il bacio della buona notte a tutti.
Questa si che è accoglienza e cura, cazzo!!

Mi infilo nel sacco lenzuolo e sotto le coperte.
Faccio a tempo a girarmi un paio tre di volte e il sonno mi vince.

La sveglia suona e, rapido come una faina, mi vesto.
Ecco...Non ho particolari ricordi di questo momento...
Ricordo che son sceso a fare colazione e che ho mangiato la nutella.
Ma anche qua ho dei vuoti.


Il mio degrado cognitivo è sempre più vistoso.

Una parte del gruppo si è alzato presto per puntare alla Punta Rossa della Grivola, un bel millino di dislivello.

Io ricordo solo che son partito a camminare con il grosso del gruppo.
Non ricordo neanche se avevo lo zaino o no.


Comincio a preoccuparmi!

E' un procedere di un bel serpentone di persone.




Marina teme il sentiero che, nella parte alta è leggermente rovinato e decide di tornare indietro.
Noi si va su!
Ci si aspetta, ci si aiuta.
Arriviamo al colle della Rossa.
Sopra di noi la cima dalla quale dovrebbero scendere i nostri amici.

L'aria non è fredda, ma fa il suo dovere.

Qualcosa si muove dentro di me!!
Recupero dallo zaino le salviette umidificate biodegradabili (quindi lo zaino lo avevo), riscendo leggermente il sentiero e risalgo infilandomi in una sorta ti piccolo anfratto.
Tiro giù le braghe e, si , finalmente cago con dignità.
Il mio sguardo segue il sentiero che, in un traverso va a prendere poi la cresta che porta alla vetta.
Il mio sguardo vede gli amici che stanno scendendo.
Sono lontani.
Non provo imbarazzo.
Solo gioia e soddisfazione!
Me ne strafotto del resto!
Uso abbondanti salviette umidificate e mi ricompongo per tornare dal gruppo al colle.
Dopo poco arrivano anche gli amici che hanno fatto la cima.

 


La classica foto di gruppo e poi giù!


Arriviamo al rifugio e pranziamo.

E' tempo di riprendere il cammino.
Ognuno, al suo ritmo, ridiscende la montagna.
E' caldo!
Ciascuno chiacchiera del più e del meno con le persone che trova affianco a se.
Giungiamo alla macchina ed è tempo dei saluti.
Saliamo in macchina e dal cielo, anche se per poco, cade qualche goccia di pioggia.
I nostri santi ci hanno regalato la grazia anche questa volta.

E' stata una bellissima due giorni!
Una due giorni Chill, come direbbero i giovani.
Ho respirato veramente tanta serenità e ho visto un sacco di gente conosciuta che si rincontrava ed un pò di gente sconosciuta che ha avuto modo di incontrarsi.
Ho visto l'incontro di storie e di vite.
Ho visto muli consapevolmente più anziani ma anche più dialoganti.
Sicuramente meno inclini alla baldoria alcoolica e al casino.
Ma anche più rilassati.

Non nascondo un pò di rammarico nell'assenza di molti Muli storici.
Ma son felice che qualcuno è tornato a camminare con noi e delle nuove persone che abbiamo conosciuto e accolto.

Voglio allora concludere questa prima parte del mio scritto con un sincero augurio.

ANDATE TUTTI A CAGARE!!!

Credo che sia una cosa bellissima augurare a qualcuno di riuscire a defecare.
Defecare in tutti i sensi!
Portare via lo schifo, lo sporco, riuscire a ripulirsi, a mondarsi, a svuotarsi per essere più leggeri..

La DueGiorniMula credo serva anche a questo.

A ripulirsi dalla tossicità e dallo smog che viviamo incastrati nel nostro correre frenetico delle vite di tutti i giorni.
A respirare aria pulita e a contemplare panorami bellissimi.
Allo scoprire vite e storie altre, all'incontrare sguardi altri,
Ad ascoltare quella parola o quel consiglio che magari ci viene dato tutti i giorni ma che li, in quel momento, ha un sapore diverso che fa la differenza.
A ritrovare e a trovare nuovi amici.
Semplicemente a vivere un'avventura da ricordare e da raccontare.

ANDATE TUTTI A CAGARE AMICI MULI E NEO MULI!!

Con profondo affetto ringrazio chi ha organizzato questa Due giorni e chi ha scelto di viverla.

Danielo

---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
PARTE 2

Il messaggio di Luchino mi arriva il 30 di giugno alle ore 10.01
Sono in un appartamento nel quale sto cucinando con dei ragazzi con cui lavoro.








Da quel giorno il team organizzatori si è messo sotto per capire la situazione, per cercare alternative e per garantire che la due giorni fosse sicura per tutti.

E' giusto che si sappia quanto sbattimento e quanta ansia c'è dietro all'organizzazione di un evento Mula!
Dalla preoccupazione che vi siano delle adesioni, a chi ti tira il pacco all'ultimo, al mantenere i contatti con i rifugisti, all'incognita meteo, alla questione caparra, alla scelta della gita...
A, come è successo lo scorso anno, dover, nell'arco di 8 giorni trovare un nuovo rifugio da zero e riprogrammare tutto.

Rega! C'è dietro un sacco di roba che solo chi ha organizzato una DuegiorniMula sa.

Roba che viene donata gratuitamente.

E allora l'invito personale che faccio è come sempre quello di sporcarvi le mani, di proporvi, di proporre, di mettervi in gioco, di non dire di no a priori a cose che immaginate essere faticose.

La Vita dei PARASSITI, di quelli che vivono approfittando dello sbatti altrui è allettante.
Zero sbatti, zero fatica...
Si trova tutto pronto preparato da altri

Ma così si guarda solo in una direzione!
Quella del fruitore passivo di esperienze calate dall'alto e alla lunga...
Credo personalmente che la cosa paghi poco.

La vita, ad un certo punto, mostra il conto.
E a chi tanto ha dato, tanto torna.
A chi poco ha dato, poco torna.

---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

PARTE 3

Lo zaino è in preparazione ormai da giorni.

Metto sempre più cose del necessario, ma, come diceva qualche saggia nonna: "Non si sa mai"!
Luca mi recupera verso le 5,31.
Con altri ci compattiamo ad Agrate e partiamo in direzione di Cogne.
Un temporale ci investe mentre siamo in autostrada.

Dopo la calura provata negli ultimi giorni vivo questa pioggia come una benedizione.
Me la godo tutta quando, scendendo dalla macchina per andare all'autogrill, mi bagno la pelata.
Son tranquillo perchè il meteo svizzero prevede una perturbazione che da ovest si sta spostando verso verso est.
Farà poi danni nelle nostre zone del lecchese.
Saliamo e più saliamo, più diventa bello.
Ci compattiamo al parcheggio di Valnontey, sopra Cogne.
Saluti, appello e poi su!



La valle è molto bella.






In meno di 3 ore siamo al rifugio.


E' tempo di banchetto.
Nel pomeriggio un gruppo va su al Col do Loson che prevede 600 mt di dislivello e un bello sviluppo.




Io faccio il mollo e vado al laghetto del Loson che dista solo una ventina di minuti dal Rifugio, ma il panorama sui ghiacciai è veramente bello!


Rientriamo al Rifugio.
Abbiamo concordato la cena per le 20.30 e il pomeriggio è ancora lungo.
Fortunatamente c'è un sole amico che ci scalda.
C'è chi dorme, c'è chi chiacchiera, chi fa il bagno nel torrente, chi fa il cuoricione innamorato...





















Arriva il momento dei battesimi tenuti da me e dall'Andrea Parenza.
4 prove a cui tutti i nuovi arrivati devono sottoporsi e, alle quali, i già battezzati a chiamata partecipano.







Foto di gruppo



Il tempo passa, il sole cala ed il cielo assume il suo colore migliore.
Ci si mette il guscio perchè, fuori all'aperto, comincia a fare freschino.
Abbiamo fame e vogliamo metterci al coperto.
Un'ultima partita a "Uno Malumore collettivo" e poi arriva il tempo della cena.

Il resto è storia!!

VIVA LA MULA!!!

VIVA GLI ORGANIZZATORI!!!

VIVA I SANTI MULA!!!

VIVA LA DUEGIORNI!!! 

VIVA I CANTI DI CHIESA 

ABBASSO I RIFUGISTI NON ACCOGLIENTI!!!
 


       ANDATE TUTTI A CAGARE!!!

                        DANI



 





domenica 16 marzo 2025

LABIOPALATOCHè ???!!! – la Mula non si stanca di donare

 


La Mula come ogni volta che ha degli avanzi di cassa, invece che pensare a dove può andare a cena il Cda, pensa a come mettere in circolo “il bene che avanza”. Non siamo tipi da fare scorte, crediamo di più che quello che si ha oltre il necessario sia meglio metterlo a disposizione. Di volta in volta si raccolgono suggerimenti da parte di Muli e Mule, che hanno a cuore qualche causa.

Questa volta sono io ad aver fatto una proposta di donazione e il CDA ha deciso di destinare alla causa 250€. OperationSMILE Italia si occupa di garantire le operazioni e assistenza a bambini e bambine che nascono con la labiopalatoschisi, e alle loro famiglie. Il nome sembra uno scioglilingua, ma è il nome tecnico di quello che in gergo viene detto “labbro leporino”. E’ una patologia che non colpisce solo un elemento estetico, ma chi ce l’ha alla nascita può far fatica a nutrirsi, quando cresce ad articolare le parole, spesso si sente brutto e insicuro del suo aspetto e deve continuare a fare operazioni fino a quando da grande non smette di crescere (e con lui/lei la sua bocca e il suo palato).  Per molti bambini nel mondo, dove il sistema sanitario non si può far carico di queste cure significa rischiare la vita perché non si riesce ad alimentarsi o rimanere con una malattia fortemente invalidante e che se invece curata può condurre ad una vita avventurosa e bellissima, come quella di Luca (Luchino, mio marito ndr). L’associazione si occupa anche di fornire supporto psicologico, perché vedersi con una faccia diversa da come la si vorrebbe, sottoporsi a continue operazioni, crea ferite di cui occorre prendersi cura.

Qui sta il motivo per cui questa causa mi sta particolarmente a cuore, perché sento che giochiamo in casa e perché ogni giorno vedo la differenza che hanno fatto le cure e il supporto che Luca ha avuto, grazie al sistema sanitario che in Italia le garantisce a tutti e tutte. Al punto che il buon Medio di recente quando ne abbiamo parlato si è stupito di notare, dopo circa un decennio di conoscenza, che Luca è stato un bambino con la labiopalatoschisi. Il mio sogno, a cui credo anche questa piccola donazione possa contribuire, è quello che chi nasce con questa patologia ovunque nel mondo abbia la possibilità di curarsi e un giorno vedersi allo specchio “fare la ruota del pavone” per quanto si sente bello.  

Se siete curiosi di leggere qualche storia di bambini e bambine che sono stati supportati da Operation Smile le trovate qui https://operationsmile.it/storie-e-testimonianze/

W la Mula

W il contributo che ciascuno di noi dà alle buone cause

W essere generosi

W i sorrisi di chi aveva la labiopalatoschisi :-) 

Clara

PS. sotto il bonifico con la donazione





martedì 10 settembre 2024

PUNTI DI VISTA

Come spesso capita il navigatore satellitare si colora di rosso sul tratto della ss 36 che costeggia il lago in direzione Milano.
Si cammina, ma è un procedere "ondoso" e che richiede il massimo della mia concentrazione su una strada che non ho mai amato.
Troppo stretta, troppo tortuosa...
Ad un tratto il procedere si fa più lento, le macchine si stringono a sinistra e sorpassiamo guardandole celermente, alcune macchine che hanno colliso tra loro ferme in galleria.
Un filotto di auto accartocciate, alcune, oramai da buttare.
Ci auguriamo solo che nessuno si sia fatto male nell'incidente.

Come da tutti gli eventi Mula arrivo a casa devastato!
Vado a letto prestissimo.
Mi desto un paio di volte di notte per bere e fare pipì.
La sveglia al mattino è lenta, stropiccio gli occhi, fuori di casa il tempo è griglio merda e promette pioggia. Penso: "I Santi Mula ci hanno graziato un'altra volta"!
Tiro alla mano il cellulare.
Fra i vari messaggi c'è ne uno nel gruppo whatsapp della Mula.
E' della Sara Pulici che scrive così:

Grazie a tutti per la bella giornata, e scusate il tema scolastico che segue!!
Ma vorrei condividervi un piccolo aneddoto accaduto post-Ciclomulata... Mentre Martina mi accompagnava in macchina a riconsegnare la bici noleggiata, ricordando alcuni gesti belli e gratuiti della giornata, ci dicevamo "Meno male che esistono persone così".
Bene. Tutto molto bello.
Alle 18.20, mi sono appena piazzata ferma in coda, in galleria, quando un vecchietto, leva 1938, mi viene addosso a 60km orari sfasciandomi la macchina. Tutti illesi. Ma vi racconto questo perché, qualche minuto dopo, è passata di lì anche Martina, e si è fermata. E l'attesa e la polizia e il carroattrezzi e le scartoffie... insomma, la Marti è rimasta con me fino alle 20.15, orario in cui siamo finalmente riuscite a ripartire.
Martiii, oggi sei stata per me uno di quegli incontri belli di cui parlavamo in macchina, di quelli che, ci dicevamo, ti allargano il cuore e ti fanno dire "Meno male che esistono persone così".
Se ve lo racconto è perché, per l'esperienza che ho avuto di voi tutti, ho visto che la Mula è anche questo: non si molla e non ci si molla.
Quindi grazie a tutti voi! Alla prossima --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Mi permetto di usare queste bellissime parole di Sara che rappresentano tanto di quello che IO credo debba significare essere la "Mula"! Gesti belli e gratuiti!
Non si molla e non ci si molla!
"Meno male che esistono persone così" Un grazie alla Marti Timarani che è stata vicina a Sara in un momento che, chi lo ha vissuto, sa non essere particolarmente piacevole. Da qui il titolo dell'articolo! PUNTI DI VISTA Grazie a Sara che ha saputo guardare questa storia da una prospettiva diversa! Riconoscendo il "bello e il bene" che ha ricevuto riuscendo ad andare oltre all'incazzatura e alla tragicità del momento. Oh...poi la sbatta rimane e non te la toglie nessuno, ma SCEGLIERE di vedere un pò di luce nel buio è una qualità che io personalmente auguro a tutti per la propria vita. Perchè nella quotidianità di merda c'è n'è, e c'è n'è tanta ma... Citando il Bodini; infondo" DIPENDE COME LA VIVI"!

Sara
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

La sveglia presta imposta dal Davide Maddiotto è ripagata dalla bellezza della giornata appena vissuta! Sicuramente non una delle Ciclomulate con il maggior numero di presenze, ma allo stesso tempo una Ciclomulata "scialla", "fresca", "rilassata" e assolutamente "godibile". Alle 9 siamo quasi pronti alla partenza! Grazie a Medio per l'organizzazione!
Medio

Dopo un venerdì piovoso partiamo verso le 9.01 sulla ciclovia della Valchiavenna. La promessa è di sole, ma attorno a noi l'aria è frizzantina. Il cielo è terso e pedaliamo in mezzo alle campagne in un ambiente veramente suggestivo.




Il Presidente

La strada procede dolce, senza che vi siano strappi particolari. 
Costeggiamo il lago di Novate Mezzola e poi ancora oltre. 





Il gruppo è un pò una fisarmonica... C'è chi va più forte e tira (Medio :-) e chi invece sta nelle retrovie. Più volte risalgo il serpentone e, più volte vedo che le persone, affiancate se la raccontano. 
Ogni tanto ci si ferma ad aspettare per compattare il gruppo. 

Non è una gara!
NON SI MOLLA E NON CI SI MOLLA! Una volta verificata la presenza di tutti tocca a Medio che con un: "DAI, ANDIAMO!"
Rimette in pista il gruppo.



Un'ultima salita, una piccola discesa per giungere, poco prima di Chiavenna, ad un'area picknick. 
E' il tempo del banchetto!



Fortunatamente abbiamo anticipato di 10 minuti un altro gruppo di anziani pedalatori ai quali abbiamo sottratto i tavoli. Li vedo che ci maledicono da lontano, ma son seduto e me ne sbatto!
Si mangia, si chiacchiera... Ad un tratto passa davanti a noi casualmente anche la zia della Fede che si ferma a chiacchierare. Fede oggi è un compagnia della Chiara Vellani e della sua bella bimba, la Emma. Fede è presente in qualità di zia!! Chiara è la compagna del Mario Corti, che in realtà non si chiama neanche Mario. I 2 si son conosciuti proprio bazzicando la Mula. Ma come ogni Ciclomulata che si rispetti, ad un certo punto saltano fuori i gavettoni. Ora...E' impressionante come questo strumento primitivo riesca a scatenare in tutti (esclusa Elisa Cambiaghi) un'ancestrale e radicata propensione al degenero e alla cattiveria.

Elisa
Si parte "scialli", semplicemente in cerchio passandosi il gavettone in aria. Di per se è una scusa per poter bagnare il Davide Maddiotto che si sposerà il 28 settembre. Poi Bodini improvvisa una sfida ciclistica tra il Presidente e Medio. Lo scopo è, pedalando, quello di recuperare più gavettoni possibili dalle mani delle altre persone disposte in fila. Il vero scopo, subdolo e non particolarmente segreto, è quello di bagnare entrambi! Neanche a dirlo, la sfida la vince Medio, che concentrato sulla sua missione, se ne fotte al cazzo delle litrate di acqua che gli arrivano in faccia. Il gioco finisce e parte il degenero!! Borracci, gavettoni... Non c'è limite! Solo cattiveria e rancore. Riesco per un attimo a estraniarmi dalla situazione. E' fantastico vedere le persone ridere e rincorrersi per cercare di bagnarsi. Una fanciullezza radicata riemerge mostrando una gioia pura e vera.








Siamo tutti dannatamente bagnati, ma il sole scalda! "Don Danielo" pone fine al caos. Si raccolgono i palloncini da terra, si sistemano le bici e si parte direzione Chiavenna per il caffè.

Il ritorno è in discesa!




Io, dannazione, ho mal di culo. 
E' risaputo che non ho grasso sulle chiappe e l'andare in biga mi è deleterio. 
Superiamo un'area verde nella quale tamarri camionisti stanno mettendo in mostra i loro mezzi per un evento. 
Siamo alla ricerca di un baretto sulla spiaggia. 
Giungiamo infine nell'eden!! 
Un piccolo ma caratteristico chiosco vista lago. 
Alcuni di noi immergono le membra nell'acqua non proprio caldissima, altri prendono il sole. 
Dopo un pò ci ritroviamo tutti assieme sotto il bersò a fare aperitivo con radler, spritz o gin tonic analcolici (sempre Elisa Cambiaghi)







E' davvero troppo bello! E' un prolungamento dell'estate che sa di regalo e si sta da Dio. Purtroppo bisogna andare. E qua Medio fa il signore. Anticipando tutti va a saldare il conto offrendo l'ordinazione di tutto il gruppo. UN SIGNORE DICO IO!! Raggiungiamo le macchine e carichiamo le bici. E' stata davvero una bellissima giornata e son proprio contento di averla vissuta. Grazie a chi ha organizzato, a chi ha partecipato e ha chi ci da lo spunto, forse, per imparare a DECIDERE di guardare le cose da punti di vista differenti.
Alla prossima avventura!!
VIVA LA MULA!!!                                                                  VIVA LA BIGA!!!                                                                  VIVA IL LAGO!!!                                                      VIVA I BIMBI CHE VENGONO AGLI EVENTI MULA!!!                                                                     ....E RICORDA!!                                                DIPENDE DA COME LA VIVI!! cit Bod

Danielo